Nicolò Maja, sopravvissuto alla strage di Samarate, vuole vedere una partita del Palermo. E la Sicilia risponde
Il 24enne si sta ancora rimettendo dalle gravissime lesioni subite dal padre nel maggio 2022, ma ha già ricevuto un invito per il match contro il Como al Senigaglia, nella città lombarda. In attesa di un viaggio in Sicilia, per cui altri si stanno mobilitando
Nicolò Maja sogna di vedere una partita del Palermo Calcio e ora calciatori e supporter della squadra rosanero sono pronti a mobilitarsi per lui, quando sarà in grado di raggiungere la Sicilia per un match in casa.
Negli ultimi tempi Nicolò ha dovuto affrontare la difficile prova delle prime udienze del processo al padre (reoconfesso della strage in cui sono morte la madre Stefania e la sorella, Giulia), ma ha anche raccontato un po’ della sua vita, di quella difficile lotta per rimettersi dalle gravi conseguenze dell’aggressione che anche lui ha subìto dal padre. E in occasione di un’intervista al Tg1 non solo ha ribadito la sua fede calcistica – già emersa – ma di sognare oggi di poter assistere a una partita del Palermo.
Il nonno di Nicolò – che insieme alla nonna lo ospita in casa e lo segue – aveva anche rivolto un appello ai calciatori del Palermo, durante la trasmissione “La vita in diretta” e aveva chiesto ai giocatori di mandare un audio da far ascoltare al nipote in ospedale.
Andrea Accardi, Edoardo Soleri e Michele Somma avevano effettivamente mandato un messaggio e ora anche il club ha invitato il 24enne samaratese ad assistere ad una partita: appuntamento al Sinigaglia per Como-Palermo, che si terrà il primo maggio alle 12,30.
Certo Nicolò potrà anche essere ospite di una partita in casa, a Palermo, tra i tifosi rosanero. E da questo punto di vista sono già arrivate anche altre disponibilità ad aiutarlo: «Nicolò vuole venire a vedere la partita del Palermo? Pago tutto io, per lui e un accompagnatore», ha detto l’italoamericano Tony Di Piazza, ex vicepresidente della squadra, che ha contattato la redazione di Gazzetta di Sicilia.
Gli inviti da Palermo sono solo l’ultimo capitolo di tanta solidarietà che il giovane Nicolò ha ricevuto nel suo territorio, in provincia di Varese, ma anche da altre parti d’Italia: la sua condizione di unico sopravvissuto, il difficile recupero dalle lesioni, la grande forza d’animo nell’affrontare l’elaborazione di una cosaì grande tragedia hanno commosso tanti e suscitato – appunto – anche iniziative di solidarietà e vicinanza.
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