Dalle sbronze all’altare, così padre Davide aiuta i giovani a credere nella vita

Originario del Veronese ma di casa a Caravate, il passionista di 45 anni conquista con semplicità grazie alle prediche fatte di consigli e fermezza. L'abisso dell'alcool, poi la conversione a Medjugorje

Generico 14 Nov 2022

Tre chilometri a piedi ogni mattina per andare a scuola partendo dalla frazione isolata in cui viveva, fra Vestenanova e Badia Calavena. Poi la fabbrica a 14 anni e i dispiaceri di un’esistenza difficile affogati nell’alcool del sabato sera, donne di facili costumi, dipendenze, e una situazione familiare pesante con la malattia e la perdita di entrambi i genitori.

Se esiste una parola per descrivere l’infanzia di Davide Costalunga, quella è solitudine.

«Ero più che solo. Nessuno mi ascoltava e così mi sono spinto sempre più in basso fino a toccare il fondo». Oggi Davide, che per gli amici del sabato sera al paese, in provincia di Verona era «Costina», ha preso i voti come padre Passionista e da due anni a questa parte sta in convento con altri 11 religiosi a Caravate, al Santuario Santa Maria del Sasso dei Padri Passionisti.

E domenica scorsa ha officiato una delle sue prime messe a Cocquio Trevisago ricevendo gli applausi dei fedeli, molti dei quali bambini, lì per il catechismo. Li ha messi in guardia dai mali del mondo aprendo il cuore dei presenti, molti dei quali visibilmente emozionati, con la storia della sua vita e semplici parole: «State attenti ai social, alle droghe e alle cattive compagnie». E ai genitori: «Preparate i vostri figli per la vita. Abituateli ad ottenere piccoli traguardi quotidiani senza troppo aiutarli: la prova della vita non farà sconti». Per queste parole ha ricevuto ben due applausi. La predica pronunciata fra le panche dei fedeli, e non dal pulpito, ha fatto il suo effetto tanto che molti dei presenti al termine della funzione hanno voluto scambiare qualche parola in più col religioso, in partenza proprio in questi giorni per la Tanzania e reduce, il 9 novembre, da una puntata tv alla trasmissione “I fatti vostri” dove ha raccontato la sua avventura prima della conversione.

È la montagna – il “Podbrdo” di Medjugorje – che gli ha portato consiglio.

Ci arrivò su insistenza della sorella nell’agosto del 2010 dopo un periodo in cui riuscì a toccare il fondo: la malattia della madre, il peggioramento del padre, lui da solo a curarli. «Vai a Medjugorje, dai. Vai con questi ragazzi in pelelgrinaggio, che ti servirà». Ma Davide, allora 33enne non poteva immaginare quale effetto quel viaggio avrebbe potuto avere sulla sua vita. E infatti interpretò i primi tre giorni come un’occasione per tuffarsi fra le birrerie del posto. Fino all’illuminazione, l’incontro liberatorio col confessore e la decisione di cambiare: «Quel giorno sentivo che mi sarei dovuto liberare da un peso, ma proprio nel momento in cui stavo per parlare col sacerdote mi venne detto di ripassare più tardi: ho mandato a quel paese il frate che ha capito, e mi ha ascoltato per due ore finite in un pianto liberatorio. Quel giorno ho affidato la mia vita alla Madonna».

Due anni dopo l’ingresso nella comunità dei Passionisti con l’intento di studiare e costruirsi una seconda vita immerso nella fede, fino all’ordinazione e alla prima funzione religiosa, celebrata a ottobre. «Qui a Caravate ci occupiamo di servizi ai bisognosi e a chi necessita di conforto, come molte famiglie alle prese coi figli adolescenti che non sanno come fare. Io spiego loro l’importanza di distinguersi, della vita sacra e inviolabile dal valore inestimabile presentando la mia esperienza come esempio».

Il padre passionista è ora in partenza per una missione in Tanzania, tornerà a dicembre inoltrato. E poi? Lo dice un volantino che sta girando al paese, a Badia Calavena: “Anno nuovo, vita nuova. Pellegrinaggio dal 30 dicembre al 3 gennaio 2023 a Medjugorje con padre Davide Costalunga». 

Porterà anche i suoi amici della vita precedente? Forse. «Ma ho già aiutato un paio di miei ex compagni di sbronza a disintossicarsi. Mi vogliono bene, e io li ho aiutati a cambiare»

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Novembre 2022
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