Si è aperta a Milano la Future of Work Week. Cos’hanno detto gli esperti

Il futuro del lavoro è digitale, sicuro, ibrido, sostenibile, collaborativo. Il modello tradizionale del lavoro basato sul luogo, sul tempo e sull’azione ora si è trasformato, dando vita a nuovi modelli. Oggi la dimensione ibrida è la regola. La tecnologia, le persone sempre al centro e gli spazi sono i temi centrali della Future of Work Week in corso a Milano da oggi

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Si è aperta oggi a Milano la prima edizione della Future of Work Week, la settimana di appuntamenti organizzata, che si pone l’obiettivo di riflettere sugli scenari del lavoro del futuro. Di seguito una carrellato degli spunti offerti dai relatori odierni in ordine di apparizione.

Michele Dalmazzoni, direttore divisione collaboration Sud Europe di Cisco: “La tecnologia è abilitante per diventare aziende in grado di vincere le sfide di questa nuova era, per trasformare gli uffici in centri di collaborazione e creare parità di esperienza per chi partecipa alla riunioni da remoto”.

Layla Pavone, coordinatrice del Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione del Comune di Milano, ha parlato di due iniziative innovative: “Il progetto del gemello digitale di Milano, la rappresentazione di tutti i dati e servizi in tempo reale della città, permette di migliorarne l’efficacia ed efficienza e anche di crearne di nuovi. Sposta la gestione delle città verso il “data driven decision making”. Il Cyber Secure City è un portale gratuito e aperto a tutti per diffondere formazione e consapevolezza sui temi della sicurezza informativa in modo semplice e intuitivo”.

Mariano Corso, responsabile Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano: “In un periodo di instabilità come quello che stiamo vivendo, questa instabilità si ripercuote sul mondo del lavoro. Si moltiplicano i segnali di cambiamento e transizione, come il movimento YOLO, il canale Antiwork di Reddit e il movimento “Lying flat” in Cina. La Great Resignation e il Quiet Quitting sono fenomeni globali. Un futuro del lavoro sostenibile rappresenta una sfida per le persone e per le organizzazioni, con richieste di personalizzazione ed estrema flessibilità. Il digitale sicuramente è una leva possibile. Lo smart working diventa uno strumento di resilienza e di soluzione per le nuove aspettative delle persone, che spingono ad allontanarsi dai modelli organizzativi tradizionali, verso nuovi modelli del lavoro e ricerca di nuovi equilibri tra vita privata e lavorativa”.

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia: “Percorsi innovativi nei processi di lavoro sono alla base del successo delle aziende. Sono tre i fattori di distinzione per le aziende che oggi attraggono maggiormente le nuove generazioni: flessibilità di orario e di luoghi; spazi di lavoro anche adibiti a networking; impegno sulla sostenibilità sociale e ambientale”.

Barbara Cominelli, amministratore delegato di JLL Italia: “Lo spazio deve attrarre le persone. La collaborazione si traduce in un design completamento rinnovato rispetto al passato, oggi per il 70% ci sono spazi comuni e per il 30% spazi individuali non assegnati. L’aspetto green è poi fondamentale”.

Pierluigi Dialuce, senior director – group head of people tech & change management di Intesa Sanpaolo: “Il nostro modello è essenzialmente ibrido, la flessibilità è alla base. Abbiamo investito anche in formazione sulla gestione dei dati e sulla sicurezza. Il tema della cybersecurity per noi è fondamentale”.

Angelo Fienga, direttore Soluzioni Sostenibili EMEA di Cisco: “L’IT ha un ruolo enorme nel portare benefici ambientali. Lo smart grid e il futuro del lavoro sono tutte iniziative che hanno un grande impatto. Il miglioramento dell’efficienza energetica diretta dei processi IT può portare ad una riduzione delle emissioni globali di CO2 del 2-3%; ma l’impatto indiretto e abilitatore della tecnologia su tutti gli altri settori e processi di lavoro rappresenta un’opportunità di ridurle pari al 15-20%”.

Gli incontri continueranno fino a venerdì 24 marzo, offrendo stimoli e occasioni di dialogo con personalità rivelanti del settore privato e pubblico.

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Pubblicato il 21 Marzo 2023
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