Il Presidente dell’Ordine degli Infermieri: “Valorizzazione e incentivi per evitare la fuga in Svizzera”

Il Presidente dell'OPI di Varese parla di situazione critica: lo scorso anno per la prima volta ci sono state più cancellazioni che iscrizioni. E la Svizzera attua una politica concorrenziale aggressiva

aurelio filippini

Com’è lo stato di salute della sanità italiana e lombarda in particolare? Quali sviluppi? Quali modelli?
Abbiamo rivolto le domande a diversi operatori della sanità, i presidenti degli ordini professionali riuniti durante il primo dei tre incontri organizzati dal presidente del piano di zona di Varese Roberto Molinari e dal Presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto di Varese Irene Bellifemine

Dopo la presidente dell’Ordine dei Medici Giovanna Beretta, fotografa la situazione degli infermieri il Presidente dell’Ordine provinciale Aurelio Filippini


Presidente Filippini la categoria che lei rappresenta è in forte difficoltà, manca personale e c’è molta stanchezza

La fotografia non è idilliaca, è vero. Per la prima volta, l’anno scorso abbiamo chiuso in negativo, cioè abbiamo avuto più cancellazioni per pensionamenti o allontanamenti che nuovi iscritti. Anche la diminuzione di candidati che si presentano ai test d’ingresso del corso di laurea è un indizio che lascia intendere una disaffezione pericolosa per un lavoro di cui si percepiscono solo i sacrifici e i disagi.  Poi siamo in una zona molto critica: il sistema sanitario svizzero soffre come il nostro e sta facendo man bassa di professionisti, puntando sulle condizioni economiche migliori. Anche il privato sta effettuando una discreta concorrenza. Detto questo, però, dobbiamo guardare alle potenzialità e alle prospettive future: ci sono nuove occasioni professionali, come l’infermiere di famiglia, si sta rivedendo l’organizzazione del sistema sanitario e anche della produzione infermieristica. C’è la volontà di premiare il miglioramento delle competenze e la crescita professionale.  Ci sono prospettive che, magari, non migliorano ma almeno tamponano la situazione d’emergenza che viviamo. La sfida è quella di far comprendere alle nuove generazioni le peculiarità e le potenzialità di questa professione. Io amo il mio lavoro e conosco con quanta passione affrontino le sfide quotidiane tutti gli infermieri. 

Ma cosa si può fare per rendere nuovamente attrattivo il vostro lavoro?

Oggi, agli infermieri viene chiesta una laurea e spesso anche il titolo magistrale. Il percorso accademico si è perfezionato e ampliato. Gli infermieri arrivano con percorsi accademici di 5 anni, con specializzazioni nel settore della chirurgia o della medicina d’urgenza. Purtroppo, però, non esiste ancora un riconoscimento nazionale. Il contratto è generale e, se escludiamo degli incentivi a carattere locale o aziendale, non è premiante nel rispetto della professionalità acquisita. Oggi l’infermiere, all’intero della rete di tutte le professioni, è in grado di prendersi cura, svolgendo in autonomia quanto prevede il suo ruolo. Finché non si ragionerà in termini di valorizzazione delle professionalità, la Svizzera sarà sempre competitiva perchè, oltre alla parte economica, ha anche una situazione organizzativa più favorevole. Oggi, il sistema italiano ha un po’ appiattito il desiderio di essere migliori nella propria professione.

C’è poi il tema dello squilibrio nel sostegno economico tra la formazione medica e quella infermieristica 

Certamente: oggi Regione Lombardia assegna borse di studio ai medici in formazione per la medicina del territorio. Si tratta di un contributo per i tre anni di corso. L’infermiere, che vuole fare un master per diventare infermiere del territorio e della comunità, deve sostenere un costo di 2500/ 2900 euro. Lo stipendio è di circa 1600 euro, chi può permettersi a queste condizioni il master?  Una maggiore equità è tra le richieste che, come Ordine professionale, avevamo posto a tutti i candidati alle regionali. Ora vorremmo capire come intendono muoversi. Chiediamo di essere considerati per il valore che esprimiamo, uscendo da stereotipi ormai superati.

Puntate precedenti

Quale futuro per la sanità? Considerazioni e proposte dei professionisti della salute

 

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 28 Marzo 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.