I migranti siriani fermati al confine di Clivio, condannato il “passatore”

La Polizia Locale del Monte Orsa aveva fermato un veicolo carico di migranti diretti verso la Germania. Il processo ha dimostrato che l'auto era guidata da un uomo che lo faceva per denaro

Viggiù - Polizia locale Monte Orsa

Il viaggio dei migranti siriani si è concluso alla frontiera con il Canton Ticino, a dicembre 2021. Mentre è stato condannato in tribunale a Varese il “passatore, cittadino tunisino, che era stato intercettato dalla Polizia Locale del Monte Orsa sulla strada tra Viggiù e Clivio.

La vicenda era iniziata il 16 dicembre 2021, intorno alle otto di sera: una pattuglia della Polizia Locale, impegnata in attività di contrasto ai furti, aveva notato poco oltre Viggiù una vettura sospetta con targa francese che procedeva ad alta velocità in direzione Svizzera (ci sono due valichi in zona, San Pietro e Ligornetto).

L’auto aveva aumentato la velocità e si era poi infilata in una via sterrata a fari spenti. Raggiunto il veicolo gli agenti della Locale hanno notato a bordo, oltre al conducente, ben cinque passeggeri. Non pareva una banda di ladri e in ogni caso subito è stata fatta intervenire una seconda pattuglia per il controllo.

Alla fine è venuto fuori che si trattava di un gruppo di migranti che – provenienti dalla Siria – erano diretti verso la Svizzera, per poi proseguire il viaggio verso Nord (questo è l’itinerario più comune).

Se i passeggeri erano irregolari in Italia, il conducente, un 33enne di origine tunisina, era residente in Italia, nel Napoletano, ma la sua posizione era quella più grave, in quanto sospettato di essere un “traghettatore” a pagamento. Il passeur era stato arrestato in flagranza di reato per la violazione sulle norme del testo unico dell’immigrazione, accusato appunto di favorire movimenti di persone irregolarmente presenti in Italia: il 33enne era finito in carcere a Varese, mentre l’auto era stata sequestrata.

La successiva attività d’indagine alla Squadra Mobile di Varese ha confermato l’attività illegale del tunisino, il quale in cambio di denaro garantiva il trasporto dei migranti da Milano alla Germania.
Con sentenza del Tribunale di Varese del novembre scorso il passatore, a seguito di patteggiamento, l’uomo ha concordato una pena di 6 anni di reclusione e 84mila euro di multa, mentre la vettura è stata confiscata (diviene proprietà dello Stato).

L’episodio s’inserisce nel quadro dei transiti di migranti arrivati in Italia dalle zone di guerra del Medio Oriente: molti cercano di sfuggire alla prima identificazione o comunque, se identificati, cercano di proseguire oltre nel loro viaggio, che di solito ha come meta il Nord Europa, in particolare Germania e Paesi scandinavi (mentre i migranti dell’Africa nera tendono a puntare verso la Francia). Anche nella zona del Luinese e a Porto Ceresio c’erano stati episodi di passatori a pagamento.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Marzo 2023
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