Riapre il Centro Diurno de La Provvidenza, un luogo della terza età per stare insieme in modo sicuro come in famiglia

Dopo due anni di chiusura per l'emergenza sanitaria, la Fondazione di Busto riattiva il luogo di socialità, un nodo della rete territoriale dove l'anziano trova un'accoglienza costruita sulle sue aspirazioni e necessità

Centro diurno la provvidenza

Ogni età ha la sua meta: da ragazzi andiamo a scuola; poi, per lungo tempo, raggiungiamo l’ufficio, quindi arriva il momento in cui tiriamo i remi in barca e ci godiamo una nuova vita senza ritmi o costrizioni. Ma, non avere mete fissate non vuol dire non avere mete o, peggio, ritirarsi dalla società.

Il Centro Diurno Integrato dell’Istituto La Provvidenza di Busto Arsizio è un luogo di socialità della terza età. Un posto sicuro e famigliare, dove trascorrere le ore della giornata in compagnia, seguendo le proprie passioni o, semplicemente, lasciandoci coinvolgere in attività varie.

«L’equipe multidisciplinare dedicata accoglie gli ospiti e li segue in modo personalizzato, accompagnandoli nella gestione di bisogni e aspettative personali». La dottoressa Chiara Mazzetti è il medico geriatra responsabile dei servizi territoriali dell’Istituto La Provvidenza.

Da lunedì 14 novembre il team è presente nel Centro Diurno, che ha riaperto dopo due anni di stop legato all’emergenza sanitaria. Dopo un open day dove famiglie e visitatori hanno avuto la possibilità di verificare, fare domande e comprendere lo spirito di questo luogo, lunedì 14 novembre, alle 8.30, ha aperto le sue porte: prima ad arrivare una donna, in sella alla sua bicicletta, che ha sfidato la pioggia pur di essere presente.

Centro diurno la provvidenza

«Il Centro Diurno è il fulcro della presa in carico territoriale dell’Istituto La Provvidenza – spiega la dottoressa Mazzetti – è qui che accogliamo richieste e bisogni e poi, insieme, definiamo il percorso migliore, quello in grado di sostenere l’autodeterminazione del singolo anziano, supportando il processo di decadimento cognitivo o funzionale. L’obiettivo è sostenere la persona il più possibile al proprio domicilio».

Il Centro Diurno, operativo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, è aperto ad anziani con più di 65 anni che possono vivere un’esperienza di socializzazione protetta lontana da casa: «È indicata anche quando i famigliari ritengono utile avere un’opzione alternativa, per avere più tempo per sé o anche per poter contare su un ambiente sicuro e qualificato, capace di offrire stimoli e attività. È un errore pensare che sia un parcheggio o una “ludoteca”. L’equipe presente, composta da medici geriatri, fisioterapisti, infermieri, Asa, Oss, educatori, è attenta a coinvolgere gli anziani in attività di stimolazione cognitiva, motoria, cura del sé (sia sanitario, sia per la gestione corporea). È un nodo della rete dei servizi territoriali molto importante, il centro di un modello di gestione che viene cucito in modo sartoriale sulle esigenze del singolo, individuate attraverso un colloquio e/o una visita al domicilio per comprendere la quotidianità dell’ospite».

Centro diurno la provvidenza

Il Centro Diurno ha una disponibilità di 30 posti. Il nucleo è appena stato ristrutturato e offre ambienti confortevoli e accoglienti, arredamenti e colori che ricostruiscono l’atmosfera di casa propria: «I nostri ospiti vengono spesso divisi in gruppi – spiega ancora la responsabile dei servizi territoriali – cercando di assecondare le aspirazioni e le richieste di ciascuno. La sede de La Provvidenza si trova nel centro di Busto Arsizio e, con la bella stagione, organizzeremo piccoli gruppi per andare a fare una passeggiata in centro o bere un caffè. La frequenza è modulata in base alle esigenze: può essere quotidiana, o solo per mezza giornata o saltuaria. Abbiamo anche la possibilità di trasportare i nostri ospiti, andandoli a prendere a casa e riportarli».

Non solo RSA, La Provvidenza è aperta al territorio per supportare la terza età con servizi mirati così da rispondere al bisogno di cura e presa in carico dell’anziano e della sua famiglia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2022
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