La dipendente di Agesp arrestata dieci anni fa denunciò i colleghi che rubavano dalle casse della piscina
Nel 2013, anche grazie alla sua segnalazione, sei dipendenti di Agesp finirono agli arresti per lo stesso reato che veniva commesso alla piscina Manara. L'indagine odierna partita da un incidente stradale
Canticchiava in macchina la dipendente di Agesp Attività Strumentali arrestata ieri dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio a seguito di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore bustocco Alessandra Nadia Calcaterra per peculato ma non sapeva che quelle parole sarebbero poi diventate una fonte di prova del reato (grazie alle intercettazioni, ndr) che stava commettendo da almeno un anno a questa parte.
Ma la cosa più sconvolgente è che la protagonista in negativo di questa storia era stata protagonista, in positivo, di un’altra inchiesta, sempre condotta dal sostituto procuratore Calcaterra che riguardava la sparizione di parte degli incassi della piscina Manara nel 2013. All’epoca, grazie ad una sua segnalazione, sei dipendenti finirono agli arresti con la stessa accusa, peculato, per la quale è stata arrestata mercoledì la 50enne.
La donna, infatti, grazie ad un dispositivo elettronico di cui era dotata per la gestione delle casse delle colonnine per il parcheggio, sarebbe riuscita a modificare i quantitativi di denaro presenti nella cassetta dei resti (che è separata da quella degli incassi) e in questo modo avrebbe creato una provvista per sé di monetine che poi cambiava in contanti, una volta rientrata nella sede di Agesp.
In Agesp il sospetto che ci fossero degli ammanchi aleggiava da tempo ma i dati delle varie colonnine sono registrati presso i server dell’azienda che le produce e non direttamente dalla società municipalizzata. Per rendersi conto della manomissione degli impianti (38 in tutto quelli modificati dalla dipendente infedele, ndr) ci è voluto un incidente stradale nel quale un’auto ha sostanzialmente divelto una colonnina, facendo scoprire il tutto.
L’interrogatorio di garanzia si svolgerà domani, venerdì, in Tribunale a Busto.
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