Pallacanestro Varese sempre più traino di attività sociali: nasce il progetto VaRes

Il nuovo marchio (sta per Varese Responsability) raduna sotto un unico spazio tutte le iniziative legate al sociale, alla scuola e all'ambiente allestite dal club, dal trust e dal territorio. Scola: "Un giorno felice"

Progetto VaRes pallacanestro Varese

C’è tanto in sole cinque lettere. Nel termine VaRes c’è ovviamente il riferimento alla Città Giardino e il suo territorio, c’è il riassunto di Varese Responsability, c’è il riferimento a quella parola – Cares – che identifica in numerosi ambiti l’attenzione alla responsabilità sociale delle aziende (ma anche dei soggetti sportivi, a partire dalla NBA).

VaRes, che è stato presentato oggi (sabato 26 novembre) alla Enerxenia Arena di Masnago, sarà da qui in avanti il marchio che racchiude tutte le attività sociali, scolastiche, ambientali e territoriali organizzate nel nome della Pallacanestro Varese e del trust Il Basket Siamo Noi. Una unione di intenti sempre più stretta tra il club cestistico e la sua emanazione tra i tifosi-volontari che da anni sono attivi anche negli eventi collaterali di ogni genere e non solo per assistere alle partite della Openjobmetis.

L’obiettivo è chiaro e lo ha illustrato nuovamente Luis Scola: la Pallacanestro Varese ha la forza per essere il traino, il punto di riferimento di tante iniziative capaci di coinvolgere l’intero territorio provinciale. Così da creare, intorno alla squadra, un mondo molto più vasto e non solo limitato al risultato o all’evento sportivo in sé. «Quando sono arrivato a Varese ho visto tanta gente con idee, valori, voglia di fare e di lavorare. Con Il Basket Siamo Noi abbiamo deciso di coordinare tutte queste risorse per essere più forti e fare più cose: per noi questo è un giorno felice perché è il primo passo in quella che crediamo sia la direzione giusta».

Sono tre gli ambiti principali in cui si suddivide il progetto VaRes, e a elencarli ci ha pensato il presidente di IBSN, Umberto Argieri, che ha ricordato come proprio un anno fa ci fu il primo e grande incontro tra il trust e Scola da cui tutto è scaturito. Gli ambiti sono responsabilità sociale e inclusione, giovani e scuole, ambiente e territorio. Campi dove sono già presenti una serie di iniziative che saranno integrate da alcune novità.

Progetto VaRes pallacanestro Varese
Da sinistra: Paola Biancheri, Umberto Argieri, Luis Scola, Raffaella Dematté, Francesco Finazzer Flori

Tra quello che è già in programma – ne ha parlato Raffaella Dematté – ci sono le borse di studio “Emilio Forni” e le collaborazioni con onlus e associazioni come “Varese in maglia”, “Varese Solidale”, “Comitato Verri”, “Fondazione Ascoli”, “Ponte del sorriso”, “Fondazione Piatti”, “Anvolt” e “Caos”. E ancora il torneo “Quartieri League” (accompagnato dalla riqualificazione di aree cittadine), la ventennale esperienza tra gli studenti con “Basket una scuola di vita”, le collaborazioni con Università Cattolica, LIUC, Bocconi, i tirocini e l’alternanza scuola lavoro.

Su questa base che, come si vede, è già molto corposa, arriverà presto il progetto Basket School Cup: un torneo tra istituti superiori della provincia (dieci quelli che hanno aderito per la prima edizione) con gli studenti che saranno impegnati in varie attività e non solo in quella agonistica: le scuole prepareranno loghi e colori “sociali”, organizzeranno il proprio ufficio stampa, le coreografie dei corpi di ballo, il tifo “positivo”. E infine, nel 2023, sotto il marchio VaRes tornerà anche il celebre torneo pasquale “Giovani Leggende” dedicato agli under 17 (torneranno il Team Ohio e lo Zalgiris Kaunas tra gli altri), affiancato da clinic tecnici, escursioni turistiche e disputato non solo a Varese e dintorni ma anche a Gallarate e Legnano.

La carne al fuoco, insomma, è tantissima e si comincerà presto con la tradizionale lotteria natalizia de “Il Basket Siamo Noi” che ha l’ambizioso obiettivo di vendere 20mila biglietti e incassare 50mila euro da versare nelle casse di Pallacanestro Varese. Torna di nuovo la possibilità di acquistare i “biglietti sospesi” che quest’anno saranno distribuiti agli Alpini, alla Croce Rossa Italiana e all’Anpas.

«Varese ha una comunità incredibile e questo contenitore vuole restituire alla comunità stessa, quello che essa ha sempre dato a club e città» conclude Francesco Finazzer Flori, responsabile marketing di Pallacanestro Varese. Senza dimenticare la storia sportiva che i colori biancorossi hanno alle spalle: «Vogliamo crescere, incorporare valore, portare qui persone da tutto il mondo ma anche mantenere il senso di appartenenza dei varesini, dei tifosi, delle famiglie – conclude Luis Scola – Cresciamo, senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo».

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Novembre 2022
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