Nel 2021 l’assistenza sanitaria è migliorata ma non sono ancora stati raggiunti i livelli pre pandemia

Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, ha analizzato l'attività assistenziale effettuata nell’anno 2021 da 1.377 ospedali pubblici e privati. Valutati 194 indicatori

Sale operatorie di Ortopedia dell'Ospedale di Cittiglio

AGENAS ha presentato i risultati dell’Edizione 2022 del Programma Nazionale Esiti (PNE)  l’osservatorio permanente sull’assistenza sanitaria costituito per valutarne l’efficacia, l’appropriatezza clinico-organizzativa, l’equità di accesso e la sicurezza delle cure garantite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

I dati fanno riferimento all’attività assistenziale effettuata nell’anno 2021 da 1.377 ospedali pubblici e privati, e a quella relativa al periodo 2015-2021 per la ricostruzione dei trend temporali. L’Edizione 2022 del PNE ha cercato di cogliere e valutare, ove possibile, l’impatto del COVID-19 sul sistema dei servizi, analizzando i cambiamenti determinatisi rispetto al periodo prepandemico, con particolare riferimento alle specifiche aree cliniche, nonché alle dinamiche pubblico-privato accreditato. 

Nel 2021, si è registrato un aumento dei ricoveri sul 2020 (+501.158), pur persistendo una riduzione rispetto ai livelli prepandemici: 1 milione e 200 mila ricoveri in meno rispetto al 2019, che si sommano a 1 milione e 700 mila ricoveri non effettuati nel 2020. I risultati dimostrano in media una tenuta del sistema delle cure ospedaliere, in particolare per quanto riguarda la tempestività di accesso alle cure urgenti e la ripresa di alcuni interventi oncologici come quelli per il tumore della mammella. Permane una grande eterogeneità degli esiti sia intra che interregionale e un’estrema frammentazione della casistica

Per questa Edizione sono stati considerati complessivamente 194 indicatori (a fronte dei 184 dell’Edizione 2021), di cui: • 171 relativi all’assistenza ospedaliera (73 di esito/processo, 83 di volume di attività e 15 di ospedalizzazione); • 23 relativi all’assistenza territoriale, valutata indirettamente in termini di ospedalizzazione evitabile (14 indicatori), esiti a lungo termine (5) e accessi impropri in pronto soccorso (4).

Nonostante la lieve ripresa delle ospedalizzazioni, il numero di ricoveri urgenti è stato inferiore al valore atteso sulla base dei trend prepandemici: -10% per l’infarto miocardico acuto (circa 11.300 ricoveri in meno) e -6% per la frattura di femore (circa 5.800 ricoveri in meno).

 La tempestività di accesso ai trattamenti urgenti rimane al di sotto degli standard assistenziali in oltre la metà delle strutture italiane: la proporzione di pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica entro 90 minuti dal ricovero è stata in media del 50,6%, mentre la proporzione di anziani con frattura di femore operati entro 48 ore è stata in media del 48,6%. In entrambi i casi, la soglia prevista dal DM 70/2015 è del 60%. Si evidenzia una grande variabilità intraregionale, superiore a quella interregionale, per quanto riguarda l’angioplastica primaria; permane invece una grande variabilità sia tra regioni che intraregionale per gli interventi su frattura di femore. 

La mortalità a 30 giorni da un episodio di infarto si è leggermente ridotta nel 2021 rispetto al 2020 (7,7% vs. 8,4%), con riavvicinamento al trend prepandemico (valore atteso pari a 7,3%). La mortalità a 30 giorni dal ricovero per frattura di femore è rimasta stabile rispetto al 2020 (6,4% vs. 6,6%), ma è comunque più elevata rispetto al periodo prepandemico (5,1% nel 2019).

 Nel caso dell’infarto, l’utilizzo delle variabili cliniche aggiuntive ha consentito di modificare significativamente il ranking delle strutture nella metà delle 357 valutate per questo indicatore. 

Per quanto riguarda i ricoveri programmati, si è evidenziato nel 2021 un parziale recupero sul 2020, ma permane uno scostamento dai livelli precedenti (-16% rispetto al 2019). Per gli interventi di bypass aorto-coronarico isolato, si è registrata una riduzione di 1.900 ricoveri rispetto all’atteso; nel biennio 2020-2021, lo scostamento complessivo rispetto al trend è stimabile in circa 5 mila ricoveri. I 2/3 degli interventi sono stati effettuati in strutture al di sotto della soglia prevista dal DM 70/2015 (200 interventi/anno). In area muscolo-scheletrica, si evidenzia una significativa ripresa delle attività programmate rispetto al 2020 (soprattutto in ambito privato), con un aumento di 18 mila interventi di protesi d’anca e 14 mila interventi di protesi di ginocchio.
Rimane tuttavia un gap rispetto ai livelli prepandemici: nel biennio 2020-2021, la perdita complessiva rispetto al trend è stimabile in circa 27 mila interventi di protesi d’anca e 39 mila interventi di protesi di ginocchio. 

Per le attività chirurgiche “a ciclo breve” (come la colecistectomia laparoscopica), rimane particolarmente penalizzata la modalità di ricovero in day surgery, in forte ascesa nel periodo 2015-2019 e ridottasi nel 2021 del 31% rispetto al trend. Permane una marcata inappropriatezza in ambito materno-infantile, ad esempio nel ricorso al taglio cesareo: nel 2021, solo il 14,1% delle maternità con meno di 1.000 parti/anno e il 69,7% di quelle con volumi superiori a 1.000 hanno fatto registrare proporzioni in linea con il DM 70/2015. Si mantengono, inoltre, basse proporzioni di parti vaginali dopo pregresso cesareo, con valore mediano a livello nazionale pari a 6,7% e marcato gradiente Nord-Sud. 

L’assistenza in ambito oncologico ha fatto registrare nel 2021 importanti segnali di ripresa. Ad esempio, le ospedalizzazioni per tumore maligno della mammella, che nel 2020 si erano ridotte dell’11% (circa 6 mila interventi in meno rispetto all’atteso), sono tornate ai livelli prepandemici. Per quanto riguarda la concentrazione della casistica, il 74% degli interventi è stato effettuato in unità operative che hanno rispettato la soglia prevista dal DM 70/2015 (in aumento rispetto al 67% del 2020). Se si considera il volume per operatore, la quota di interventi effettuati da operatori esperti (≥50 interventi/anno) è pari al 70%.

Per la prima volta assegnati i Premi PNE 2021 a due strutture ospedaliere, che hanno raggiunto la migliore valutazione di qualità alta o molto alta per tutte le aree cliniche considerate: l’IRCCS Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano) e l’Azienda Ospedaliera “Umberto I – G. M. – Lancisi” di Ancona

Area cardiovascolare – Bypass aorto-coronarico: strutture con elevati volumi di attività

Policlinico Universitario A. Gemelli – Roma Lazio Priv 449
Policlinico Universitario Campus Bio Medico – Roma Lazio Priv 301
Villa Maria Cecilia Hospital – Cotignola (RA) Emilia Romagna Priv 291
AO.OR S. Giovanni Di Dio e Ruggi D’Aragona – Salerno Campania Pub 290
Ospedale Del Cuore G. Pasquinucci – Pisa Toscana Pub 274
PO Santissima Annunziata – Chieti Abruzzo Pub 272
Ospedale di Treviso Veneto Pub 263
Ospedale di Vicenza Veneto Pub 241
Ospedale Civile di Legnano (MI) Lombardia Pub 236
Casa di Cura Montevergine – Mercogliano (AV) Campania Priv 232
Stabilimento Umberto I – G. M. Lancisi – Ancona Marche Pub 222
Hesperia Hospital Modena SRL – Modena Emilia Romagna Priv 211
AOU Mater Domini – Catanzaro Calabria Pub 208
AOU Careggi – Firenze Toscana Pub 206
PO Santa Maria della Misericordia – Udine Friuli Venezia Giulia Pub 204

Area cardiovascolare – Bypass aorto-coronarico: Mortalità a 30 gg

Stabilimento ‘Umberto I – G. M. Lancisi’ – Ancona AN Marche 422 0,00
Presidio Ospedaliero Santa Maria della Misericordia – Udine UD Friuli Venezia Giulia 400 0,75 0,50
Casa Di Cura Montevergine – Mercogliano AV Campania 425 1,18 0,67
Ospedale Del Cuore G. Pasquinucci – Pisa PI Toscana 449 1,11 1,19
Hesperia Hospital SRL -Modena MO Emilia-romagna 362 1,11 1,32
A.O. Oo.Rr. S. Giovanni Di Dio E Ruggi D’Aragona – Salerno SA Campania 519 3,08 1,43
Policlinico Universitario A. Gemelli -Roma RM Lazio 777 1,16 1,63
P.O. Clinicizz. ‘Ss. Annunziata’ – Chieti CH Abruzzo 422 3,56 1,96
A.O.U. Mater Domini – Catanzaro CZ Calabria 328 1,83 2,18
Ospedale Di Treviso TV Veneto 486 1,44 2,34
 Ospedale Di Vicenza VI Veneto 424 1,42 2,38
Az. Ospedaliero – Universitaria Careggi – Firenze FI Toscana 380 3,16 2,68
Az.Osp.San Camillo-Forlanini – Roma RM Lazio 340 2,65 2,77
Policl. Univ. Campus Bio Medico – Roma

Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore dal primo accesso nella struttura di ricovero

P.O. Umberto I (Ex A.O.) – Siracusa Sicilia 116 97,41 98,28
Ospedale Sandro Pertini – Roma Lazio 259 94,21 94,86
Policl. Univ. Campus Bio Medico – Roma Lazio 156 94,87 94,79
P.O. S. Giovanni Di Dio – Agrigento Sicilia 335 93,73 93,67
Ospedale Di San Dona’ Di Piave Veneto 142 90,85 90,93
Ist. Clin. Humanitas – Rozzano Lombardia 130 89,23 90,06
 Ospedale Guzzardi – Vittoria Sicilia 137 89,05 89,37
Az.Osp.San Camillo-Forlanini – Roma Lazio 273 87,91 88,71
Stabilimento di Jesi Marche 177 87,01 88,30 Ist.Ort. Villa Salus
 I. Galatioto SRL – Melilli Sicilia 149 87,92 87,67
P.O. Giovanni Paolo II – Sciacca Sicilia 190 86,32 86,96
 Ospedale di Monopoli Puglia 240 84,17 84,66
Ospedale Di Belluno Veneto 193 84,46 84,04
Ospedale “Degli Infermi ” – Faenza Emilia-romagna 150 80,00 83,16
Madre Giuseppina Vannini – Roma Lazio 103 81,55 82,75
Ospedale “Ceccarini” – Riccione Emilia-romagna 205 81,46 82,39
Ospedale “Morgagni-Pierantoni” – Forli’ Emilia-romagna 278 81,66 82,37
 Ospedale Aziendale Di Bressanone PA Bolzano 105 82,86 82,36
Policlinico San Marco – Osio Sotto Lombardia 129 82,17 81,41
Ospedale di Conegliano Veneto 225 80,44 80,51
Ospedale San Paolo – Civitavecchia Lazio

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Pubblicato il 07 Dicembre 2022
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