Pallacanestro Varese, pubblicate le motivazioni della sentenza. Ora scatta il ricorso

I 16 punti di penalizzazione calcolati per avere la certezza che la Openjobmetis non possa disputare i playoff. Tutta la cronologia della vicenda. Il ruolo di Conti e Pellegatta

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La Federbasket ha pubblicato sul proprio sito ufficiale (QUI) le motivazioni che hanno portato alla sentenza dei 16 punti di penalizzazione in classifica per la Openjobmetis e dei tre anni di deferimento per il presidente Marco Vittorelli. Nel documento emesso dal Tribunale Federale (presidente l’avvocato Federico Romagnoli di Roma) sono riportate tutte le tappe che fanno riferimento al rapporto tra la Pallacanestro Varese e Milenko Tepic (foto in alto), il contenzioso che a lungo termine ha causato il provvedimento. Arrivato perché in fase di iscrizione al campionato in corso (riassumiamo) la società aveva dichiarato di non avere pendenze in corso con tesserati.

La comunicazione delle motivazioni permette ora al team legale ingaggiato dalla Pallacanestro Varese di preparare e depositare il ricorso per il quale c’è tempo sino alle ore 14 di domani, martedì 18. Scontato il fatto che il club biancorosso ricorrerà alla Corte d’Appello Federale.

PENA AFFLITTIVA – Intanto vale la pena andare a leggere le motivazioni che hanno portato a una penalizzazione così elevata. Il Tribunale ha ritenuto “congrua e condivisibile” la sanzione per il presidente Vittorelli, che è quella minima prevista per la violazione contestata (tre anni).

La sanzione di sedici punti invece, richiesti in seconda battuta (la prima istanza era la retrocessione diretta, come ha spiegato l’avvocato Storelli in QUESTA INTERVISTA rilasciata al nostro giornale) è stata calcolata così «da scontarsi nella stagione sportiva in corso, che, tenuto conto della posizione in classifica della squadra, rappresenta la sanzione minima che possa con certezza determinare l’esclusione della squadra dalla disputa dei play off». Ciò perché per la giustizia sportiva la sanzione deve avere “principio di afflittività” e quindi fare i modo che non possa essere raggiunto un determinato obiettivo.

LA CRONOLOGIA DEI FATTI – Il comunicato della FIP elenca tutte le date e i fatti relativi alla vertenza tra il club e Tepic e le implicazioni in sede federale e internazionale. Ecco la cronologia.

4 novembre 19 – Risoluzione del contratto tra la Pallacanestro Varese e Milenko Tepic
23 luglio 21 – Accordo Club-Tepic per definire il pagamento del debito (70mila euro) tra il 30/7/21 e il 31/1/22
31 luglio 21 – Pagamento della prima rata (10mila euro) – Sarà l’unica
15 ottobre 21 – Sollecito del procuratore alla società per il pagamento delle rate
27 ott / 4 nov / 6 dic – Tentativi del procuratore di Tepic di contattare la società, senza risposta
4 marzo 22 – Diffida di Tepic alla Pallacanestro Varese con richiesta di saldo entro il 22 marzo per non ricorrere al BAT
14 marzo 22 – Inizio del procedimento arbitrale di Tepic contro Pallacanestro Varese
5 aprile 22 – Il BAT informa le parti della nomina dell’arbitro. Varese non dà riscontro
6 maggio 22 – Chiesta una proroga dal club per la costituzione in giudizio
30 maggio 22 – Dichiarazione firmata da Vittorelli di adempimento di tutte le obbligazioni nei confronti dei tesserati, necessaria per l’iscrizione al campionato
23 giugno 22 – Concessa una proroga al club fino al 29 giugno (cui Varese non ha rispettato e non ha dato risposta alla richiesta di adesione all’arbitrato)
25 ottobre 22 – Condanna per la Pallacanestro Varese (91.650 euro)
23 novembre 22 – Trasmissione della FIBA per bloccare il mercato della Pallacanestro Varese. La società ottempera al pagamento dovuto a Tepic.

LA DIFESA DELLA PALLACANESTRO VARESE (in primo grado)

– L’atto del 23 luglio 2021 sarebbe stata un’iniziativa unilaterale dell’ex dg Andrea Conti non autorizzata e non a conoscenza della società.
– Il pagamento della prima rata sarebbe stato relativo a un’altra obbligazione ed è stato versato a un altro soggetto (GPK Sports Management Ltd) da parte del Consorzio e non di Pallacanestro Varese
– Non c’era evidenza contabile di pendenze verso Tepic prima del BAT di ottobre ’22
– Tepic non era tesserato FIP all’epoca dell’accordo

L’ACCUSA

Al momento del rilascio della dichiarazione alla ComTeC (quella del 30 maggio 22) per l’ammissione al campionato, la società era a conoscenza del debito verso il giocatore per diversi motivi (l’accordo del 23 luglio 21, il pagamento di una rata).
La società avrebbe dovuto dichiarare la pendenza del BAT anche se non ancora esecutivo.

LA POSIZIONE DI CONTI E PELLEGATTA

Interpellato, Andrea Conti ha dichiarato che gli accordi (del 2019 e del 2021) erano stati da lui firmati per conto della società. Conti ha anche detto di aver effettuato il passaggio di consegne con l’ex CFO del club, Giorgio Pellegatta.
Pallacanestro Varese – fa notare il dispositivo – non ha mai denunciato o promosso azioni contro l’operato di Conti.
Pellegatta, convocato dalla Procura Federale, non si è presentato e la società non ha fornito i suoi recapiti.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Aprile 2023
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