Il falò, l’aggressione al capotreno, le crêpes killer e i varesini alla Dakar nel podcast del 16 gennaio

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Francesca è uscita da Masterchef: le immagini di Sky

Le notizie di lunedì 16 gennaio 2023

Falò di Sant’Antonio di Varese: tutte le istruzioni per seguirlo in diretta, in presenza o da casa

E’ la grande notte del falò di sant’Antonio a Varese: la pira brucia nel pieno centro di Varese, attorniata da cittadini e curiosi, per la prima volta dal 2020. Quello del falò è l’evento clou di una due giorni di festa che prevede anche, nella mattina del 17 gennaio, anche la benedizione degli animali in piazza e il lancio dei palloncini con biglietti beneaugurali da parte dei bambini delle elemetari della città. Lunedi e martedi le vie piu centrali della città – Bernascone, Carrobbio, piazza Motta – saranno chiuse al traffico e piene di bancarelle, per una tradizione che si tramanda da decenni. VareseNews segue la storica festa con tre dirette diverse: alle 18.45 di lunedi 16 per documentare la consegna dei bigliettini che i nostri lettori ci hanno affidato. Alle 20.30 per seguire la processione e l’accensione del falò, martedi 17 alle 11.45 per la benedizione degli animali e il lancio dei palloncini.

Due arresti per l’aggressione di metà dicembre al capotreno di Laveno Mombello

I carabinieri della compagnia di Luino sono riusciti a risalire all’identità dei tre sospettati di aver picchiato e rapinato un capostazione la sera del 15 dicembre scorso a Laveno Mombello. I tre, due maggiorenni e un minore sono stati denunciati per rapina, violenza e minaccia a un incaricato di pubblico servizio e danneggiamento aggravato. Il trio è accusato di aver attivato quella sera senza motivo l’impianto antincendio provando l’imbruttimento dei vagoni: il capotreno, 53 anni li ha visti e sgridati ma per tutta risposta ha preso pugni in faccia e calci oltre a subire la rapina di portafoglio e cellulare. Grazie alle telecamere due dei tre sospettati sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e ora sono all’obbligo di dimora, mentre il terzo, minore, è stato denunciato a piede libero alla procura per i minorenni di Milano.

Troppi pochi vigili del fuoco, distaccamenti chiusi o “dimezzati” in provincia di Varese

I vigili del fuoco della provincia di Varese fanno i conti con una “grave e cronica carenza” di personale operativo: mancano oltre 100 uomini su 502 che costituiscono la pianta organica del comando provinciale, che ha giurisdizione anche sulla caserma aeroportuale di Malpensa. Lo denunciano tre sigle sindacali dei vigili del fuoco, Cgil, confsal e Usb: la carenza di personale ha portato in diversi momenti alla chiusura temporanea di alcuni distaccamenti come quello di Somma Lombardo, mentre altri, come Saronno e Busto, devono fare i conti con la limitazione delle squadre a disposizione come “prima partenza” per interventi di soccorso.

“Le crepes suzettes? Non mi sono mai piaciute”: la prima intervista a Francesca dopo l’uscita da Masterchef

Una crepe suzette è stata fatale a Francesca Filippone, che con Edoardo è la protagonista varesina della 12esima edizione di Masterchef, il popolare cooking show di Sky ora in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno prodotto da Endemol Shine Italy. Abbattuta dal dolce francese ma non nell’animo, Francesca Filippone racconta a Varesenews, per la prima volta dopo la sua uscita, come è arrivata a Masterchef e quali progetti ha per il futuro. Partendo proprio dalla cucinata che l’ha fatta uscire dalla masterclass: «Lo ammetto: le crepes suzettes non mi sono mai piaciute. Avevo un innamorato francese che me le faceva sempre perchè credeva le gradissi, ma a me non piace l’arancia, non piace il grand marnier, non piace niente di quel dolce. Quando le ho viste ho fatto finta di apprezzarle ma in cuor mio già presagivo il disastro. Tra l’altro, non l’ho mai detto esplicitamente, ma il mio pensiero più cupo durante tutta la gara era “A me, mi ammazzerà un dolce”. E cosi è stato».
Francesca ormai si divide tra Rancio Valcuvia e la tenuta vinicola in toscana del suo compagno Leopoldo, dopo avere girato il mondo ed essere vissuta più di un decennio in Cina: l’intervista completa è su VareseNews

Sogno realizzato per Missoni, Bizzozero e D’Agostino: concluso il Raid Dakar

Si è conclusa domenica 15 gennaio nella località di Dammam l’edizione 2023 del Rally Dakar, il più famoso raid motoristico del mondo che, pur mantenendo la denominazione originale, ora si disputa nei deserti dell’Arabia Saudita.
Tra i concorrenti che hanno portato a termine la massacrante maratona tra le dune anche tre varesini – tutti esordienti – che hanno coronato così il proprio sogno di partecipare e di concludere la Dakar. Tra le moto c’era Ottavio Missoni, nipote del famoso stilista e a sua volta impegnato nella casa di moda: Missoni su una Honda con i colori del team Lucky Explorer si è classificato 70esimo tra le moto. Per lui anche la soddisfazione di aver onorato la memoria di papà Vittorio, scomparso proprio 10 anni fa: fu proprio lui a trasmettere a Ottavio la passione per le moto.
Nella categoria Classic, quella dedicata ai veicoli d’epoca, hanno invece portato a termine la Dakar David Bizzozero e Pietro D’Agostino rispettivamente pilota e navigatore. Entrambi hanno grande esperienza nei rally tradizionali ma non avevano mai gareggiato in un raid. Anche per loro grande gioia nell’aver portato al traguardo una Range Rover del 1986, allestita dal preparatore varesino Roberto Rettani.

 

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Pubblicato il 16 Gennaio 2023
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