I volontari di ASD Fish and Fly Club Cesate puliscono la zona “no-kill” del Margorabbia
L’iniziativa è stata resa possibile grazie a Fipsas Varese, e in particolare modo al suo presidente Franco Bertoni, al Comandante delle guardie Cesare Gozzi e alle Guardie Giurate Volontarie ittico-venatorie

A partire dal ponte di Mesenzana, domenica 26 marzo il presidente dell’ASD Fish & Fly Club Cesate (MI) Marco Piatti e il suo vice Valerio Santagostino, seguiti da un nutrito gruppo di soci in collaborazione con la sezione Fipsas di Varese, hanno promosso una pulizia sponde lungo il no-kill del Margorabbia.
L’iniziativa, nell’ottica di un appuntamento di volontariato fisso annuale da parte del Club, è stata resa possibile grazie a Fipsas Varese, e in particolare modo al suo presidente Franco Bertoni, al Comandante delle guardie Cesare Gozzi e alle GGIV (Guardie Giurate Volontarie ittico-venatorie) Giuseppe Zignani, Simone Puglisi, Carlo Rogora, Luca Morson e Mariano Merotto, che hanno partecipato attivamente alla raccolta di parecchi quintali di spazzatura.
Tutti armati di guanti, stivaloni, sacchi neri, pinze e tanta buona volontà, domenica mattina diversi volontari si sono radunati nel parcheggio antistante al ponte di Mesenzana per poi dividersi equamente in tre gruppi e coprire i due
chilometri della riserva no-kill.

«Oltre a rifiuti che definiremmo di normale amministrazione, quali lattine, plastica, bottigliette, ne sono stati raccolti anche alcuni fuori dall’ordinario, tra i quali, per peso, mole e fatica nello smaltimento, spiccano un grosso copertone di camion e un lungo collettore blu per derivazioni idriche» racconta il vicepresidente del Club, Valerio Santagostino.
Il trasporto del copertone sulla strada ha impiegato ben cinque uomini, mentre il lungo collettore blu è stato tagliato in quattro pezzi.
«Preziosissimo è stato il furgone che il coordinatore degli incubatoi e servizio semine Giuseppe Zignani, e di questo lo ringraziamo di cuore, ha messo a disposizione per fare la spola dalle sponde al punto di raccolta prescelto» aggiunge Santagostino.
Presenti fra i volontari anche alcuni ragazzi del Cesate, rimasti molto soddisfatti dell’esperienza. «Erano alla loro prima esperienza di volontariato eco ambientale – conclude Santagostino -. Alla fine della giornata erano stanchi ma anche pronti a replicare con attività simili. In loro è sicuramente nata la convinzione che l’ambiente non ce la può più fare senza “un aiutino” da parte dell’uomo, soprattutto se si parla di persone che dalla natura hanno molto giovamento e felicità, come appunto i pescatori. Alla prossima».
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