Al Baff si parla ai giovani di molestie alle donne sui luoghi di lavoro con Confcommercio

Un teatro Sociale pieno di studenti ha partecipato alla mattinata dedicata alle molestie sui luoghi di lavoro organizzata da Confcommercio Terziario Donna

busto arsizio film festival baff 2023

Le molestie sul luogo di lavoro nei confronti delle donne sono un fenomeno molto, troppo diffuso. Per questo Terziario Donna di Confcommercio Varese negli scorsi mesi ha avviato una campagna informativa, rivolta principalmente ai giovani delle scuole superiori, partendo da un cortometraggio realizzato con la collaborazione dell’Istituto Cinematogafico Michelangelo Antonioni.

Questa mattina, lunedì, il cortometraggio è stato trasmesso al teatro Sociale davanti a centinaia di ragazzi delle scuole superiori nell’ambito degli appuntamenti legati al Busto Arsizio Film Festival che si sta svolgendo in città. Introdotti dalla scrittrice Laura Campiglio, sul palco si sono susseguiti numerosi interventi che hanno fatto il punto su un tema che solo nel triennio 2016-2019 ha riguardato 1,4 milioni di donne – come ha ricordato Carla Mammone di Aifos (Associazione italiana formatori e operatori della sicurezza sul lavoro, costola di Confcommercio) che poi ha letto la storia di Sofia, donna e imprenditrice vittima di molestie.

Cristina Riganti, responsabile del Terziario Donna di Confcommercio, è stata la promotrice di questa campagna: «Per noi è stato molto importante poter incontrare migliaia di studenti e poter parlare di questo tema. Abbiamo deciso di concentrarci sulle nuove generazioni proprio per sensibilizzare chi sta per entrare nel mercato del lavoro a non accettare determinati schemi che relegano la lavoratrice donna su un gradino inferiore e a non perpetuarli».

A seguire è intervenuto Alessandro Munari, fondatore del festival e avvocato che si è occupato del tema in passato, il quale ha spiegato l’importanza della vetrina offerta a questa iniziativa proprio dal festival e dalla scuola di cinema che ha fornito sceneggiatura, regia (l’ex-allieva Viola Folador), attori.

La mattinata è proseguita con le parole della giudice Nicoletta Guerrero, per tanti anni giudicante al Tribunale di Busto Arsizio e oggi a capo della sezione penale del Tribunale di Genova, che ha raccontato i sottilissimi confini della legislazione italiana in tema di violenza sessuale: «Generalmente consideriamo violenza sessuale il toccamento di zone erogene del corpo femminile quali il sedere o il seno. Quelle che si vedono nel cortometraggio sono comportamenti spiacevoli, troppo frequenti ma che non si configurano come violenza. Questo non significa che per chi le subisce siano meno gravi».

Importanti anche le parole della psicoterapeuta Alessandra Gabrielli che ha parlato del meccanismo di identificazione con l’aggressore che spesso porta alla sottomissione della donna oppure ad imitarne pensiero e modi.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2023
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