La Pro Patria si riscopre cinica: Castelli regala la vittoria contro l’AlbinoLeffe

Festeggiano i tigrotti a Zanica dopo una partita bloccata. Nella ripresa Castelli col piattone sfonda la rete, segna il definitivo 1 a 0 e consegna i tre punti alla Pro Patria

Pro Patria - Mantova 3 a 0

(foto d’archivio di Roberta Corradin)

Si rialza la Pro Patria, che, dopo due sconfitte “di misura”, all’AlbinoLeffe di Zanica restituisce la cortesia (0-1) e tiene lontana la zona playout salendo a quota 21 punti.

A decidere a favore dei tigrotti Busto Arsizio una partita bloccata, condita da pochissimi tiri nello specchio delle due porte, è un gol nella ripresa timbrato da dentro l’area col piattone da Davide Castelli, attaccante al quarto centro complessivo e tra i pochi a disposizione di Jorge Vargas, che oggi si vedeva privato di ben dieci giocatori della sua rosa (forfait in extremis di Piu per faringite).

Chi rientrava invece nei ranghi dei bianco-blu è stato il difensore centrale Manuel Lombardoni, totem della difesa bianco-blu che a distanza di oltre mese ritorna così a registrare un importante clean-sheet, il quarto in quindici partite. Cinismo e solidità difensiva ritrovata: questi i segnali di ripresa e propri del DNA bustocco, fattori che adesso, però, vanno mantenuti almeno fino alla pausa del nuovo anno.

FISCHIO DI INIZIO

Con praticamente metà squadra indisponibile per la trasferta dello Stadium di Serie C (10, considerata anche la rinuncia all’ultimo minuto di Piu per faringite), le carte nel mazzo della Pro Patria sono limitate. Per questo motivo il mister cileno Jorge Vargas non può che vedersi costretto a giocare “a 32 carte”, numero minimo considerando che in un mazzo regolare se ne trovano 52, anche se, fortunatamente, dalla pila di Zanica usciranno solo ori, come il ritorno di Lombardoni, sempre validi per fare primiera. Ancora una volta, dunque, scelte obbligate con Del Favero tra i pali, difesa a tre formata, da destra, da Vaghi, Lombardoni e Boffelli; mediana a cinque titolare e in attacco la coppia Stanzani e Castelli, con Citterio unica punta rimasta in panchina a scalpitare.

Per le Torri dell’AlbinoLeffe mister Biava, che ha già assaporato la sconfitta contro i tigrotti in Coppa Italia, replica con uno speculare 352, orfano del veterano Genevier ma forte sulle fasce della spinta e della corsa di Zoma e Doumbia per innescare il duo Cori e Manconi, mentre Cocco partirà con la pettorina per entrare durante l’arrembaggio finale.

PRIMO TEMPO

Con gli spaventosi scherzetti di Halloween oramai lontani e i regali di Natale troppo distanti per essere scartati in anticipo, i primi 45′ della serata bergamasca non regalano emozioni sottoporta, principalmente a causa della paura di perdere che silenziosamente serpeggia sul campo di gioco di Zanica. I due estremi difensori, infatti, si limitano a giocare la palla coi piedi dal momento che non vengono mai chiamati a interventi coi guantoni, fatta eccezione per un colpo di testa di Lombardoni su calcio da fermo che comunque finisce lontano dal palo per quasi un metro.

Tanta, invece, la lotta a centrocampo dove si riversano le due line a cinque delle squadre (e il rispettivo pressing delle quattro punte schierate), creando tanta massa e pochi spiragli, motivo per cui a spingere, su iniziative solitarie (e tratti velleitarie) delle due ali mancini: Zoma per l’AlbinoLeffe – fermato sempre prima dell’ultimo passaggio da Vezzoni e Vaghi – e Ndrecka, che fa fatica a trovare compagni in area pronti a raccogliere cross e traversoni.

E così, al duplice fischio di Sacchi, si va negli spogliatoi sullo 0 a 0 e il timore di una partita indirizzata verso il pareggio all’arma bianca di due squadre comprensibilmente reticenti a fare un passo falso e  mettere mezzo piede nell’ingorgo dei playout.

SECONDO TEMPO

Senza sostituzioni nell’intervallo, le squadre entrano in campo con un piglio diverso e motivate ad affacciarsi con più frequenza nell’ultimo terzo di campo per tentare di fare almeno il minimo indispensabile per “spuntarla”. Se i padroni di casa cercando di stanare i tigrotti in orizzontale cerando di portarsi nei pressi dell’area di Del Favero – impegnato al massimo su un paio di uscite alte – e da lì tentare l’imbucata con le mezzali, la Pro Patria garantisce al proprio gioco più verticalità.

Ed è così che al 52′ arriva il gol partita siglato di Castelli, anche se il traversone di Ndrecka proviene dalla fascia sinistra. A bruciare i tempi, mandando il tilt la difesa della squadra delle due città, una verticalizzazione di Nicco verso il corridoio di competenza alla fascia, a cui basta stoppare il pallone, alzare lo sguardo e pescare in area “Dede Rompighiaccio Castelli”.

L’attaccante con il numero 30 stampato in rosso, ieri in maglia fluo e criticato nelle scorse settimane per due chance mancate sottoporta, dimostra di aver imparato dai propri errori, così come la squadra che al triplice fischio festeggia la vittoria di misura. Quella, a detta di mister Vargas a inizio campionato, preferita dal mister e dai suoi giocatori.

LA CLASSIFICA dopo 15 giornate

Pordenone 30 – Renate 27, FeralpiSalò e Lecco 27 – Pro Sesto 25 – Novara 24- Vicenza e Juventus NG 23 – Arzignano e PRO PATRIA 21 -; Pro Vercelli 21 – Padova 20 – Pergolettese 19 – AlbinoLeffe e Sangiuliano City 17 -; Mantova 16 – Virtus Verona 13 – Trento 13 – Triestina 11 -; Piacenza 9.

LE PAGELLE

Pagelle Pro Patria: tutti promossi all’AlbinoLeffe Stadium, lode per la difesa ritrovata

LE VOCI

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LA DIRETTA

Calcio, Serie C: AlbinoLeffe – Pro Patria in diretta

ALBINOLEFFE – AURORA PRO PATRIA 1919   0 – 1    (0 – 0)

Marcatori: 6′ s.t. Castelli (PPA).

 

ALBINOKLEFFE (3-5-2): 22 Pagno; 33 Borghini, 13 Milesi (22′ s.t. 7 Tomaselli), 4 Saltarelli; 16 Gusu, 6 Doumbia (14′ s.t. 14 Brentan), 23. Gelli F., 30 Piccoli (14′ s.t. 19 Cocco), 11 Zoma; 10 Manconi, 9 Cori (35′ s.t. 20 Petrungaro).

A disposizione: 1 Pratelli, 12 Facchetti, 8 Muzzio, 26 Gelli J., 27 Miculi, 29 Rosso, 42 De Felice, 99 Toma. All. Biava

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 19, Lombardoni, 13 Boffelli; 11 Vezzoni (30′ s.t. 6 Sportelli), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri (37′ s.t. 18 Piran), 3 Ndrecka (46′ s.t. 4 Saporetti); 7 Stanzani (46′ s.t. 20 Gavioli), 30 Castelli (37′ s.t. 17 Citterio).

A disposizione: 22 Cassano, 24 Caluschi, 32 Pitou. All. Vargas.

 

ARBITRO: Gabriele Sacchi di Macerata (Pierpaolo Carella della Sezione di L’Aquila e Pierpaolo Vitale della Sezione di Salerno. Quarto Ufficiale Samuel Dania della Sezione di Milano).

 

Angoli: 7 – 5.

Recupero: 0′ p.t.

Ammoniti: Boffelli, Fietta, Vargas, Vezzoni (PPA);

Note: Serata fresca e serena. Terreno di gioco in ottime condizioni.

di
Pubblicato il 27 Novembre 2022
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