Da Montevideo a Samarate: Raul ritrova i suoi parenti dopo 25 anni di ricerche

Imprenditore edile uruguaiano, è riuscito a scoprire i suoi avi arrivati in Uruguay nell'Ottocento dal paese lombardo. Attraverso un gruppo social ha poi rintracciato altri discendenti della sua famiglia

Generico 27 Mar 2023

È una bella storia di tenacia e di attaccamento alle proprie radici, anche se lontane: Raul Martinez è un uruguariano di 48 anni, imprenditore edile nella capitale Montevideo, e per anni ha cercato i suoi parenti italiani, approdando alla fine a Samarate dove è arrivato in treno da Parigi. una visita che lo ha portato anche in municipio accompagnato dalle persone che, tra documenti storici e contatti Internet, lo hanno aiutato sin qui.

«Facendo queste ricerche – spiega Raul – ho capito la provenienza da Samarate: i miei trisavoli erano Giuseppe Lorenzo Scampini e Rosa Introini, il mio bisnonno era Giuseppe Paolo Scampini sposato nel 1880 con Margherita Oddone di Castelletto Molina».

Dopo aver ricostruito in maniera già piuttosto dettagliata il suo albero genealogico, Raul ha cercato un contatto diretto con la comunità di Samarate e lo ha trovato nel gruppo Facebook Sei di Samarate se…, amministrato da Roberta Romeo: «Nel suo primo post si è presentata chiedendo quanti cimiteri ci fossero a Samarate e cercando la tomba del suo trisavolo» spiega Roberta Romeo.

Era il settembre dello scorso anno e la ricerca era tutt’altro che agevole a questo punto: infatti il nome cercato era quello di Tranquillo Scampini, vissuto nel Settecento, la cui tomba era difficile da rintracciare.
Un contributo importante è venuto da Ercole Scampini, che ha ricostruito i passaggi successivi e rintracciato alcuni Scampini legati per parentela (in particolare del ramo degli Scampini detto “Carlun”).

Generico 27 Mar 2023

Arrivato in treno da Parigi, Raul ha visitato lunedì Samarate, fino all’incontro in municipio con il sindaco Enrico Puricelli, che ha scherzato con lui sul calcio uruguaiano e gli ha donato alcuni volumi dedicati alla storia di Samarate. «Siamo quasi parenti» ha aggiunto Puricelli, che ha parenti Scampini.

«La cosa che mi ha più impressionato di Samarate? L’ospitalità delle persone che mi hanno aiutato e accolto» racconta, assistito nella traduzione dalla signora Carmen Piotto. «Il monumento che mi stupito di più invece è la chiesa parrocchiale».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 27 Marzo 2023
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