“I proventi delle multe dell’autovelox di Buguggiate saranno investiti in opere pubbliche”

Il numero delle multe in questi ultimi giorni è diminuto, conferma il sindaco Matteo Sambo, ma nel frattempo le migliaia di contravvenzioni hanno portato nelle casse di Provincia e Comune una cifra piuttosto alta

Autovelox buguggiate

L’autovelox di Buguggiate comincia a “mietere meno vittime”, a confermarlo è il sindaco Matteo Sambo. Dopo la prima ondata di notifiche di avvenute violazioni del limite di velocità, ora il numero di multe sta diminuendo.

Il tam tam tra gli automobilisti e la raffica di contravvenzioni recapitate in queste settimane ha fatto sì che il limite su quel tratto di provinciale sia rispettato con maggiore attenzione.

Resta l’anomalia di chi si trova a pagare anche 42 multe magari avendo superato il limite di velocità di un solo chilometro: «Purtroppo come abbiamo spiegato, il problema riguarda il fatto che prima avevamo un solo vigile a verificare le violazioni, e i controlli, visto l’alto numero di auto che passano sulla Sp1, erano lenti – spiega il sindaco Matteo Sambo – . Ora che abbiamo l’aiuto della polizia locale di Varese, con cui siamo associati, le procedure si sono velocizzate». Ed è questo che ha portato a recapitare migliaia di multe in pochi giorni. 

Uno choc per molti automobilisti che si sono visti arrivare a casa tre, quattro, cinque anche dieci multe a distanza di poco tempo l’una dall’altra: «Non dovrebbe accadere più, un po’ perché il numero delle violazioni è sceso, un po’ perché ormai il flusso delle contravvenzioni si sta smaltendo».

Ora però la domanda è un’altra: visto che la sanzione è di 42 euro (quando non si superano i 10Km/h), quanto hanno incassato in questi mesi, da dicembre 2022 ad oggi, la Provincia di Varese e il Comune di Buguggiate?

La risposta è: tanto, molto più degli anni passati. Recentemente è stato pubblicato in albo pretorio la delibera in cui si stabilisce la quota che l’amministrazione devolverà alla Provincia, relativa ai proventi derivanti dalle multe: nell’anno 2017 sono €.28.063,56; nel 2018 €.15.119,00; nel 2019 €.12.367,81; nell’anno 2020 €.32.587,66; infine nell’anno 2021 €.27.443,00. Si tratta del “50% del totale dei proventi delle sanzioni derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità comminate dai propri organi di polizia stradale sulle strade non di proprietà dell’ente locale, al netto delle spese di gestione delle apparecchiature e per i procedimenti amministrativi”.

Poi a luglio del 2022 è arrivata la decisione di abbassare il limite di velocità da 90 chilometri a 70: «Vale la pena ricordare che non si è trattato di una scelta immotivata – spiega ancora il sindaco – I cittadini che vivono a fianco della Sp1 da sempre lamentano di dover convivere con il rumore delle auto che sfrecciano ad ogni ora del giorno e della notte. Dopo un periodo di misurazioni, con la Provincia abbiamo deciso di provare ad adottare questa soluzione; è stato anche posizionato l’asfalto fonoassorbente ma ha risolto solo in parte il problema, soprattutto nella zona più a Sud».

Resta il fatto che le casse del Comune, in quattro mesi, hanno visto entrare denaro per una cifra equivalente, e anche maggiore, a quella preventivata per tutto l’anno, che era di circa 250 mila euro: «È vero – conferma Sambo – ma anche in questo caso dobbiamo fare un po’ di chiarezza: quel denaro verrà impiegato in opere pubbliche, quindi servirà a migliorare il paese. Capisco che non sia di consolazione, ma d’altro canto le violazioni del codice della strada ci sono state, che altro potevamo fare?».

Che il provvedimento sia servito a ridurre davvero il rumore non è sicuro: alcuni cittadini dichiarano che la situazione non è cambiata affatto rispetto al periodo in cui si poteva viaggiare anche a 90 Km/h. Un sacrificio inutile, quindi? Forse andranno prese in considerazione altre soluzioni, tra cui quella delle barriere fonoassorbenti: «La riduzione di velocità e l’asfalto hanno portato il rumore sotto il limite massimo, aspettiamo che la Provincia faccia le verifiche ma sono abbastanza convinto sia così – conclude il sindaco –  La riduzione della velocità poi era necessaria  anche per sicurezza e coerenza con gli altri tratti di strada: avere un breve tratto a 90 Km/h non aveva molto senso». Difficile quindi che si torni alle origini. Gli automobilisti sono avvertiti.

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Pubblicato il 07 Aprile 2023
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da fratetoc

    Perchè spendere per le barriere foniche quando abbassando il limite si può invece incassare ??? Et voilà, la spremitura è compiuta !

    ” …d’altro canto le violazioni del codice della strada ci sono state, che altro potevamo fare?»: avete proprio la faccia come il…

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    Quando paghiamo una multa per una violazione del Codice della Strada, i soldi versati dovrebbero essere impiegati con una finalità precisa. Come indica l’Articolo 208 dello stesso Codice, la somma incassata dallo Stato o dall’ente locale – in base a chi accerta la contravvenzione – dovrebbe essere infatti destinata all’attuazione del Piano Nazionale della sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade e alla loro messa in sicurezza.
    Certamente NON in opere pubbliche alcune delle quali dalla dubbia utilità.

    https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-vi-degli-illeciti-previsti-dal-presente-codice-e-delle-relative-sanzioni/art-208-proventi-delle-sanzioni-amministrative-pecuniarie.html

    Senza alcuna polemica o atto accusatorio qualcuno della amministrazione comunale dovrebbe spiegare se esistono deroghe per la destinazione d’uso dei proventi delle multe, perchè da CdS sembra che non siano previste spese di questo tipo.

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