La crisi idrica sul tavolo del governo: “Un piano in 4 punti per affrontare la siccità”
A Palazzo Chigi si istituirà un tavolo permanente sulla siccità con un provvedimento normativo per velocizzare gli interventi e un commissario straordinario per realizzarli. Prevista anche una campagna informativa verso i cittadini
La crisi idrica che sta colpendo il nord Italia fin dallo scorso inverno è arrivata sul tavolo del governo. Mercoledì 1 marzo, infatti, si è tenuto a Palazzo Chigi un tavolo per affrontare il tema della siccità. Nel corso della riunione, presieduta della Premier Giorgia Meloni e alla presenza di un folto gruppo di ministri, si è convenuto di affrontare la questione idrica a fronte della siccità in corso con un piano in quattro punti.
Prima di tutto si istituirà a Palazzo Chigi una cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie. Per dare una rapida attuazione il governo lavora a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni, deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità e per realizzare il tutto verrà individuato un commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia. Infine verrà avviata una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica.
«Sono particolarmente soddisfatto -ha commentato il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana- che si stia pensando a un provvedimento normativo urgente con semplificazioni e deroghe che possano consentire di svolgere celermente le azioni per fronteggiare la siccità e soprattutto che sia stato previsto un coinvolgimento delle Regioni. Dopodomani terremo un Tavolo regionale per individuare le priorità da condividere a questo punto anche con la cabina di regia nazionale. Lo stato delle riserve idriche in Lombardia, secondo Anbi Lombardia, l’associazione che riunisce i dodici consorzi di bonifica e irrigazione della regione, vede un deficit di oltre il 55 per cento rispetto alla media. Coldiretti questa mattina ha lanciato un nuovo grido d’allarme riguardo alle imprese agricole. Occorre agire tempestivamente».
La situazione, infatti, si fa sempre più grave. Settimana dopo settimana le scorte idriche continuano ad assottigliarsi. Nell’ultimo bollettino di Arpa sulla disponibilità di acqua si stima che nel bacino del Toce-Ticino-Verbano il totale è diminuito dell’8,3% rispetto alla settimana precedente e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 di quasi il 60%.
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