La Comerio Ercole di Busto e la Mazzucchelli 1849 di Castiglione tra i vincitori del premio “Di padre in figlio”

Ieri a Milano si è svolta la cerimonia di consegna del riconoscimento promosso da Credit Suisse e KPMG, con il contributo di Mindful Capital Partners e il supporto scientifico della LIUC Business School

Comerio Ercole

Anche due importanti imprese varesine tra i vincitori del premio “Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”, rivolto a imprenditori che hanno dimostrato la capacità, l’attenzione e la dedizione nel proseguire e valorizzare il lavoro dei propri genitori subentrando alla guida
operativa e strategica dell’impresa, garantendone il successo e la continuità.

Tra le imprese premiate la Comerio Ercole di Busto Arsizio (nella foto sopra) e la Mazzucchelli 1849 di Castiglione Olona, due aziende storiche del territorio.

Il premio, è giunto alla XII edizione, è  aperto ad imprese che siano almeno alla seconda generazione, con sede legale in Italia e che abbiano un fatturato maggiore a 10 milioni di euro.

Ieri a Milano si è svolta la cerimonia di consegna del riconoscimento promosso da Credit Suisse e KPMG, con il contributo di Mindful Capital Partners e il supporto scientifico della LIUC Business School.

Dopo uno scrupoloso lavoro di analisi di tutte le candidature ricevute, la giuria  – composta da Gianni Brugnoli (vicepresidente di Confindustria), Innocenzo Cipolletta (presidente AIFI e FeBAB), Anna Gervasoni (direttore generale Aifi), Simone Maggioni (amministratore delegato di Eric Salmon & Partners Italia), Leo De Rosa (socio fondatore di Russo De Rosa Associati) e presiduta dal direttore del Sole24Ore Fabio Tamburini – ha proclamato EPTA come vincitore assoluto.

Premiate anche altre 8 imprese nelle diverse categorie previste dal premio. Tra queste, le due imprese varesine, Mazzucchelli 1849 per la categoria “Apertura del capitale” e la Comerio Ercole per la categoria “Storia e tradizione”.

Impresa familiare ultracentenaria, Mazzucchelli 1849 è giunta alla sesta generazione ed è leader mondiale nella produzione e distribuzione di lastre in acetato di cellulosa per l’industria dell’occhialeria. Grazie alle sue tecnologie, l’azienda lavora un’ampia gamma di materiali polimerici rivolgendosi a diversi settori, dall’occhialeria, all’arredamento e agli oggetti di design, dove la qualità ed i valori estetici sono molto apprezzati. Oggi l’azienda è guidata dalla sesta generazione rappresentata da Davide, Elena, Charlotte, Umberto e Corrado con il supporto della quinta, rappresentata da Giovanni e Silvia. L’azienda si è particolarmente distinta per la sua capacità di apertura e di collaborazione con partner esterni per raggiungere gli obiettivi di crescita, come testimoniato dalla collaborazione con Luxottica iniziata nel 2021 per lo sviluppo e la produzione di un acetato altamente sostenibile, accessibile a tutti gli operatori del mercato. L’accordo, avvenuto nel 2021, ha stabilito l’acquisizione da parte di Luxottica di una quota di minoranza di circa il 35% del capitale sociale dell’azienda.

La Comerio Ercole nasce nel 1885 come officina di riparazione di macchine tessili a Busto Arsizio. Nel corso degli anni ha ampliato la sua attività passando dalla sola riparazione alla produzione di macchinari per l’industria tessile, specializzandosi in macchine per la tintoria, il candeggio, la stampa e tutte le fasi finali della lavorazione dei tessuti. Nel corso dei decenni l’azienda è entrata anche in altri settori come la produzione di macchine per la lavorazione della gomma e della carta. L’azienda oggi è leader nella produzione di macchine e impianti per la
lavorazione della gomma, delle materie plastiche e dei tessuti non-tessuti. La produzione è interamente made in Italy, e il 90% del fatturato è originato all’estero. L’azienda è guidata dalla quarta e quinta generazione dei Comerio.

“Le imprese a conduzione familiare sono un pilastro fondamentale dell’economia del nostro Paese e sono spesso oggetto di studio di investitori e ricercatori, nonché di emulazione da parte dei peer di altri Paesi – spiega Gabriele D’Agosta, Ceo di Credit Suisse Italy – Da quelle di piccole e medie dimensioni alle multinazionali, le imprese a conduzione familiare stabiliscono standard di elevata efficienza e sono un modello per tutta la comunità imprenditoriale. Il nostro Credit Suisse Research Institute che si è affermato da oltre un decennio come leader nella ricerca sulle imprese familiari attraverso lo studio Family 1000, mostra che le aziende di famiglia hanno in genere una maggiore attenzione all’innovazione, resa possibile da rapporti di distribuzione dei dividendi inferiori e maggiore attenzione agli investimenti a lungo termine. Lo studio,  che conduce da oltre un decennio ricerche sulle imprese famigliari, mette in evidenza che, sebbene siano molteplici i fattori che svolgono un ruolo fondamentale quando si tratta di performance aziendali, queste aziende stabiliscono una positiva correlazione con il concetto di proprietà familiare e mostrando una maggiore attenzione a fattori essenziali per la competitività sul mercato: attenzione all’innovazione e disponibilità agli investimenti a lungo termine, maggiore focus sulla qualità, capacità di crescere più velocemente generando margini superiori, meno ricorso a finanziamenti esterni. La loro resilienza si è dimostrata particolarmente vitale nel lungo periodo di crisi aperto dalla pandemia e ora indotto dalla guerra. Un modello vincente a cui questo Premio intende dare giusto merito e apprezzamento”

“Questo premio racconta storie di aziende familiari innovative che hanno mostrato come la coesione all’interno della famiglia, la condivisione ed il trasferimento dei valori tra le diverse generazioni hanno consentito non solo la sopravvivenza nel lungo periodo delle imprese ma anche la loro evoluzione attraverso processi di trasformazione e la proiezione verso il futuro – commenta Silvia Rimoldi, Partner KPMG, responsabile del Centro di Eccellenza sulle Imprese Familiari –  KPMG, grazie ad un approccio integrato e multidisciplinare, affiancandole nei processi di crescita vuole svolgere un ruolo di primo piano per le imprese familiari, che rappresentano storicamente una parte essenziale del nostro tessuto industriale. Le imprese che offrono una prospettiva importante sulla salute e sul clima di fiducia dell’economia e forniscono interessanti insight e prospettive per il futuro del business. L’attività di studio che svolgiamo nel family business ci permette di anticipare i trend di mercato ed offrire risultati concreti e misurabili che migliorano la competitività di queste imprese. Gli spunti che ne emergono, considerata la rilevanza delle imprese familiari per il tessuto produttivo italiano, dovrebbero diventare temi di politica industriale”.

“Anche a questa edizione hanno partecipato imprese familiari provenienti da tutto il Paese – spiegano Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, co-direttori di FABULA, il FamilyBusiness Lab della LIUC Università Cattaneo che ha curato lo screening dei casi, la raccolta e l’analisi dei dati – Come accaduto lo scorso anno, la maggior parte delle imprese (75%) è localizzata nel Nord del Paese. E’ cresciuta la partecipazione delle aziende di maggiore dimensione: il 43% delle realtà partecipanti è infatti rappresentato da grandi imprese. Moltissime le imprese familiari con una significativa storia alle spalle: il 60% ha infatti più di 50 anni di vita. Ben tre imprese su 4 si caratterizzano per avere fratelli e sorelle alla guida, rendendo le dinamiche della gestione particolarmente sfidanti. Purtroppo, anche quest’anno hanno
partecipato poche realtà guidate da donne (solo il 18%) e da under 40 (solo il 14%): una fotografia realistica di quanto accade nel nostro Paese. Nel complesso abbiamo registrato la partecipazione di casi davvero molto interessanti che hanno dimostrato di saper gestire con cura e lungimiranza il passaggio generazionale”.

FABULA, dall’analisi degli studi condotti sulle imprese familiari eccellenti, ha redatto un decalogo delle caratteristiche che contraddistinguono le ottime performance di queste imprese: chiarezza e formalizzazione della strategia; diversificazione sinergica; innovatività; internazionalizzazione; apertura (della proprietà, del CdA e del management); chiarezza dei ruoli; pianificazione del passaggio generazionale; governance familiare; solidità dei valori; dialogo familiare.

Qui il riepilogo dei vincitori:

Apertura del capitale: Mazzucchelli 1849 (Menzione speciale: Crippa e CMC)

Donne al comando: Gruppo Mastrotto (Menzione speciale: Techpol e Esseoquattro)

Internazionalizzazione: San Marco Group (Menzione speciale: Lavorazione Sistemi Lasi e Innocenti Depositi)

Giovani imprenditori: Thun S.p.A. S.B. (Menzione speciale: Stamperia Carcano Giuseppe)

Fratelli al comando: Riso Gallo (Menzione speciale: DFV e Fratelli Santini)

Piccole imprese: Bea Technologies (Menzione speciale: S.I.F.E.A. e Pool Pharma)

Innovazione: Lomafin – Sicuritalia Group Holding (Menzione speciale: Telwin e Vimer)

Storia e tradizione: Comerio Ercole (Menzione speciale: S.A.B. Alberghi di Baveno)

Mazzuchelli 1849
Impresa familiare ultracentenaria, Mazzucchelli 1849 è giunta alla sesta generazione

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Pubblicato il 08 Marzo 2023
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