Musica, ricordi e tanti amici per l’ultimo saluto a Renato Bertossi, anima del jazz varesino
In tanti per l'ultimo saluto a Renato Bertossi che per più di quarant'anni ha organizzato concerti ed eventi dopo aver animato il mondo della cultura varesina con il mitico Splasc(h) di Induno Olona

Erano in tanti oggi pomeriggio per l’ultimo saluto all’anima varesina del jazz. E non poteva che essere la musica dal vivo ad accompagnare la cerimonia laica di addio a Renato Bertossi, scomparso dopo una lunga malattia venerdì scorso. Amici, colleghi, conoscenti hanno riempito la Sala del Commiato del cimitero di Giubiano, tanto che in molti non sono riusciti ad entrare in sala.
Un lungo abbraccio in musica, interrotto dai ricordi delle persone che hanno condiviso con lui un pezzo di vita su o giù dai palchi, e da una parola ripetuta tante e tante volte: grazie.
Impossibile citare tutte le personalità della musica che hanno partecipato alla cerimonia: tantissimi i volti noti che con Renato Bertossi hanno condiviso la passione per il jazz e la musica in generale. Musicisti, discografici, insegnanti di musica, organizzatori di eventi. Tarcisio Olgiati, saxofonista di Gemonio è stato uno dei musicisti che ha omaggiato Renato nel “saluto allegro” che lui aveva espressamente richiesto per la sua cerimonia del commiato. E poi, tanti volti della città di Varese del mondo della musica, della cultura e delle istituzioni, Mauro Aimetti, Riki Cellini, Betty e Chicco Colombo, Flavio Piantoni, Peppo Nasoni e Elio Girompini dei Distretto 51, Emiliano Renzelli, Ivan Carletta, Luca Pitti, Alex Bioli, Giorgio e Ricky Cellini, Antonio Kantele, Marco Mengoni, Mauro Brunini, Dario Paini, Ferruccio Mambrini, Fabrizio Palatini, Giusy Consoli, Marco Conti e Maroni Biroldi, Luca Fraula, Thomas Rosenfeld, Yazan Grezelin e tanti tanti altri.
Renato Bertossi è stato per molti anni attivo nel panorama musicale non solo varesino e in modo particolare nel mondo del jazz, ma tra le sue passioni c’era anche la politica che l’ha portato ad un impegno di molti anni, fino a diventare il sindaco di Cuasso al Monte nel 1975. Un punto di riferimento per molti, musicisti e non solo, sempre presente quando si parlava di band, concerti, eventi, dischi e serate.
La sua passione per la musica, la sua caparbietà e la sua passione nel portare avanti i progetti nonostante le difficoltà, lo hanno sempre distinto. Un vero appassionato, scopritore di nuovi talenti e attento alle nuove uscite discografiche di artisti e musicisti di fama.
A metà degli anni Ottanta ha fondato con Beppe Spagnoli e Luigi Naro l’etichetta musicale Splasc(h) Records, insieme al mitico locale Splasc(h) Jazz Club di Induno Olona, rimasto nella memoria di molti. Negli anni non si è mai fermato, ha lavorato con i più grandi nomi del jazz, portando anche a Varese formazioni e musicisti di livello internazionale.
Nell’ultimo periodo ha organizzato tanti concerti in provincia con l’associazione 67JazzClub di cui era presidente: proprio domenica 26 marzo verrà inaugurata la sua nuova sede, in Via San Francesco d’ Assisi 28. La cerimonia vedrà una jazz session con il gruppo composto da Enrico Salvato, Mauro Brunini, Giordano Rizzato e Marco Brambilla che ha suonato anche durante la cerimonia.
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