Evasivi, amiconi, perfezionisti: altri “tipi” di genitori ai colloqui

La rubrica settimanale "Il prof tra i banchi", curata da Alberto Introini, tratterà argomenti di scuola, didattica e formazione, commentando le notizie di attualità che si susseguiranno nel corso delle settimane

Generico 06 Mar 2023

Nello scorso articolo, avevo citato alcuni tra i “tipi” più ricorrenti di genitori che incontro ai colloqui scolastici. L’argomento non era ancora concluso, e le segnalazioni di molti lettori hanno accelerato – nella mia memoria – il naturale prosieguo. Ecco altri genitori molto frequenti.

– Gli evasivi: arrivano al ricevimento ufficialmente per confrontarsi sulla situazione didattica del figlio a scuola. Ma quando meno te lo aspetti, si mettono a parlare di tutt’altro. Può essere una mia annotazione sul carattere, o un’osservazione sull’attitudine…E mi interrompono d’improvviso – magari anche solo per confermare – che in effetti quel tale atteggiamento loro figlio lo hanno durante gli allenamenti di tennis, o alla partita sul campo da calcio. Spesso ne parlano per 4 o 5 minuti consecutivi; il che non è più un’utile informazione aggiuntiva per conoscere lo studente, ma una divagazione del tutto evasiva. Fuori tema.

– I separati/divorziati: in Italia le coppie divorziate nell’anno 2000 erano circa il 20% del totale, oggi sono più che raddoppiate (42%). In Svizzera la situazione è analoga: dal 25% del 2000 si è arrivati al 45% registrato nel 2021. È chiaro, quindi, che si tratta di una tipologia di genitori molto diffusa e abituale, a cui si dovrebbe essere ormai preparati. Finché vi è solo un genitore al colloquio, la situazione rimane ordinaria e prevedibile. Le difficoltà arrivano quando vengono a parlare entrambi i genitori assieme. Pressioni individuali, dinamiche emotive della ex coppia, e percezione parziale della genitorialità, possono portare gli ex coniugi a litigi e battibecchi, accuse e offese. Scene complessivamente delicatissime e imbarazzanti per il docente, che in questi casi deve essere anche un po’ psicologo, diplomatico, sociologo, equilibrista, pompiere.

– Gli amiconi: fanno battute, ridono grossolanamente, hanno atteggiamenti familiari come se ci conoscessimo da una vita. Sono inopportuni e fuori contesto. Mi risultano tra i più fastidiosi. Qualcuno azzarda pure una pacca sulla spalla; addirittura un tale esemplare, pochi anni fa, disse a un mio collega: “La vedo un po’ ingrassato professore!”, avvicinandogli la mano alla pancia. Se leggono un libro, l’autore è Fabio Volo o Federico Moccia; se hanno un impegno importante fisso, è l’aperitivo del venerdì – ad un’età come la mia, compresa tra i 40 e i 50 anni…Quasi sempre con tali genitori, dopo qualche sorriso di circostanza, preferisco tenere le distanze e abbreviare l’incontro il più possibile. Per usare un termine di Verga, Pirandello e Camilleri…Bisogna fare attenzione a non passare da amiconi a minchioni. Cambiano solo un paio di lettere.

– I perfezionisti: se il figlio ha 7, vorrebbero 8; se il figlio ha 8, reclamano il 9 (caso capitatomi anche di recente). Di base può essere uno stimolo lodevole e, per così dire, una filosofia di vita che condivido: guardare sempre oltre, e più in alto. Ma m’importa assai di più che tale mentalità – rivolta al meglio e al miglioramento – ce l’abbiano non tanto i genitori, ma i figli. Perché è con questi, e non con quelli, che ho a che fare ogni ora, ogni giorno. Per fortuna!


Alberto Introini, dopo aver insegnato in vari licei della provincia di Varese, dal 2008 è docente di Italiano e Storia presso l’Istituto Elvetico di Lugano (Svizzera). Ha due lauree, in Lettere-Filosofia (2002, Università Statale di Milano) e in Storia (2022, Università di Zugo, Svizzera). Iscritto dal 2004 all’Ordine dei Giornalisti di Milano, ha pubblicato 4 libri. Partecipa come relatore o moderatore a diversi eventi culturali nel nord Italia. La sua rubrica settimanale “Il prof tra i banchi” tratterà argomenti di scuola, didattica e formazione, commentando le notizie di attualità che si susseguiranno nel corso delle settimane.

Prof. Alberto Introini
Docente e scrittore
@intro.prof

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Pubblicato il 09 Marzo 2023
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