Una tela seicentesca nella hall dell’ospedale di Varese: è la nuova “terapia della bellezza” del Circolo della Bontà

La tela seicentesca di Francesco Innocenzo Torriani "Elemosina di San Carlo", una delle più preziose della quadreria di ASST Sette Laghi, è tornata in Ospedale ed è ora esposta nella hall dell'Ospedale di Circolo

Un san Carlo seicentesco nella hall dell’ospedale di Varese

La tela seicentesca di Francesco Innocenzo TorrianiElemosina di San Carlo“, una delle più preziose della quadreria di ASST Sette Laghi, è tornata in Ospedale ed è ora esposta in via permanente nella hall dell’Ospedale di Circolo.

Il quadro, prima in prestito al Museo del Castello di Masnago di Varese, è stato infatti restaurato dalla Fondazione Il Circolo della Bontà, che ha curato anche il nuovo allestimento espositivo ad opera dell’ architetto Adriano Veronesi, nella hall dell’Ospedale di Circolo, ed è stato presentato al pubblico nella mattina del 15 dicembre in una cerimonia che ne ha svelato la sua nuova vita.

UN ALTRO PASSO PER LA “TERAPIA DELLA BELLEZZA” DEL CIRCOLO DELLA BONTÀ

L’esposizione del quadro del Torriani fa parte di un progetto più ampio dal nome “CurArti” che vede impegnati insieme ASST Sette Laghi e Fondazione Il Circolo della Bontà: il restauro e l’esposizione del “San Carlo” rappresentano infatti la seconda tappa di un’iniziativa che è iniziata nell’area esterna, di fronte all’ingresso principale dell’Ospedale, con il murale dell’ormai celebre street artist Andrea “Ravo” Mattoni e che ora prosegue con l’esposizione dell’opera seicentesca del Torriani.

«C’è stato un tempo in cui la cultura del lascito solidale e della donazione liberale, in altre parole la cultura della bontà, ha fatto crescere gli ospedali pubblici, specialmente nella nostra Lombardia – ha spiegato il Presidente della Fondazione il Circolo della Bontà, Gianni Spartà – Di questa miscela di responsabilità sociale e impegno sanitario c’è di nuovo bisogno. La nostra Fondazione lo ha sperimentato durante i mesi tragici della pandemia, ottenendo da oltre seimila donatori di cuore aiuti urgenti grazie ai quali sono state salvate vite. Ma di questo stretto rapporto solidale tra le cittadinanze e i luoghi di cura è vivida testimonianza anche l’arte. Ecco il perché di questo simbolo: CurArti. ASST Sette Laghi custodisce un piccolo grande tesoro di quadri, anche di altri oggetti di valore, che attraverso le vie della beneficenza sono arrivati negli ospedali. Preziose testimonianze, come questa Elemosina di San Carlo, che Fondazione Circolo della Bontà ha voluto condividere».

«Ci piace chiamarla la terapia della bellezza – continua Spartà – Quella diffusa quotidianamente in questa hall dal pianoforte Mi-Fa-Sol Bene, l’abbiamo chiamato così, che tanti virtuosi musicisti, a volte medici e infermieri, suonano regalando sprazzi di svago e di speranza a pazienti e familiari. Oppure quella, imponente, che emana dal San Sebastiano curato da Irene riprodotto da Andrea Ravo Mattoni, maestro dell’arte di strada, su una torre all’ingresso dell’ospedale di Circolo. Quella torre era un manufatto anonimo, adesso parla e la gente vi sosta accanto, a volte ricavandovi pensieri positivi. Prendersi cura dei luoghi in cui si viene curati: è il nostro impegno di volontariato che speriamo torni a rimettere gli ospedali al centro della vita sociale».

Quella del pianoforte nella hall dell’ospedale è stata la prima di una delle iniziative “votate alla bellezza” realizzata dal Circolo della Bontà in collaborazione con ASST Sette Laghi dopo l’arrivo dell’attuale DG Gianni Bonelli: anzi, come hanno raccontato, è stata la prima, curiosa, richiesta fatta dal Direttore Generale quando la Fondazione Circolo della Bontà si è messa a sua disposizione. Quel pianoforte è arrivato dopo tre settimane e da quel gesto in poi non sono più mancate, anche malgrado il covid, altre iniziative analoghe, come questa.

Un san Carlo seicentesco nella hall dell’ospedale di Varese

«Tengo innanzitutto a ringraziare la Fondazione Il Circolo della Bontà e la Sovrintendenza: la prima per aver accolto e fatto proprio, la seconda per aver autorizzato, il progetto CurArti – ha detto il Direttore Generale di ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli – Da un’idea tutto sommato semplice, quelle di portare l’arte in Ospedale, è conseguito qualcosa di molto più ampio, di veramente importante per l’Ospedale e per la comunità: non si tratta più solo di aver portato l’arte, ma anche di aver valorizzato il patrimonio artistico dell’Azienda e, con esso, la storia, la memoria, l’esempio dei grandi del passato come San Carlo e come i benefattori che hanno accompagnato la crescita dell’Ospedale e che continuano a farlo oggi, sia pure in vesti nuove, quelle della Fondazione Il Circolo della Bontà e dei tanti altri Enti del Terzo Settore che ci supportano».

«La forza espressiva del Torriani in questa pregevole opera evidenzia l’aspetto caritatevole del Santo che aiuta i bisognosi – ha commentato poi il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli – Quell’atteggiamento può essere considerato una metafora dell’approccio con cui l’Azienda SocioSanitaria si rivolge ai pazienti, prendendosi cura della persona nella sua complessità. Dobbiamo quindi ancor di più ringraziare la Fondazione Il Circolo della Bontà perchè in questo modo, oltre ai significati già descritti, evidenzia anche quanto questa attenzione olistica al paziente, formalizzata e ribadita nella recente riforma del Sistema Sanitario Regionale, sia intrinseca nel nostro patrimonio valoriale da secoli».

UNA DELLE OPERE PIÙ ANTICHE DELLA QUADRERIA DELL’OSPEDALE DI CIRCOLO

A descrivere l’opera, restaurata da Gabriella Mantovani con la collaborazione di Marzia Renosto, è stata Anna Maria Ferrari, storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte al Liceo Classico Cairoli di Varese e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Il Circolo della Bontà, che ha scelto questo quadro dalla quadreria come emblematico: «L’Elemosina di San Carlo è un dipinto del 1675 circa che rievoca però una lunga storia, quella della rifondazione dell’Ospedale di Varese da parte dell’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, in occasione di una visita pastorale avvenuta nel 1567. Egli volle in questo modo fondare un ospedale più efficiente rispetto ai due ospedali esistenti, di fondazione medievale, e divenne l’Ospedale dei Poveri. Il dipinto, che è uno dei più antichi appartenenti all’Ospedale di Varese, è stato esposto per anni nella cantoria della vecchia chiesa dell’Ospedale di viale Borri, intitolata a San Giovanni Evangelista. Negli ultimi anni è stato invece esposto nella sede museale del Castello di Masnago, in deposito temporaneo».

Il dipinto: «Rievoca la figura del fondatore dell’Ospedale dei Poveri di Varese, Carlo Borromeo, le cui gesta furono rappresentate in moltissimi dipinti, ad esempio in quelli appartenenti alla serie dei “quadroni” del Duomo di Milano realizzati nel corso del Seicento da alcuni importanti pittori lombardi. Il dipinto varesino rievoca la carità di San Carlo nei confronti dei poveri e degli infermi ma illustra anche come il gesto di San Carlo sia imitato da quello di un laico – l’uomo col cappello piumato –  che veste abiti seicenteschi: forse si tratta un amministratore dell’Ospedale dei poveri di Varese. La carità è sottolineata grazie ad un calcolato gioco di sguardi e di gesti delle mani: mani aperte e tese a ricevere, mani protese a donare, mani che indicano e sottolineano i gesti di generosità»

L’Opera è di Francesco Innocenzo Torriani. «A questo pittore e al padre Francesco (Orazio), anch’egli pittore, è stata dedicata nel 2006 una mostra in Svizzera, a Mendrisio. La mostra ha permesso la riscoperta dell’attività di questi due artisti che si avvalevano di collaboratori: Francesco Innocenzo nacque a Mendrisio nel 1648 e morì a Como, dove aveva la bottega, nel 1700. L’opera fu realizzata da Francesco Innocenzo probabilmente intorno al 1675 sotto lo stretto controllo del padre Francesco».

Il dipinto fa parte della raccolta di opere d’arte che costituiscono il patrimonio artistico dell’Ospedale di Varese e che sono in gran parte ospitate all’interno di Villa Tamagno.

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Pubblicato il 15 Dicembre 2022
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