L’ex sindaco di Caronno Varesino: “Ecco come hanno fatto cadere la mia giunta”

In una lunga lettera, destinata ai suoi concittadini, Raffaella Galli racconta passo dopo passo i fatti accaduti i giorni precedenti le sue dimissioni

Raffaella Galli

Una lunga, lunghissima lettera per spiegare gli ultimi giorni della sua giunta e raccontare, dalla sua prospettiva, come sono andate le cose. Raffaella Galli, ex sindaca di Caronno Varesino, costretta a dimettersi dopo che gli assessori della sua maggioranza e i consiglieri di minoranza si sono alleati per far cadere la giunta, parla a distanza di quasi un mese. Un periodo che ha usato per riflettere su quanto è accaduto, togliersi qualche “soddisfazione” e raccontare con amarezza le sue ultime ore da prima cittadina.

Ecco la sua lettera

“Vorrei ripercorrere e condividere con tutti i cittadini, a distanza di quasi un mese e con molta amarezza, gli ultimi giorni del mio mandato da Sindaco di Caronno Varesino.
Ho letto in questi giorni continue dichiarazioni su come sono andati i fatti, su chi e cosa si sarebbe dovuto fare o non fare e termini come Amministrazione sottotono. La formazione di nuove liste, nuovi gruppi che si stanno preparando per le prossime elezioni politiche nel 2024.
Ma mai, dico mai ho sentito parlare di cittadini, di Paese, di territorio, del nostro Comune lasciato a sé stesso, per più di un anno.
Io mai avrei pensato di lasciare i miei cittadini in questa situazione. Le persone che ci aveva votato e delegato ad amministrare per loro il territorio, meritavano rispetto per la scelta fatta.

Dal primo giorno della mia elezione, ho sempre lavorato per il nostro Paese e per i nostri cittadini, cercando di fare il meglio per tutti, per quanto mi è stato possibile o mi è stato lasciato fare. Il Sindaco è sempre responsabile in prima persone di ogni scelta, anche se a volte non popolare o a volte non fatta in prima persona dallo stesso, ma dettata dalla maggioranza. Ho sentito parlare di decisioni prese da solo due persone, ricordo però che ad ogni consigliere avevo attribuito fin dal primo giorno delle deleghe specifiche, che avrebbero potuto far fruttare o meno in base al loro tempo a disposizione da dedicare al nostro Paese”.

Il caso De Micheli

“Ricordo anche che non vi è delibera di Giunta o Consiglio che riporta dei voti contrari da parte dei membri della maggioranza, se non fossero stati d’accordo sulle decisioni prese potevano tranquillamente far valere il loro voto.
Ci tengo a chiarire quanto accaduto dal momento dell’uscita dalla Lega del signor De Micheli.
In una telefonata del 22 Febbraio mi è stato chiesto, da parte del Commissario di Sezione Melania Pedron, su ordine dal Segretario Provinciale Andrea Cassani, di far togliere le deleghe da Assessore a  De Micheli e se non se le fosse tolte,  di toglierle io stessa. L’assessore aveva lasciato il nostro partito e doveva lasciare anche l’assessorato. E così è stato fatto. Sono stata anche molto chiara con il Commissario che una volta ottemperato a quanto richiesto non volevo essere in alcun modo responsabile per qualsiasi comunicato che  De Micheli avrebbe potuto fare alla stampa. E di questo il Commissario mi ha tranquillizzata, confermandomi che io avrei adempiuto al mio compito.

Ci tengo a specificarlo più volte, ho fatto tutto quello che il partito mi ha chiesto, non ho mai cambiato le mie idee politiche, tanto è vero che il giorno in cui i consiglieri si sono dimessi, io ero a colloquio con il nostro Segretario Provinciale. Ma ormai era troppo tardi per ricucire il disaccordo che si era formato all’interno del gruppo, forse a seguito di molti malintesi, o forse, penso io, da un filo conduttore che già voleva arrivare a far finire l’Amministrazione.

Nei giorni successivi il 23 Febbraio è stato portato a termine quanto sopra deciso. Voglio però ricordare alla cittadinanza questa data il 24 Febbraio, ultimo giorno in cui i Consiglieri potevano ancora dimettersi, e saremmo potuti andare in elezioni nella prima seduta utile cioè questa primavera 2023, senza far commissariare il nostro Comune per più di un anno.
Una volta tolte le deleghe a De Micheli, andava ora fatto il nuovo assessore per poter dar continuità al nostro Comune e far funzionare la Giunta.
Ad una settimana della fine del mio mandato, ormai siamo a metà Marzo, ci siamo trovati in sezione Lega con il nostro Commissario Pedron. In quella serata si è discusso con i Consiglieri ancora non occupati da assessorati;  premetto che c’era chi mi aveva detto di non aver tempo da dedicare per una carica così impegnativa: Gianluca Perego, Alessandro Mozzato, Gianfranco Pocchetto, quindi rimaneva solo un nome disponibile: Vittorio Ballerio; purtroppo si trattava di una persona per nulla collaborativa, che voleva solo dettar legge, e quindi chiesi al Commissario di farmi avere, per poter decidere, una rosa di nomi di candidati e successivamente fare il nuovo Assessore esterno che avrebbe sicuramente potuto stemperare quel malumore che ormai si era creato nel gruppo. E lei stessa acconsentì.

I nomi a distanza di una settimana non mi sono mai arrivati, se non sempre quello dello stesso Consigliere. Al lunedì successivo ho voluto una riunione con la mia Giunta in cui ho di nuovo informato della mia volontà di avere un Assessore esterno, i miei Assessori ben sapevano le motivazioni per cui trovavo il Consigliere Ballerio, da loro scelto, completamente inadeguato per il ruolo che doveva ricoprire, magari bravo nel suo lavoro, ma inadeguato nella mia Giunta.
A distanza di una settimana, senza altri nomi, ho fatto quello che ogni Sindaco avrebbe fatto per il suo Paese, ho nominato Assessore una persona di mia completa fiducia che ci avrebbe potuto aiutare in modo egregio a terminare nel migliore dei modi il mandato elettivo.
Non si poteva aspettare oltre, il Comune, gli uffici erano in sofferenza, in carenza di una Giunta che deliberava, vi erano problemi gravi nel settore del sociale, assunzioni da fare, bilanci da finire, progetti di PNRR nuovi o da far partire, insomma tutto abbandonato. come lasciato ora dagli ex-consiglieri dimissionari”.

La caduta della giunta

“Io in quel momento ho pensato solo ai miei cittadini, al mio Paese, al mio territorio, alla nostra gente. Non punto il dito verso nessuno, non sono un giudice. Ma come si fa ad aver pensato di far Commissariare il Comune per più di un anno. Giudicheranno i cittadini. Da lì in avanti sapete tutti come sono andate le cose. Gli ex-consiglieri si sono rivolti all’opposizione per far cadere l’Amministrazione e far Commissariare il nostro Comune.
Penso che dopo 14 anni da Amministratore 10 da Assessore e 4 da Sindaco fossi in grado di decidere cosa fosse meglio per il Paese, chi fosse in grado di far parte della mia Giunta e poter essere libera di sceglier un Assessore di mia fiducia in linea con i nostri ideali, come avrebbe fatto ogni Sindaco d’Italia.

Chiariamo anche il fatto che mi si accusa di aver voluto tenere per me le deleghe del sociale e scuola, secondo gli ex-consiglieri per condividerle con l’ex-Assessore De Micheli, ormai fuori dal partito.
Per chi non lo sapesse mi sono avvicinata al sociale in questi 4 anni da quando è scoppiato il Covid, e voi cittadini penso che vi ricordiate chi vi è stato vicino in quei mesi terribili.
Il sociale è un settore molto delicato da seguire e volevo continuare a farlo, la vicinanza in quei giorni del De Micheli, voleva essere una sorta di consegna del testimone, in quanto per lui era un settore seguito nel migliore dei modi da ben 24 anni. Con varie allusioni non mi si voleva far continuare questo lavoro.

Ricordo anche che se pur non Assessore De Micheli rimaneva un Consigliere di maggioranza e né la Sezione Lega, né il capogruppo Ballerio, hanno mai protocollato in modo formale, per iscritto, la richiesta di farlo uscire dal gruppo di maggioranza.
Il gruppo di ex-consiglieri continua a giustificare le proprie scelte mettendo sempre al primo posto il partito politico, che sia ben chiaro io non rinnego e ringrazierò sempre per quanto ho avuto.
Il mio errore, forse per come la vedono alcuni, aver messo al primo posto i miei cittadini, la nostra gente, e mi spiace di non essere riuscita a far valere le mie ragioni all’interno del gruppo che ormai si era fatto delle idee, dei loro film e svariate supposizioni negative sul mio comportamento, come ora io me ne faccio tante su di loro, sul loro comportamento, su come hanno voluto far finire l’Amministrazione, e le miei convinzioni sul loro conto le vedremo il prossimo anno nel formarsi delle nuove liste elettorali.
Tutto questo purtroppo è la realtà quanto accaduto. Ora ognuno potrà dire la sua, ma questo è quanto. Voglio ringraziare tutti quelli, famigliari, amici e cittadini, che mi sono stati vicini in questi giorni, con parole, fatti e abbracci.
Una mia convinzione sempre prima i cittadini, il nostro comune, il nostro territorio.
Raffaella”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2023
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