In consiglio si discute lo scioglimento del Consorzio della Valbossa, la minoranza lascia l’aula

Angela Daverio, Paola Bielli e Luca Marzoli lamentano di non essere stati informati per tempo di un argomento così delicato per i ragazzi che frequentano le medie. Paolelli: "Poco rispettosi dell'istituzione"

Generico 27 Mar 2023

In consiglio comunale a Bodio Lomnago si discute dello scioglimento del Consorzio della Valbossa e della nascita della gestione associata e la minoranza abbandona il consiglio comunale.

Una decisione preparata visto che pochi minuti dopo l’uscita dall’aula è comparso un post firmato dai consiglieri dell’opposizione Angela Daverio, Paola Bielli e Luca Marzoli. La liquidazione del Consorzio della Valbossa, che riunisce otto Comuni, e che gestisce i servizi della scuola secondaria di primo grado con sede ad Azzate, dovrà essere approvata da tutti i consigli comunali; un atto necessario per cambiare la veste giuridica in gestione associata e accedere così a bandi e finanziamenti.

“Con rammarico rileviamo ancora una volta l’assoluta mancanza di rispetto nel confronti del Consiglio Comunale e di noi, consiglieri di opposizione – si legge nel documento pubblicato su facebook dalle minoranze– . Nonostante siano quattro anni (e – per gentilezza – non citiamo i cinque precedenti) che chiediamo di avere un cenno – anche informale – sulla necessità di convocare un consiglio comunale (affinché ci si possa organizzare per tempo) riceviamo per mail la convocazione a questo Consiglio senza alcuna anticipazione. Il preavviso è questione di educazione personale, oltre che di rispetto per il ruolo reciproco. Nella convocazione leggiamo della decisa chiusura del Consorzio della Valbossa e della nuova convenzione, senza che alcuna comunicazione al riguardo sia stata fatta al Consiglio Comunale”.

Il Consiglio non è mai stato informato ufficialmente delle opzioni e ora si pretende di esaurire – con l’invio della documentazione cinque giorni prima della discussione e a un giorno dalla data convenuta per lo scioglimento del Consorzio – un tema cosi critico per i nostri ragazzi. Abbiamo sentito i comuni vicini: Daverio, Azzate, Inarzo… tutti gli altri comuni stanno lavorando da mesi congiuntamente – maggioranza e opposizione – per arrivare a una soluzione condivisa. Da noi no. Non sappiamo se gli altri consiglieri di maggioranza siano stati informati preventivamente, ma noi no e il Consiglio, come organo sovrano, neppure. La politica richiede rispetto degli organi che la costituiscono e dei ruoli che i vari soggetti devono svolgere. Non siamo dei burattini da convocare per dire di sì o di no all’ultimo momento. Abbiamo sempre dato e sempre daremo disponibilità a collaborare nell’interesse della nostra comunità, ma fiducia e rispetto sono requisiti ineludibili. Nello specifico, probabilmente la convenzione tra comuni è l’unica soluzione per accedere ai fondi PNRR e la più economica in termini generali; ma questo hanno voluto spiegarcelo gli altri sindaci. Abbandoniamo quindi oggi, per protesta, questa seduta, riservandoci di far pervenire osservazioni al testo della convenzione”.

Il sindaco Eleonora Paolelli si definisce allibita per quanto accaduto: «Una cosa del genere nel mio Comune non si è mai vista. Loro hanno avuto poco rispetto per tutto  il consiglio comunale e soprattutto nei miei confronti. La questione del Consorzio che gestisce le medie di Azzate è complessa, se ne parla da anni ma negli ultimi quindi giorni la procedura per la messa in liquidazione e la creazione della gestione associata ha subito un’accelerazione. La scuola ha grossi problemi strutturali ed era necessario intervenire al più presto ricorrendo a bandi e finanziamenti. Siamo sempre alle solite – continua Paolelli – potrebbero chiedere agli uffici: la documentazione è a loro disposizione. Ma hanno preferito sollevare una polemica».

Alla quale Paolelli risponde così: «Io ho provato in questi anni ad andare incontro alle minoranze ma mi sono sempre trovata davanti un muro. Mi spiace ma io sono stata eletta con il 60 per cento dei voti dei cittadini: il mio operato è sotto gli occhi di tutti e solo loro ritengono che sia indegno. La verità è che vorrebbero entrare nei meccanismi della maggioranza, ma non è possibile perché sono la minoranza, se ne facciano una ragione».

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Pubblicato il 28 Marzo 2023
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