“Si muore quando si dimentica”, l’ANPI fa memoria tra gli studenti del Newton di Varese
L'ANPI Provinciale di Varese ha incontrato alcune classi del biennio dell'ISIS "Isaac Newton" per una conferenza dal titolo "Il dovere di inciampare"
Nella mattinata di oggi, lunedì 30 gennaio, la Presidente dell’Associazione ANPI Provinciale Varese Ester De Tomasi, accompagnata da Giuseppe Musolino, hanno incontrato alcune classi del biennio dell’ISIS “Isaac Newton” di Varese, tre in presenza e altre collegate da casa, per una conferenza dal titolo “Il dovere di inciampare”.
“Il nome di questo incontro fa riferimento all’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, ideatore delle Pietre d’Inciampo – ha spiegato la professoressa Loredana Guzzi – Piccoli blocchi di pietra coperti di ottone, su i quali viene scritto nome, cognome, data di nascita, luogo di deportazione e data di morte dei deportati nei lager nazisti, che vengono poi posizionati nella loro città natale. Queste opere servono a noi vivi per tenere alta la loro memoria. Parliamo di un inciampo emotivo. Laddove vi sono Storici che ancora oggi negano questa buia pagina della nostra Storia, è nostro dovere dare un nome e un volto alle vittime, a quelle stesse vittime che non sono state considerate persone”.
Sergio De Tomasi, padre della Presidente ANPI di Varese, fu chiamato alle armi nel 1941, all’età di vent’anni. Deportato a Mauthausen, viaggiò in un carro bestiame, in condizioni disumane e visse l’orrore del lager nazista. Ester De Tomasi ha portato la testimonianza del genitore, reduce di un campo di concentramento, ai ragazzi del Newton: “Quando si parla della deportazione italiana il pensiero collettivo si sofferma subito su i cittadini di religione ebraica, ma in realtà in Italia il numero significativo di deportati fu un altro. Contavano 8mila ebrei, 37mila politici, 650mila internati militari italiani”.
L’idea delle Pietre d’Inciampo nasce con la volontà di creare un museo diffuso, come ha poi spiegato ai ragazzi Giuseppe Musolino: “Veniva rinchiuso chiunque non appartenesse alla razza ariana, qualunque altra categoria doveva essere sterminata. Se non le avete ancora viste vi invito caldamente a passare da via Sacco, dove venerdì scorso sono state posate le prime quattro Pietre d’Inciampo della città di Varese. In Europa ne sono state installate oltre 70mila. È un dovere “inciampare” su queste pietre. Una persona muore davvero soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.
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