Il corpo fatto a pezzi, 3.500 pagine di chat con l’assassino e il sogno di trasferirsi: le indagini per l’omicidio Maltesi

Davanti alla Corte d'Assise di Busto Arsizio ripercorse le indagini sull'omicidio di Carol Maltesi dai Carabinieri del N.O.R. della Compagnia di Breno

tribunale di busto arsizio

Il corpo di Carol Maltesi è stato smembrato in 18 pezzi con «perizia chirurgica», tanto da far pensare nelle prime fasi delle indagini al coinvolgimento di un cacciatore o di un macellaio. Lo hanno spiegato davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio nel corso della seconda udienza del processo per l’omicidio della donna i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Breno, chiamati a ripercorrere in aula tutto quello che è successo dal ritrovamento del cadavere della 26enne italo-olandese uccisa a Rescaldina fino all’arresto del suo vicino di casa Davide Fontana, che ha confessato il delitto.

In aula i militari hanno ricostruito tutte le fasi delle indagini, dall’esame dei filmati acquisiti dalle telecamere che hanno permesso di ricostruire i movimenti dell’imputato al ruolo chiave giocato dai tatuaggi della donna, passando per l’inchiesta “parallela” del giornalista Andrea Tortelli di BSNews.it, per i rilievi della Scientifica nella casa di corte di via Melzi e per la confessione del 43enne. Poi il rapporto tra Carol Maltesi e Davide Fontana, il primo incontro su Instagram dopo il quale l’uomo è diventato cliente della 26enne per poi trasformarsi rapidamente in qualcosa di più – come dimostrano le 3.500 pagine di chat portate in aula dagli operanti – e il ruolo giocato dall’imputato nella fine della precedente relazione sentimentale della vittima e soprattutto nella gestione dei canali social attraverso i quali la donna è diventata famosa nel mondo del porno amatoriale come Charlotte Angie.

Rescaldina omicidio

Un ruolo talmente viscerale che quando Carol Maltesi incontrerà a Praga quello che diventerà il suo nuovo compagno, a sua volta attore hard, l’uomo si accorgerà subito che il vicino di casa era troppo «invischiato» nella vita della 26enne. Proprio con l’inizio della nuova relazione sentimentale il legame tra la ragazza e l’imputato inizierà ad allentarsi, tanto che nei giorni di Natale per la prima volta nelle chat analizzate dagli inquirenti compaiono tracce di un litigio tra Carol Maltesi e Davide Fontana, il primo in oltre un anno di messaggi scambiati. La fine del 2021, peraltro, è anche il periodo in cui per la donna, che già dall’estate pensava al trasferimento nel Veronese per stare più vicina al figlio e per viaggiare più comodamente verso Praga, si intensificano le richieste di video da girare insieme all’imputato da parte di clienti i cui profili risulteranno poi riconducibili a Fontana: proprio il suo conto PayPal, peraltro, veniva usato per ricevere pagamenti, rispetto ai quali però i Carabinieri non hanno trovato traccia di versamenti alla donna

L’ultimo dei video bondage commissionati, in base a quanto è emerso dalle indagini, è stato girato proprio l’11 gennaio, quello che per gli inquirenti è stato l’ultimo giorno di vita di Carol Maltesi. Del filmato sono state trovate immagini scattate con lo smartphone della donna e inviate al compagno, come richiesto dalla sceneggiatura scritta dal cliente dietro la cui identità si nascondeva Fontana. Poi, dopo un ultima conversazione con il padre di suo figlio, i primi messaggi inviati dall’utenza della donna quando secondo le indagini era ormai morta. Messaggi che Fontana continuerà ad inviare fino ai giorni precedenti alla confessione, tra i quali rientrano anche quelli con i quali dal numero della donna mostrava interessata all’acquisto di un congelatore e di una tenda oscurante.

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leda.mocchetti@legnanonews.com
Pubblicato il 28 Novembre 2022
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