I genitori rispondono al ministro Valditara citando i Pink Floyd: l’umiliazione non è educativa

Le parole di 43 anni fa di "The wall" scelte dai Comitati genitori per contestare le affermazioni su umiliazione e lavori socialmente utili del neo Ministro dell'Istruzione

Parte citando i Pink Floyd la lettera aperta scritta da alcuni Comitati genitori, anche di Varese e provincia, in risposta alle dichiarazioni del neo ministro dell’istruzione Valditara che ha citato nei giorni scorsi “l’umiliazione come fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”. Umiliazione tra l’altro riferita dal Ministro allo svolgimento di lavori socialmente utili da parte degli studenti.
Il Ministro sbaglia due volte – affermano i genitori – la prima perché ignora che è l’empatia, e non l’umiliazione, a portare crescita e comprensione dei propri errori e la seconda sta nel considerare umilianti lavori di cura a sostegno della collettività”.
Di seguito il testo completo

We don’t need no education..
We don’t need no thought control..
No dark sarcasm in the classroom

Teachers leave them kids alone…
Hey! Teachers! Leave them kids alone!..
All in all it’s just another brick in the wall..
All in all you’re just another brick in the wall.

Cantavano così, ben 43 anni fa, i Pink Floyd, denunciando un’educazione che più che far fiorire l’essere umano, lo mortificava omologandolo alla massa.
Nonostante siano passati molti anni, questa canzone risuona come tristemente attuale.

Non sono bastati i soprusi, le umiliazioni che hanno subito in questi ultimi tre anni gli studenti italiani: tre Ministri e altrettanti Governi si sono succeduti dal 2020 ad oggi e le uniche parole che arrivano dal dicastero che si occupa di Istruzione sembrano avere la medesima finalità: piegare i giovani.

L’ultima dichiarazione del Ministro Valditara arriva come un ulteriore schiaffo in faccia ai più piccoli e ai ragazzi; nel suo ultimo intervento il Ministro connota “l’umiliazione come fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”, umiliazione che riguarderebbe lo svolgimento di lavori socialmente utili.
In altre povere, secondo il Ministro dell’Istruzione e del “merito”, uno studente che sbaglia, per imparare dall’errore, dovrebbe essere umiliato e l’umiliazione dovrebbe derivare dallo svolgere lavori utili alla collettività.

Valditara commette fondamentalmente, a nostro avviso, due errori: il primo è quello di ignorare totalmente le ultime frontiere della ricerca neuroscientifica che affermano come il portato emotivo di bambini e adolescenti si nutra con la corrispondenza emotiva di adulti accoglienti ed autorevoli. Ci rattrista e ci preoccupa pensare di avere ancora di fronte persone che in questo Paese si occupano di Scuola e che pensano che le punizioni siano uno strumento valido in campo educativo.
Il secondo errore, non meno grave, è quello di essere profondamente classista: perché lo svolgimento di “lavori socialmente utili” dovrebbe costituirsi come un’umiliazione? Lavori che spesso riguardano la cura dell’altro e dell’ambiente in cui viviamo: più che di umiliazione nello svolgere questi lavori, dovremmo parlare di ricchezza e di promozione della capacità di mettersi a servizio della collettività nell’ottica del “dono”.

A nostro avviso, quello che la Scuola dovrebbe fare, in queste situazioni, è praticare l’empatia, imparare dalle grandi lezioni di Don Milani, Maria Montessori, Alberto Manzi, Mario Lodi che ci hanno insegnato con le loro opere che il riscatto non arriva dall’umiliazione quanto, semmai, dalla comprensione, dal sentirsi parte attiva di una Comunità.
L’educazione deve essere un percorso di responsabilizzazione: si è responsabili di ciò che si ama, non di ciò che ci mortifica.

E allora come genitori, docenti, educatori vorremmo che si riprendesse in mano seriamente e con piena consapevolezza psico-pedagogica il tema della relazione educativa con i piccoli e con i ragazzi, dai più “fortunati” a quelli che vivono condizioni di disagio e di marginalità (bulli compresi) con
l’impegno di rinsaldare autentici “legami sociali”: l’unico vero antidoto alla violenza e l’unica via di
promozione del sano e pieno sviluppo della PERSONA.
Su questi temi, il ministro ci troverà sempre disponibili al dialogo e alla collaborazione, al di là di qualsiasi steccato di tipo ideologico o politico.

Le Associazioni e i Comitati dei genitori:
A Scuola Como
Comitato a Scuola Umbria – APS
#giùlemanidallascuola Gorla Minore
Prima a Scuola Varese
Scuole Diffuse in Puglia- APS
Scuola in Presenza Messina

di
Pubblicato il 28 Novembre 2022
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