Rovera sfiora la vittoria mondiale a Portimao: secondo a meno di 3 decimi

Seconda piazza di un soffio in classe GTE Am per il ferrarista di Varese, autore anche del giro più veloce nella seconda tappa del FIA WEC. Tra le Hypercar vince la Toyota #8 sulla Ferrari #50

alessio rovera wec 2023

zero virgola duecentosessanta secondi, scritto in lettere. Questo il distacco che ha diviso Alessio Rovera dalla vittoria di classe nella seconda tappa del FIA WEC, il mondiale endurance di automobilismo disputata sul tracciato portoghese di Portimao.

Il talento di Varese ha sfiorato il successo con la sua Ferrari 488 GTE condivisa con la francese Lilou Wadoux e l’argentino Luis Perez Companc: la vettura numero 83 del team Richard Mille-AF Corse è finita di un’inezia alle spalle della Corvette #33 condotta da Keating, Varrone e Catsburg già vincitrice a Sebring. Proprio il duello tra l’olandese Catsburg e Rovera ha infiammato l’ultima parte di gara dopo che il varesino aveva completato una rimonta iniziata da Wadoux nella parte centrale della gara ma “rovinata” da una safety car che ha tolto qualche occasione ad Alessio.

Il ferrarista di Casbeno ha comunque mostrato a Portimao tutte le sue (grandi) qualità, producendosi in uno dei sorpassi più spettacolari della corsa e facendo segnare il giro più veloce in gara per la categoria GTE Am, segno che anche la vettura del Cavallino Rampante era stata preparata al meglio per questa “6 Ore”.

Il secondo gradino del podio è risultato pesante per Rovera, Wadoux e Perez Companc che erano tornati dal primo appuntamento, in Florida, con uno “zero” alla casella punti a causa dell’incidente occorso nelle prime battute di gara al gentleman argentino. Vero che in classifica il trio della Corvette ha già un vantaggio massiccio, ma l’equipaggio della Ferrari #83 ha fatto capire ai rivali di essere una delle squadre di riferimento.

«Per noi è stata una 6 Ore al massimo dell’intensità – ha detto Rovera – non dovevamo commettere il minimo errore dopo Sebring e la squadra è stata perfetta. Abbiamo trovato un buon assetto in prova e il lavoro svolto ci ha consentito di gestire bene l’usura degli pneumatici in gara. Chiaro che quando arrivi così vicino alla vittoria ti rimane qualche rammarico, più che altro per la safety car che ha interrotto la nostra rimonta. Ci riproveremo a Spa, ma il secondo posto su un circuito così tecnico ci dà un’iniezione di fiducia».

Ferrari a podio anche nella classe regina, quella delle Hypercar, dove la “rossa” numero 50 (Molina, Nielsen e Fuoco) ha migliorato il terzo posto di Sebring chiudendo in seconda posizione dietro alla Toyota #8 di Buemi, Hartley e Hirakawa. Lontana l’altra Toyota che aveva vinto a Sebring a causa della sostituzione della trasmissione; anche la seconda Ferrari ha accusato problemi tecnici chiudendo settima e così sul podio è andata la Porsche #6 (Estre-Lotterer-Vanthoor). Quarta l’unica Cadillac al via (#2), quinta la prima delle Peugeot (#94) finalmente autrici di una gara discreta.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Aprile 2023
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