La storia dei vini dell’Alto Adige: il Lagrein

Si dice che la parola "vino" derivi dalla parola latina "vinum". I Romani furono tra i primi a scrivere di vini e li chiamavano anche “vino della vigna”

vino

Si dice che la parola “vino” derivi dalla parola latina “vinum“. I Romani furono tra i primi a scrivere di vini e li chiamavano anche “vino della vigna”.

Il ritrovamenti di strumenti, come varie cesoie da vite e mestoli da botte, risalenti al V secolo a.C., sono la testimonianza che la cultura enologica dell’Alto Adige è una di quelle più antiche in Europa.

Sia i Romani che i Celti erano interessati ai vini dell’Alto Adige. I Romani avevano cantine nella regione, ma furono i Celti ad avere un grande impatto sulla produzione di vini di alta qualità per le generazioni successive.

La storia dei vini in Alto Adige può essere suddivisa in tre periodi:

– Periodo romano (dal I secolo a.C. al IV secolo d.C.)

– Periodo altomedievale (dal IV all’VIII secolo d.C.)

– Periodo tardo medievale (dall’VIII al XIII secolo)

I Romani portarono la produzione di vino nei vigneti altoatesini e stabilirono la viticoltura come base economica.

I Celti, che per primi si stabilirono nella regione, coltivarono la vite e produssero vino. Il vino era un importante prodotto di esportazione dell’Impero Romano e da esso dipendeva l’economia dell’Alto Adige.

Possiamo perciò dire che i “baccanti” di tutto l’impero romano hanno bevuto almeno una volta un vino altoatesino.

Il Lagrein: un vitigno dimenticato dal sapore inconfondibile

I migliori vini sono quelli prodotti nelle regioni con un tipo di terreno e clima perfetto per la coltivazione della vite.  E in questo senso, il Trentino-Alto Adige non ha solo il clima e il suolo giusti, ma anche una lunga tradizione, che garantisce un’elevata qualità delle uve.

Una delle più antiche è senza dubbio il Lagrein, una bacca nera coltivata sia nelle zone altoatesine italiane, ma anche in alcune parti dell’Austria e della Slovenia. Il Lagrein è conosciuto come il più importante vitigno rosso autoctono dell’Alto Adige. La zona Gries a Bolzano è la zona classica per questo vitigno.

Recuperato solo in tempi recenti dai viticoltori, grazie anche al crescente apprezzamento da parte del mercato, il Lagrein è uno dei vitigni più antichi ancora in produzione: infatti si dice che la vite sia stata introdotta dall’imperatore Massimiliano (1459), che l’aveva portata dall’Ungheria in epoca precedente.

In realtà si hanno tracce molto più antiche della presenza di quest’uva: infatti nella zona di Termeno già nel XIV secolo si parlava di “Lagrinum bonum”, riferendosi però alla versione bianca di quest’ultimo.

La bacca rossa oggi tanto apprezzata, dotata di quel sapore di frutti rossi e di una morbida acidità, ha fatto invece la sua comparsa nel territorio di Bolzano solo nella prima metà del XVI secolo, e da essa si ottengono i vini:

  • Alto Adige Lagrein rosso;
  • Lagrein Rosato;
  • Trentino Lagrein.

tutti dotati della Denominazione di Origine Controllata (DOC).

Scopri online i migliori Lagrein altatesini

Ne abbiamo fatta di strada dai tempi degli antichi romani, quando il vino era una semplice bevanda per la gente comune.

Oggi abbiamo l’imbarazzo della scelta con vini provenienti da tutto il mondo, con una straordinaria gamma di qualità e varietà, disponibile in pochi click direttamente a casa nostra.

Ecco perché è così importante conoscere in anticipo i propri gusti e le proprie preferenze. La scelta tra i migliori Lagrein è difficile; ma perché scegliere? Visita l’enoteca online Mair Mair e provali tutti. Troverai le migliori etichette a prezzi competitivi, per brindare con un vino di ottima qualità.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Dicembre 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.