Parte il percorso del nuovo Pgt: il comune di Varese chiama a raccolta Politecnico e cittadini
Un PGT "fatto in casa" ma sostenuto dalla consulenza del dipartimento architettura e studi urbani del Politecnico di Milano e aperto alla città, che viene sollecitata a dare più "input" possibili all'amministrazione: è questo lo stile del percorso del nuovo PGT
Un PGT “fatto in casa” con la collaborazione di tutti gli uffici comunali, ma sostenuto dalla prestigiosa consulenza del DASTU – dipartimento architettura e studi urbani del Politecnico di Milano e aperto alla città, che viene sollecitata a dare più “input” possibili all’amministrazione per raccontare come vorrebbero la loro città nei prossimi dieci anni: questo è lo stile che l’amministrazione Galimberti vuole imprimere al percorso di realizzazione del nuovo piano di governo del territorio di Varese.
«La notizia che vogliamo darvi oggi non è tanto l’avvio del percorso per il nuovo PGT, di cui siete già consapevoli – ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti – ma, innanzitutto, che il PGT sarà portato avanti dagli uffici del Comune e che lo farà in collaborazione con il Politecnico di Milano: in collaborazione cioè con una delle piu importanti università d’Italia e del Mondo per aiutarci nella costruzione del nostro nuovo strumento urbanistico».
«La revisione del PGT da parte del Comune di Varese è quanto mai attuale e tempestiva – ha aggiunto Domenico Marasciulo, presidente della commissione urbanistica – perché oggi sono in atto diversi cambiamenti sia sociali che economici. Poi c’è il tema della tutela ambientale che questa revisione si pone di mettere al centro, questo vuol dire pensare al futuro concreto della nostra città e alle nuove generazioni che la vivranno».
«Veniamo da una fase delicatissima per il paese e anche per la nostra città, penso in particolare alla fase post pandemica e al Piano Nazionale di ripresa e resilienza che costruirà una vera e propria nuova città di Varese in questi in questi prossimi mesi – ha spiegato Andrea Civati, assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Varese, parlando del percorso per arrivare al nuovo PGT – Noi abbiamo bisogno di rilanciare ulteriormente questa sfida e pensare non solo a questi mesi, ma ai prossimi 10 anni. Lo dovremo fare con il contributo di tutti, ma in una maniera diversa dal passato: sarà un percorso fortemente innovativo, e sarà un percorso semplice, che cercherà di coinvolgere tutti coloro che vogliono vogliano farlo – dal singolo cittadino al professionista – con delle modalità e dei modi di fruibilità molto accessibili a tutti, cercando di raccogliere allo stesso tempo le sfide della contemporaneità».
I “MERCOLEDì DEL PGT” PER DIALOGARE CON PROFESSIONISTI E CITTADINI
«Partiremo ovviamente dalla condivisione, dal coinvolgimento dei nostri cittadini: con una prima fase di conoscenza e di recepimento delle delle loro osservazioni delle loro idee delle aspettative – ha continuato Civati – I cittadini hanno già la possibilità di fare osservazioni scritte, fino al 30 aprile, ma per agevolare chi non ha dimestichezza con queste cose abbiamo pensato di aprire ai “Mercoledì del PGT”: l’ufficio della direzione urbanista a palazzo Estense sarà aperto ogni mercoledì fino al 30 aprile dalle 8:30 fino alle 12:30 per tutti i cittadini, dai professionisti ai semplici cittadini interessati a darci uno spunto su come dovrà essere il loro quartiere, oppure che vogliono saperne di più di cos’è e cosa possono fare per il PGT. Potranno venire senza appuntamento e chiederci di condividere le loro idee»
Quello degli incontri ogni mercoledì fino alla scadenza del 30 aprile prossimo è solo una delle iniziative che si vogliono mettere in campo per rendere il più partecipato possibile il piano di governo del territorio, definito come “Atto costituivo del territorio” da Laura Pogliani, uno dei docenti del Politecnico intervenuti alla presentazione. Tra le altre iniziative, c’è anche l’ipotesi di fare alcuni incontri direttamente nei quartieri, anche per far comprendere come possono interagire i cittadini nel percorso per pubblicare questo strumento.
IL POLITECNICO DI MILANO AL FIANCO DEGLI UFFICI COMUNALI
Un PGT dunque non affidato all’esterno, ma che impegnerà molte persone all’interno della struttura comunale, sostenute però dalla ricerca universitaria: «La mia posizione, oltre a quella di colui che firmerà il documento che verrà presentato al consiglio Comunale, è quella di vertice di un gruppo di lavoro formato da una ventina di persone rappresentanti dei vari uffici comunali che vuole crescere con la redazione di questo strumento, grazie anche alla relazione col Politecnico, che porterà valore a tutti, dando alla città visione concreta del futuro» ha commentato il dirigente Gianluca Gardelli.
«Quello che a noi interessa provare a sperimentare, all’interno dell’attività che svolgeremo di coordinamento scientifico del progetto di piano, è di capire quali sono oggi le esigenze principali per la città a partire dalla limitazione del consumo di suolo, e poi concentrarci sulla rigenerazione, in un contesto di rigenerazione ecologica e sociale – ha sottolineato per parte sua Andrea Arcidiacono, a capo insieme a Laura Pogliani del team che si occuperà di sostenere gli uffici comunali in questo lavoro – Questo vuol dire lavorare sul tema delle acque e sul tema della biodiversità urbana che, anche se Varese è una città molto ricca di verde, è una delle questioni oggi sfidanti del progetto urbanistico contemporaneo. Abbiamo intenzione inoltre di lavorare sulla mobilità sostenibile, anche solo per poter camminare in modo protetto, sicuro, dentro una qualità urbana che non è sempre data: anche nella città di Varese molte strade non sono adatte per essere percorse a piedi in modo sicuro e confortevole, così come la ciclabilità che, in una città con una morfologia particolare è comunque un tema da affrontare, non solo in ambito sportivo ma anche in ambito di vita di tutti i giorni. Svolgeremo un’attività continuativa di coordinamento scientifico del lavoro che viene poi riportato all’interno degli uffici tecnici, con i quali per noi è molto importante lavorare, supportandoli con dei lavori specifici sugli aspetti ambientali ecologici».
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