A Varese la Gioeubia è la festa delle donne: la famiglia Bosina premia la manager Poggio e la poetessa Fidanza Cavallasca
E' Monica Poggio, AD di Bayer Italia, la "donna dell'anno" proclamata al ristorante Vecchia Riva. il poeta bosino dell'anno invece è, per il 2023, Carlotta Fidanza Cavallasca

Carlotta Fidanza Cavallasca con la poesia “Un di da pù” si è laureata Poeta Bosino dell’Anno per il 2022.
Il suo componimento, sei strofe di differente lunghezza, fissano il momento dell’alba in un gioco di luci e ombre che diventa metafora della nostra vita, tra speranze che cadono e nuovi desideri, è stato giudicato il migliore tra i 34 in concorso dalla giuria composta da Paola Barlocci, Silvia Bianchi, Carlo Brusa, Giuseppe Carcano e Patrizia Molinaro, coordinati da Marco Broggini, segretario della manifestazione.
Il premio, giunto alla sua 56ª edizione, è stato consegnato giovedì 26 gennaio nel corso della Festa della Giöbia, organizzata dalla Famiglia Bosina al ristorante “Vecchia Riva” della Schiranna.
Carlotta Fidanza Cavallasca ha superato sul filo di lana un’altra poetessa, Lidia Munaretti, vecchia conoscenza del premio, che con “Penseer” – quattro quartine a rima baciata, utilizzando un dialetto ricercato e approfondito, porta una riflessione nostalgica anche se in fondo positiva, sul tempo che passa, sui sogni che non sempre si realizzano – si è aggiudicata il posto d’onore. Al terzo posto Federico Bianchessi Taccioli con “Amur d’un furestee”, versi che raccontano l’amore per la nostra terra e la sua gente, a tal punto da farla sentire come casa e luogo degli affetti all’autore il quale, pur provenendo da paesi lontani, ha saputo cogliere tanti aspetti peculiari di Varese e ha raccolto ampi consensi nella giuria.
La serata della Giöbia è stata anche l’occasione per proclamare la Donna dell’Anno 2022. L’appuntamento della Famiglia Bosina, infatti, a differenza di manifestazioni analoghe, non accende falò, ma riflettori sul ruolo insostituibile della donna nella famiglia e nella società. Il riconoscimento quest’anno è toccato a Monica Poggio, varesina doc, masnaghese del Faido, dal 2017 amministratore delegato di Bayer in Italia, azienda dove è entrata nel 2012 con il ruolo di Direttore delle Risorse Umane.
Laureata in scienze politiche con una tesi con i professori Robertino Ghiringhelli ed Ettore Albertoni, , ha sviluppato la sua carriera professionale in aziende multinazionali tra le quali General Electric, Leonardo e UniCredit. Attualmente ricopre inoltre la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione della Camera di Commercio Italo-Germanica e di vicepresidente di Assolombarda, con delega a Università, Ricerca e Capitale Umano. È membro del Consiglio Generale di Federchimica ed è membro del Gruppo tecnico per la Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria. Da sempre attenta verso i giovani e la loro formazione, dal 2014 è presidente della Fondazione “Istituto Tecnico Superiore Lombardo per le Nuove tecnologie Meccaniche e Meccatroniche”, scuola di formazione tecnica superiore ispirata a modelli formativi già sperimentati in altri Paesi europei. Ai diversi incarichi aziendali affianca le responsabilità di progetti per lo sviluppo della leadership femminile. È membro dell’Advisory Board del Women’s Forum G20 Italy.
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