La “cresta“ sui parcheggi pubblici per i trattamenti di bellezza, un arresto per peculato a Busto Arsizio

La donna, cinquantenne, è accusata di reinvestire gli “utili“ derivati dai resti dei parcomeri della città per trattamenti di bellezza e soggiorni benessere. La Finanza sequestra 95 mila euro. Il generale Sciaraffa: “Attività per salvaguardia dei bilanci pubblici"

È accusata di aver manomesso i parcometri pubblici della città per tenersi i resti di chi pagava per un posto auto sulle “strisce blu” con l’obiettivo di “reinvestire“ i soldi in trattamenti di bellezza e soggiorni benessere. Il tutto per l’importo di 95 mila euro che la Finanza ha sequestrato alla donna, dipendente di una municipalizzata di Buso Arsizio che è stata pure arrestata con l’accusa di peculato e messa ai domiciliari.

La dipendente, cinquantenne, nel periodo da novembre 2021 a settembre 2022, è accusata di
essersi indebitamente appropriata di somme di denaro dell’ente, derivante dagli incassi della gestione dei parcheggi pubblici.
Nel corso della medesima operazione è stato altresì eseguito un sequestro preventivo “per equivalente” finalizzato alla confisca di beni nella disponibilità dell’indagata attinta dalla misura cautelare, fino alla concorrenza del danno arrecato alla Pubblica Amministrazione, accertato, allo stato, in oltre 95.000 €.

L’attività di p.g., in particolare, ha consentito di far emergere, anche attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali, le attività illecite poste in essere dalla principale indagata, addetta al settore parcheggi della s.r.l. municipalizzata ed incaricata di pubblico servizio.
In dettaglio, le indagini della Guardia di Finanza di Gruppo di Busto Arsizio hanno permesso di ricostruire le condotte di peculato perpetrate dall’incaricata pubblica che, in quanto addetta al servizio di controllo ed assistenza dei parcometri ed alla tenuta delle relative somme di denaro incassate attraverso detto sistema, si è indebitamente appropriata di somme di denaro pubblico attraverso la manomissione dei macchinari rendiresto di tutti i 38 parcometri siti nel territorio del comune bustocco. Con l’ausilio di un tastierino elettronico, acquistato online dall’estero, l’indagata era in grado di modificare i plafond massimi preimpostati dei parcometri senza che quest’ultimi segnalassero in alcun modo l’avvenuta sofisticazione.

La polizia economico finanziaria ha appurato che le ingenti disponibilità di denaro contante accumulato illegalmente venivano poi reimpiegate per costosi trattamenti estetici del valore di oltre 5000 euro, iscrizioni a villaggi fitness del valore di oltre 3.000 euro, l’acquisto di 2 telefoni cellulari in contemporanea del valore del 1.300 euro cadauno e numerosissime altre spese personali.

«L’odierna attività evidenzia, ulteriormente, il perdurante impegno della Guardia di Finanza nella salvaguardia dei bilanci pubblici garantendo efficienza nella gestione delle risorse attraverso il contrasto alle gravi forme di reato contro la Pubblica Amministrazione che sottraggono alla collettività risorse pubbliche, incidendo pesantemente anche sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini», ha commentato il generale di brigata Crescenzo Sciaraffa comandante provinciale della Guardia di Finanza

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2023
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