La Fortitudo di Fagnano Olona e l’invenzione del “quinto periodo”
Il "tempo supplementare" a base di birra, panini e salamelle caratterizza da molti anni le partite della squadra oggi presieduta e allenata da Gigi Della Valle
Del basket è bello tutto: il rapporto con i compagni di squadra, gli allenamenti, tirare a canestro. Ma c’è un aspetto ancora più coinvolgente, inventato dalla Fortitudo Fagnano: il quinto periodo.
Il quinto periodo è un tempo supplementare a base di birra, panini e salamelle che si gioca nel post partita, per stemperare nella convivialità le glorie della vittoria e le delusioni della sconfitta. E’ nato con l’idea di adottare anche nel basket il “terzo tempo” di origine rugbistica: al termine della partita, la Fortitudo offre birra, salumi e formaggi alla squadra avversaria e ai tifosi, introducendo così una coda rilassata e goliardica alla partita appena conclusa.
«In campo si lotta e se necessario ci si mena anche, ma fuori dal campo si festeggia, si ride e si scherza anche con gli avversari – spiega Gigi Della Valle, il coach – Il quinto periodo è servito a cementare ancora di più il nucleo dei giocatori Fortitudo (formato sia da ragazzi poco più che ventenni, sia da ultraquarantenni) e a facilitare l’inserimento nel gruppo dei nuovi innesti».
Nel quinto periodo la classifica nel campionato va in secondo piano, i “punti” si mettono a segno conoscendosi, ridendo e scherzando. Un altro aspetto che caratterizza il quinto periodo è l’assenza di un limite temporale: è capitato che si protraesse fino alle due del mattino e che i giocatori si trovassero a guardare l’orologio e a dire: «davvero abbiamo fatto quest’ora?». All’inizio “giocato” solo in casa, nella palestra Fagnano, nel cui giardino si può attrezzare una zona con barbecue a gas, il format del quinto periodo è stato poi esportato altrove. Solo il Covid, con il divieto di consumare cibo in palestra, ha frenato la tradizione, che vuole comunque riprendere al più presto a pieno ritmo.
La Fortitudo è nata nel 1990, grazie ad una idea di Giuseppe Sciascia, Stefano Fardelli, Alfio Magistretti, Eugenio Colombo e Luciano Macchi. Oggi è una squadra eterogenea: conta 30 tesserati di età compresa tra i 55 e i 20 anni. «Anche quest’anno i nostri risultati nel campionato sono in linea con le aspettative» spiega Della Valle, che è anche presidente della squadra. In questi ultimi anni, infatti, la Fortitudo si è sempre piazzata nella metà alta della classifica togliendosi anche qualche soddisfazione nei playoff, mettendo la voglia di divertirsi e di fare gruppo al primo posto.
La Fortitudo è affiliata alla Uisp da dieci anni e «non la lasceremo mai perché il campionato competitivo è di buon livello ed economicamente vantaggioso» conclude Coach Gigi.
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