A San Fermo la scuola finlandese c’è già, con tanti laboratori ed esperienze all’aperto

Tradizionalmente innovativa la primaria IV Novembre a San Fermo offre a tutti gli alunni diversi laboratori e, per chi lo richiede, il progetto Una scuola

progetto una scuola san fermo

Grande dibattito ha scatenato a inizio anno la lettera di una mamma finlandese che ha lasciato Siracusa e l’Italia assieme alla famiglia perché delusa dal modello scolastico italiano. Ma in Italia la scuola è tante scuole, grazie alla libertà d’insegnamento e all’innovazione didattica che molti docenti esercitano e portano avanti. Ne è un esempio la primaria IV Novembre di San Fermo, a Varese, da sempre scuola a 40 ore settimanali in un tempo pieno capace di offrire ampie esperienze agli studenti grazie ai tanti laboratori creativi, espressivi e sportivi (musica, teatro, basket, piscina e “Passo passo per il quartiere” tra quelli attivati quest’anno), gestiti a classi aperte, dando ai bambini di diverse età la possibilità di conoscersi e crescere insieme.

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Innovazione didattica a San Fermo: il progetto Una scuola 4 di 31

I bambini qui stanno a scuola otto ore al giorno, inclusa la mensa di un’ora «quindi i compiti sono pochissimi, mai dall’oggi al domani perché si lavora tanto in classe» ha spiegato la maestra Antonia Monica ai genitori nell’aula-laboratorio di inglese rispondendo alle domande durante l’open day del 14 gennaio cui hanno partecipato anche Sindaco e assessori per presentare il nuovo polo scolastico di via Pergine in cui sarà trasferita la IV Novembre nel 2026 (qui tutti i dettagli)
«Al mattino accogliamo i bambini nel cerchio», ha aggiunto la maestra Victoria Cannistrà raccontando ai genitori la giornata tipo. «L’orario non è rigido e spesso lavoriamo a classi aperte parallele (tra coetanei, ndr) per consentire attività didattiche cooperative, attività di rinforzo o di recupero in tutti i ragazzi si sentono pienamente coinvolti e che consentono di rispettare i tempi di apprendimento di ciascuno in una piena inclusione», ha spiegato Floriana Agostiniello.

In questo contesto “tradizionalmente innovativo”, se così si può definire, si inserisce il progetto “Una scuola”, scritto da due insegnanti della IV Novembre Rosaria Violi e Luca Tondini con la supervisione dell’Università Bicocca  sperimentato dal 2017 dai bambini usciti dalle classi quinte a giugno 2022, ripartito con una delle due prime attuali prime della IV Novembre a settembre e ripresentato come possibilità alle famiglie dei bambini di 5 anni pronti ad iscrivere i figli alla primaria entro la fine di gennaio.

Obiettivo del progetto una scuola è coltivare la capacità di collaborare e la naturale curiosità dei bambini nello scoprire e nell’apprendere in una scuola che non è depositaria di nozioni ma luogo dove si coltivano domande per trovare risposte e costruire insieme ai compagni il proprio sapere, sempre in linea con e indicazioni nazionali stabilite dal Miur (Ministero dell’istruzione). Niente libri di testo quindi, ma  tanti libri diversi, di narrativa ma anche di carattere scientifico e di approfondimento, a rinnovare una biblioteca scolastica che cresce ogni anno assieme ai bambini, fornendo loro sempre nuove idee ed esperienze.

Il materiale didattico è ludico “perché quando ci si diverte si impara meglio” spiegano gli insegnanti con riferimento alla neuroscienze. I bambini giocano, sperimentano, ricercano, collegano diverse fonti e materiali, si confrontano e si aiutano tra loro, muovendosi in natura o per la classe tra banchi uniti a formare diverse isole. E l’insegnante prepara i setting, osserva, sostiene e rilancia intuizioni e domande creando i presupposti perché nuove domande e nuove risposte siano trovate.

Il materiale scolastico è condiviso, i bambini portano nello zaino solo astuccio e diario e qualche volta il quaderno (che di solito rimane invece a scuola nello spazio personale dedicato a ciascuno). A scuola restano anche gli stivaletti anti pioggia perché tanta attività didattica si fa fuori (proprio come nei paesi del nord Europa): in natura nel giardino della scuola, nell’orto scolastico all’interno del parco pubblico di via Pergine o nei boschi, come negli spazi urbani del quartiere, in città o in gite ed escursioni.

Completamente assenti i voti già dal 2017 (i voti sono scomparsi dalle pagelle delle primarie dal 2021): nel progetto Una scuola la valutazione è formativa e partecipata, costituita da tre sguardi sulle diverse competenze stabilite dalle Indicazioni ministeriali: quello degli insegnanti, quello autovalutativo del bambino e lo sguardo dei genitori, coinvolti attivamente come parte della comunità educante.

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Pubblicato il 15 Gennaio 2023
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