Nuova antenna tra le case a Olgiate Olona, in centosettanta firmano la petizione per rimuoverla
La protesta è partita da un gruppo di cittadini ma si sta allargando: chiedono la rimozione del palo installato qualche giorno fa. L'assessore Richiusa: "Amministrazioni comunali impotenti ma proveremo a farla spostare"
C’è preoccupazione tra alcuni cittadini di Olgiate Olona per l’installazione di una nuova infrastruttura per telecomunicazioni in una zona residenziale di via Goito. La realizzazione del palo è iniziata il 14 febbraio, senza alcun preavviso, a soli 160 metri circa da un’altra infrastruttura simile preesistente.
La vicinanza di due strutture simili in una zona residenziale ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini, che si chiedono se l’amministrazione comunale abbia valutato i rischi per la salute pubblica e l’ambiente prima di autorizzare la costruzione dell’infrastruttura. Inoltre, i cittadini hanno espresso il loro disappunto per non essere stati informati della decisione di installare l’infrastruttura prima della sua realizzazione.
Per rispondere a queste preoccupazioni, i cittadini di Olgiate Olona si sono mobilitati in diversi modi. Nei giorni scorsi hanno sollecitato, presentandosi in consiglio comunale con dei cartelli di protesta, l’amministrazione comunale a revocare l’autorizzazione concessa per la costruzione dell’infrastruttura e hanno chiesto spiegazioni sulla mancanza di un regolamento a tutela del territorio e degli abitanti.
Subito dopo, hanno dato il via ad una raccolta firme per una petizione che chiede la rimozione dell’infrastruttura prima della messa in esercizio della stessa. La petizione ha già registrato più di 170 adesioni in pochissimi giorni ed è stata protocollata presso gli uffici comunali. La raccolta firme rimane tuttora aperta a tutti i cittadini del comune di Olgiate.
La preoccupazione dei cittadini di Olgiate Olona non riguarda solo l’installazione di questa specifica infrastruttura per telecomunicazioni, ma anche la mancanza di una regolamentazione a tutela del territorio e della salute pubblica. La recente proliferazione di antenne in diverse aree urbane del paese rende questa preoccupazione ancora più urgente e attuale.
A rispondere alle giuste e serie rimostranze dei proponenti è l’assessore all’Ambiente Leonardo Richiusa che dice di essere totalmente dalla parte dei cittadini ma sa di avere delle armi spuntate dalla sua: «Questi concittadini hanno ragione e faremo di tutto per cercare di spostarla, tuttavia siamo lasciati soli dalle istituzioni e dagli enti superiori. A Gorla Minore hanno provato ad andare in causa contro la società ma oltre a peredere si sono trovati 10 mila euro di spese processuali da pagare. Purtroppo sono considerate opere di urbanizzazione primaria secondo la legge e la questione è molto delicata».
Richiusa spiega anche che purtroppo la realizzazione di questo tipo di infrastrutture non necessita di autorizzazioni ma viene solo comunicata: «Facciamo i passacarte. Siamo preoccupati anche noi per queste scelte che vengono calate dall’alto. Siamo vittime come i cittadini perchè prima di essere amministratori siamo cittadini anche noi. Chiederemo ai proprietari dell’infrastruttura un incontro per capire se è possibile spostarla in un’altra area lontana dalle abitazioni. Sarà difficile ma credo che il muro contro muro non paghi. Abbiamo anche scritto ad Arpa per avere delucidazioni perchè non possiamo neanche sapere che tipo di antenne verranno posizionate. Stiamo aspettando una risposta da settembre».
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