Lonate è il comune più grosso al voto nel 2023: nel centrodestra confronto tra i partiti per il candidato

A due mesi dalle elezioni, inizia già a comporsi il quadro della sfida elettorale a Lonate Pozzolo: ai “blocchi di partenza” ci sono già l’uscente Nadia Rosa, il portabandiera del federalismo Modesto Verderio, il gruppo dei “cittadini” con (forse) Tiziano Bonini.

Chi manca all’appello? Il centrodestra ufficiale, quello dei partiti. Con una lista di nomi possibili, ma vincolati ancora alla composizione del quadro provinciale, dove si devono definire gli equilibri e capire le “caselle” nei – tutto sommato pochi – Comuni al voto.

Di nomi su Lonate ne son già stati fatti, dai partiti: la Lega spinge per Elena Carraro, consigliera comunale a Vizzola ma lonatese e attiva nel dibattito lonatese (due anni fa, quando ricevette una lettera anonima, la ricondusse proprio all’impegno a Lonate). Forza Italia ha messo come nome spendibile Gennaro Portogallo, già consigliere comunale negli anni d’oro del forzismo in provincia, il decennio di Piergiulio Gelosa.

Elena Carraro della Lega

Fratelli d’Italia ha il suo nome in Andrea Colombo, lonatese e noto anche per l’impegno nella Pro Loco di Ferno, militante da tempo del partito che su Lonate si sta strutturando bene.
Infine c’è la componente dell’UdC, un partito che non esiste più a livello nazionale ma a Lonate ha ancora una sua rappresentanza: l’Udc ha messo sul tavolo la sua carta, Mario Volontè, referente più o meno da sempre.

Andrea Colombo, FdI

Fin qui i nomi, appunto, più o meno spendibili. La vera partita però si gioca appunto sugli equilibri provinciali, in questo “giro” elettorale 2023 che comprende sette Comuni.
Ora: la principale partita è tra Lega e Fratelli d’Italia, le due principali forze. Alcuni nomi sono già quasi certi, almeno uno per la Lega e uno per Fratelli d’Italia. Ma tra questi non c’è Lonate, che è tra l’altro il Comune più popoloso al voto: i due partiti portano ognuno legittimamente la propria candidatura e a questo punto bisogna capire come si “incastrano” le caselle negli altri Comuni, dalla microscopica Agra al nuovo Comune di Bregano-Bardello-Malgesso, ad Angera che va al voto anticipato.

La Lega non ha una grande forza a Lonate ma ci crede (con Mantovani e Carraro sostenuti dal segretario provinciale Cassani), l’area più moderata è “orfana” del suo nome più spendibile (Mauro Andreoli, indisponibile per impegni lavorativi), Fratelli d’Italia si sta strutturando man mano e potrebbe ambire a prendere anche questo municipio, lo dice ad esempio Giuseppe De Bernardi Martignoni.

Incognita Bonini?

A margine del centrodestra, poi, c’è anche la corsa di Tiziano Bonini, il “Trump di Lonate”: nella sua diretta di lunedì Bonini ha detto che «per ora» si va in solitaria, insomma c’è ancora qualche possibilità di accordo con i partiti.
Bonini è già partito con le dirette per presentare il suo programma, il PLRR, “Piano Lonatese di Ripresa e Resilienza”. Prima uscita: la promessa di assumere «uno stradino» per il decoro del paese.

Bonini crea qualche pensiero nel centrodestra dei partiti, perché potrebbe portar via voti, dice un osservatore esterno del centrodestra, che negli ultimi giorni si è messo a seguirlo. Soprattutto il gruppo dei “cittadini” ha già avviato la sua campagna (come, al capo opposto, anche Nadia Rosa) mentre il centrodestra deve ancora definire. Vero che mancano ancora due mesi.