Claudia Mazzetti: “Sport e salute le mie priorità per il Varesotto in Regione”

Assessore all'istruzione e cultura a Gallarate, Mazzetti si candida al consiglio regionale con la Lega. Tra i punti che le stanno a cuore il sostegno allo sport e ai giovani, le regole per le case popolari Aler, le aziende

Claudia Mazzetti, 39 anni, assessora a Gallarate nell’amministrazione di centrodestra, è candidata alle prossime elezioni regionali nella lista della Lega.
Da assessora alla cultura ci propone l’incontro negli spazi di “Hic”, il polo culturale gallaratese creato intorno al Maga e che oggi comprende anche la biblioteca. Incontro mattutino prima di un’altra giornata di campagna elettorale fatta sul territorio: «È stato un mese intenso, pieno di impegni ma che mi sta lasciando comunque in primis una esperienza» ci dice al tavolo degli spazi della biblioteca.

«Ho incontrato centinaia se non migliaia di persone che raccontano esperienze, propongono, segnalano difficoltà. Penso alle aziende che raccontano i problemi: è un elemento per comprendere, anche se gli stessi imprenditori sanno che la Regione non è risolutiva su molti temi che segnalano, ma che può aiutare su alcuni aspetti. In queste visite ho visto di tutto nella nostra Provincia, dalla meccanica all’agricoltura, dal tessile – che comunque è ancora una realtà – alla pesca. Ho imparato che come provincia di Varese dobbiamo “volerci bene”, far emergere le peculiarità  di questo territorio».

Che competenze vorrebbe portare in consiglio regionale?
«In sette anni di amministrazione comunale come assessore ho avuto diverse deleghe: attività produttive, sport, cultura, istruzione, mi sono misurata con esigenze diverse e problemi diversi. Oggi credo prima di tutto sia importante dare spazio e fisici ai giovani, che non partecipano, non si sentono rappresentati e si sentono lontani dalla politica. Lo sport credo sia uno strumento fondamentale, anche un linguaggio con cui parlare ai giovani. È fondamentale per lo sviluppo, almeno fino ai 14 anni: oggi Regione Lombardia ha uno strumento, che è Dote Sport: uno strumento utile ma va aumentata la possibilità di accesso per venire incontro ai giovani.

E come propone di farlo?
«Alzando il livello dell’Isee di riferimento per l’accesso. Oggi è a 20mila euro, propongo di innalzarlo a 30mila: credo sia un piccolo sforzo che Regione Lombardia può affrontare. I ragazzi e le società hanno pagato un prezzo enorme , riportarli a vivere è centrale. Anche a Gallarate abbiamo investito, avendo ottenuto grandi risorse dal Pnrr: la progettualità sui Comuni deve proseguire attraverso Regione. Anche in previsione delle Olimpiadi 2026».

Nelle grafiche che circolano sui social c’è anche il tema dell’edilizia residenziale pubblica, le case popolari che sono in gran parte di Regione, gestite da Aler. Cosa proponete su questo?
«Dobbiamo consentire un accesso a chi è lombardo da tempo. Il precedente regolamento regionale è stato impugnato e giudicato incostituzionale nel 2020, perché metteva un limite di dieci anni di residenza per l’accesso. Io prendo come riferimento la soluzione che abbiamo adottato per la erogazione della “Baby Card” a Gallarate: il regolamento non mette una limitazione, ma considera gli anni di residenza come premialità».

Veniamo a note dolenti, sul territorio: il tema della sanità e della prospettiva – attesa e promessa da anni – dell’ospedale unico…
«Sicuramente come rappresentante del territorio dico che dobbiamo portare a casa l’ospedale unico. E deve essere una priorità: dopo tante parole bisogna “metterlo a terra”, perché le persone del nostro territorio chiedono che vada finalmente realizzato. Tutto questo garantendo però la continuità degli ospedali esistenti fino a quando non sarà completato. Su questo chiediamo certezze».

C’è da dire che non sono poche le criticità esistenti, sollevate anche dallo stesso Comune di Gallarate…
«Già anni fa avevamo chiesto un aumento delle risorse per risolvere le criticità sulla viabilità. Deve essere potenziato il Sempione ma anche garantito un accesso da Gallarate, con il prolungamento della esistente via Filzi. È un intervento cui non può farsi carico l’amministrazione comunale ma che deve essere finanziato dalla Regione».

Un capitolo importante, nelle competenze della Regione, è quello dei trasporti e della programmazione di interventi infrastrutturali. Quali sono le priorità?
«Certamente Malpensa, è una grandissima sfida: Malpensa è una grande risorsa per il nostro territorio, ma è soggiogata dallo sviluppo di Linate e anche da Roma che ha sottratto compagnie aeree. Per le Olimpiadi sarà punto di approdo a Milano-Cortina, da tutto il mondo: dovremo essere pronti per l’evento anche sul territorio, ad esempio sul fronte alberghiero. Poi c’è da sostenere i collegamenti e gli accessi, dalle ferrovie – il cui cantiere e avviato – alle opere stradali. Sul tema del lavoro sto seguendo la situazione dei lavoratori che si vedono cambiare il contratto e perdono diritti».

Nella giornata di campagna elettorale il passaggio successivo è già fissato, a Luino nel Nord della provincia. Ma alla fine del mese «intenso» di tour Mazzetti ha un’ultima parola per chi ha accompagnato la sua corsa elettorale. «Ringrazio in particolare, per il supporto dato, Niccolò Postizzi, che è diventato dottore al 6 febbraio. Mi ha seguito per un mese, da militante, tranne che per quattro giorni alla vigilia della tesi. Solo in quei giorni, adesso torna per gli ultimi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2023
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