In dieci anni la provincia di Varese ha perso il 40% delle edicole

Le edicole sono un simbolo del secolo scorso. Il luogo dell’informazione e via via anche di diversi servizi. Per anni, malgrado i sacrifici che richiedevano per le tante ore di lavoro, sono state un’attività molto redditizia. Poi nel giro di un decennio tutto è cambiato. La crisi dei giornali, i bassi ricavi, i costi sempre maggiori hanno portato a una profonda crisi.

In Italia, secondo Uspi, sono presenti 12.500 edicole distribuite in 5.814 Comuni. Oltre un quarto delle comunità non ne hanno più e la situazione non sembra migliorare. Anzi, secondo Datamediahub, che ha sempre messo molta attenzione a questa attività, l’allargamento dei servizi postali darà il colpo finale. Il Sindacato autonomo dei giornalai sta facendo fronte comune con Fieg e altri soggetti e proprio in queste ore si discutono proposte. “La sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita delle edicole è fondamentale per sostenere e garantire su tutto il territorio nazionale la capillarità nella diffusione dei giornali e dell’informazione sulla carta stampata”.

LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI VARESE

Qual è la situazione delle Edicole in provincia? Abbiamo provato a chiederlo a Gino Binfarè, amministratore delegato di Agenzie Riunite, l’unica società di distribuzione di riviste e quotidiani della provincia.  «La nostra azienda è frutto della fusione, nel 2010, della ADG e di Binfarè Varese: la prima società serviva Busto Arsizio e l’Altomilanese, la seconda il nord del varesotto. Il primo dato comune è quindi nel 2011: allora fornivamo  406 edicole. Nel 2022 sono diventate 247: significa il 40% in meno in dieci anni».

Una diminuzione choc, che combina più fattori: «Per certi versi, anche questo settore ha subìto la stessa sorte dei piccoli negozi: è stato per la maggior parte assorbito dalla grande distribuzione, che ha tolto risorse ai piccoli negozi – aggiunge Binfarè – Ma molto conta anche il fatto che le persone comprano, oggettivamente, meno giornali: il numero di copie che trent’anni fa era venduto nella sola città di Varese, ora viene venduto in tutta la provincia».

LA SITUAZIONE DI VARESE CENTRO

La drastica diminuzione del numero delle edicole è evidente a tutti. solo nel centro di Varese – diciamo dal centro alla zona stazioni – ne abbiamo contate ben dodici in meno rispetto ai loro “anni d’oro”.

LE EDICOLE TRASFORMATE

PIAZZA MONTE GRAPPA

Di queste dodici edicole in meno nel centro di Varese, alcune di loro si sono trasformate: l’edicola di corso Moro / piazza Monte Grappa, quella “incastonata” nel portico del palazzo Inps, è diventata nel 2017 l’Infopoint di Autolinee Varesine. Inaugurata il 17 novembre di quell’anno, era rimasta per anni inutilizzata. La sua trasformazione è stata una delle prime delibere della Giunta Galimberti.  Chi si reca all’ex edicola di corso Moro può acquistare biglietti tanto del servizio urbano (gli autobus “gialli”) quanto del servizio extraurbano (Gli autobus “blu”). Ma, da buon infopoint è anche un luogo dove chiedere, domandare e informarsi su qualunque aspetto relativo al trasporto pubblico gestito da Autolinee Varesine.

PIAZZA BECCARIA

Se l’utilizzo dello spazio in piazza Monte Grappa è di grande utilità per chi si sposta per lavoro, più romantica è l’ex edicola di piazza Beccaria, ora diventata un chiosco di fiori: aperta anche questa nello stesso periodo dell’infopoint di Autolinee Varesine, è diventata un colorato punto di riferimento per chi ama i fiori. A gestirla un cittadino del Bangladesh residente da molti anni a Varese che si è guadagnato una affezionata clientela.

PIAZZA REPUBBLICA

L’edicola di piazza Repubblica è invece una chiusura più recente: risale al 26 febbraio 2020 pochi giorni prima dello scoppio della pandemia. Nel frattempo è arrivato il Covid, ma in piazza Repubblica è arrivato anche il mercato. E ora lo spazio un po’ liberty dell’edicola è diventato un bar, aperto prevalentemente nei giorni di mercato.

PIAZZA SAN GIUSEPPE

L’edicola di piazza san Giuseppe, è invece ormai da alcuni anni un negozio di antiquariato bouquiniste che vende articoli da collezione: ha orari e date di apertura non regolari, perché il gestore fa anche mercatini per collezionisti in giro per l’Italia

PIAZZA XX SETTEMBRE

Sono diventate dei veri e propri “negozietti da strada” invece quelle di Piazza XX Settembre e  di via Merini. In piazza XX Settembre la si può trovare sotto il portico, in un locale riparato che ha avuto alterne vicende: per un certo periodo è stato anche un negozio di cannabis legale. Ora però, molto più semplicemente, vende ombrelli, trolley, cover per smartphone e altro.

VIA MERINI

Stesso genere di mercanzia ma ancora un aspetto di chiosco per l’edicola di via Merini, all’angolo con via Tonale: anche qui trolley, ombrelli, giocattoli e altro

LE EDICOLE CHIUSE E SPARITE

Alcune di loro però sono invece semplicemente sparite, “spianate” per lasciar posto a nuovi lavori o rimaste chiuse a memoria della loro presenza. In pieno centro non c’è più all’interno del negozio Marco che si trovava in corso Matteotti.

Tra i “buchi” più pesanti ci sono quelli delle edicole davanti alle stazioni, entrambe eliminate nella posizione specifica quando il piano Stazioni è diventato concreto. Una, quella all’incrocio e sopra il tunnel ferroviario, semplicemente non esiste più: ma già prima del suo abbattimento era già chiusa e diventata, per un breve periodo, un negozietto.

L’edicola in piazzale Trieste, quella più vicina alla stazione dello Stato, incastonata tra lo chalet Martinelli e il palazzo della Stazione, è stata abbattuta e al suo posto, per ora, c’è un posteggio per le biciclette. Non è detto che resti così però, considerato che in questo momento è nel bel mezzo del cantiere stazioni.

Completamente scomparsa, e rimasta nel ricordo solo dei più “agè” quella di via Marconi, scomparsa fisicamente oltre 10 anni fa. Occupava lo slargo della piccola via che congiunge Piazza monte Grappa con piazza del Battistero, che ora è ridiventato più propriamente uno slargo.

Di alcune altre, chiuse da poco, restano ancora i “resti” del chiosco: è il caso, per esempio, dell’edicola di piazza della Motta, all’entrata dei giardini Estensi dove una volta aveva sede il liceo musicale. Il chiosco però non resterà li ancora a lungo: per lui è già stata prevista la rimozione, e il procedimento è già stato avviato.

Un po’ diverso il caso dell’edicola di via Como angolo via Bagaini – vicolo Canonichetta, ormai chiusa da qualche anno. Fino a pochi giorni fa i giornali li si poteva infatti trovare poco più in là, in fondo a via Cavour, dove lo stesso gestore ha aperto un bar.

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