L’ex ministro Roberto Cingolani guiderà Leonardo, il colosso di aerospazio e difesa caro al Varesotto

I ministeri delle Finanze e Difesa hanno indicato Stefano Pontecorvo come presidente e Roberto Cingolani come amministratore delegato in vista dell'assemblea degli azionisti convocata per il 9 maggio

Economia generiche

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha depositato la lista per il rinnovo degli organi sociali di Leonardo Spa, una delle principali aziende italiane nel settore della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza che in provincia di Varese tra tra Cascina Costa, Sesto Calende, Venegono Superiore e Vergiate ha importantissimi stabilimenti produttivi. La proposta del MEF interviene in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 9 maggio.

Il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, titolare del 30,2% del capitale di Leonardo Spa, ha proposto, di concerto con il Ministero della Difesa (Mimit), la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: Stefano Pontecorvo come presidente e Roberto Cingolani come amministratore delegato.

Stefano Pontecorvo, diplomatico italiano con una lunga carriera alle spalle, è stato proposto come presidente del Consiglio di Amministrazione di Leonardo Spa. La sua esperienza nel settore della difesa e delle relazioni internazionali potrebbe contribuire a rafforzare la posizione dell’azienda nel mercato globale e guidare la strategia di crescita futura.

Roberto Cingolani ha invece un background da scienziato: fisico, già direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, ha già ricoperto un ruolo in Leonardo. Nel 2019 era stato chiamato dall’amministratore delegato Alessandro Profumo ed era entrato a far parte della squadra di Leonardo spa con il ruolo di Chief technology & innovation officer. Suo in quel frangente il compito di indirizzare e gestire l’evoluzione delle tecnologie innovative di Gruppo.

Cingolani nel 2021 diventò ministro della Transizione ecologica del governo Draghi. Un ruolo che lo porta a gestire una delle partite più complesse di questi anni: la crisi energetica scoppiata dopo la guerra con l’Ucraina. Dopo le elezioni del 2022, vinte dalla premier Giorgia Meloni, Cingolani rimase come consulente per l’energia di Palazzo Chigi assistendo per qualche mese il suo successore Gilberto Pichetto, in particolare sul dossier del price cap sul gas.

In Leonardo è chiamato a sostituire l’Ad Alessandro Profumo in un momento cruciale per il gruppo che ha necessità di continua innovazione e comprensione strategica del quadro politico internazionale.

Ricerca e infrastrutture sono le colonne dell’industria 4.0 

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Aprile 2023
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