Cosa chiede a Babbo Natale un ragazzo in carrozzina? “Vorrei tanto girare in città da solo”

L'esperto promotore di mobilità ciclistica Marco Fardelli si è immedesimato in un giovane in sedia a rotelle che sogna di potersi muovere autonomamente per le strade

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Marco Fardelli, esperto promotore di mobilità ciclistica e referente di Fiab Ciclocittà a Busto Arsizio. Per il terzo anno consecutivo si è messo nei panni di un bimbo disabile in sedia a rotelle, interpretandone le difficoltà in una città piuttosto sorda nei confronti del suo diritto alla mobilità.

Caro Babbo Natale… (anno terzo),
anche quest’anno ti scrivo per chiederti un regalo un po’ diverso… Non un regalo solo per me, ma come l’anno scorso (ti ricordi la storia delle biciclette??) un Gran Regalo per tutti. Sono sempre io che mi muovo su una sedia a rotelle. Quando posso cerco di farlo da solo in autonomia. “Comincio ad essere grande” dice la mia mamma, e allora vado scuola, a trovare gli amici, in palestra, da solo. Spesso i miei genitori mi accompagnano in macchina, ma a volte trovano il “parcheggio disabili” occupato da chi non ci dovrebbe stare.

I marciapiedi davanti alla scuola a volte sono occupati da auto in sosta “solo per 5 minuti”… Altre volte sono ingombrati dai bidoni e sacchi della spazzatura in attesa di essere ritirati da Agesp (ne abbiamo parlato qui, ndr). Insomma un percorso ad ostacoli per me che come altri non posso spostarmi a piedi.

Quest’anno mi piacerebbe che mi regalassi la possibilità di girare nella mia città anche da solo, sulla mia sedia a rotelle. Vorrei che poter andare a scuola oppure a casa della mia amica Silvana (sempre lei) senza aver timore di affrontare i marciapiedi pieni di buche, male illuminati, senza dovermi preoccupare di non poter scendere dal marciapiede per attraversare la strada perché al semaforo manca lo scivolino. Vorrei poter attraversare le strade senza aver paura di essere investito dalle automobili sempre troppo veloci, guidate da gente sempre troppo distratta.

Loro fingono di non sapere che sulla sedia a rotelle è impossibile attraversare velocemente. Forse non hanno mai provato a farlo. Mi piacerebbe anche poter andare sui marciapiedi, senza trovarci la cacca di cane, i pali dei cartelli stradali e della luce messi senza criterio, le buche e nemmeno i tombini rotti. Perchè per me i marciapiedi sono l’unico percorso possibile in città.

Sai Babbo Natale, ti scrivo anche un po’ per la mia mamma ed il mio papà che fanno di tutto per aiutarmi ad essere autonomo. Troppo spesso i loro sforzi spesso vengono vanificati dai comportamenti incivili di quelli “che se ne fregano” e li costringono ad accompagnarmi ovunque. Lo so che siamo in un mondo difficile, lo so che anche questo periodo è difficile, me lo dice anche la mia mamma.

Ma io spero che tu quest’anno mi possa accontentare per davvero!!

Grazie Babbo Natale… e l’anno prossimo ti scriverò ancora per chiederti qualche altro bel regalo!!
(Mi rendo conto che la lettera è quasi uguale a quella dell’anno scorso. Allora vuol dire che non è cambiato granchè… Peccato.)

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2022
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