E’ la giornata mondiale della Sclerosi Multipla: il punto sulla malattia

Mauro Zaffaroni, Direttore di Neurologia ad indirizzo Neuroimmunologico presso il Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale di Gallarate,  fa il punto della situazione su ricerca e cura

Generico 29 May 2023

In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, che cade il 30 maggio, Mauro Zaffaroni, Direttore di Neurologia ad indirizzo Neuroimmunologico presso il Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale di Gallarate,  fa il punto della situazione sulla ricerca di questa insidiosa malattia.

LE NOVITÀ PER LA RICERCA

«Le ultime novità riguardano almeno due ambiti: quello dei biomarcatori e quello delle cause della malattia – spiega Zaffaroni – Il più classico dei biomarcatori, ovvero la risonanza magnetica, è ora in grado per esempio di individuare lesioni a lenta espansione (smoldering) altresì dette croniche attive, la cui presenza si associa ad una maggiore compromissione clinica, oltretutto raggiunta più precocemente. Un secondo marcatore poi sta assumendo un’importanza crescente: i neurofilamenti leggeri, un marcatore di danno delle fibre nervose i cui livelli aumentano transitoriamente durante le ricadute o costantemente nella fase scronico-progressiva della malattia. Grazie a questi marcatori abbiamo compreso che la malattia non evolve solamente a causa delle ricadute, cioè delle riaccensioni dei noti processi infiammatori che ne stanno alla base: la malattia peggiora molto subdolamente anche a causa di una degenerazione progressiva provocata da alcune cellule (la microglìa) che si attivano e proliferano provocando un lento ampliamento delle lesioni “spente” nel sistema nervoso centrale».
Per quanto riguarda le cause della malattia invece: «La novità riguarda la sempre più stretta correlazione emergente tra il virus di Epstein-Barr (EBV – noto come causa della mononucleosi) e l’insorgenza della Sclerosi Multipla: il meccanismo ipotizzato da un gruppo di ricerca dell’Istituto svedese di Karolinska sarebbe quello della “molecular mimicry”, ovvero una risposta immunitaria indotta dal virus che cross-reagisce con alcune proteine del sistema nervoso centrale aventi struttura molecolare simile, in particolare, secondo il gruppo svedese, la alfa-B-Cristallina».

LA RELAZIONE TRA MONONUCLEOSI E SCLEROSI MULTIPLA

Tra il rapporto tra sclerosi multipla e mononucleosi: «Sebbene la causa della Sclerosi Multipla non sia ancora completamente conosciuta, si ritiene che sia multifattoriale, cioè causata da una interazione tra fattori ambientali (carenza di vitamina D, fumo, obesità, virus) e fattori di rischio genetici – continua Zaffaroni –  Dopo la pubblicazione nel 2022 del lavoro di Bjornevik è risultato evidente che l’infezione da EBV (La causa della Mononucleosi) costituisce un prerequisito per lo sviluppo della Sclerosi Multipla. L’associazione tra le due entità non è del tutto chiara, dal momento che più del 90% della
popolazione generale è stata contagiata da EBV, ma solo pochi sviluppano la Sclerosi Multipla. In accordo con l’osservazione che i geni di suscettibilità alla Sclerosi agiscono sui meccanismi di presentazione degli antigeni e sulla crescita e attivazione dei linfociti T, alcuni studi hanno dimostrato differenze nel tipo di risposta immune all’infezione da EBV nelle persone con
Sclerosi Multipla rispetto alla popolazione generale. Inoltre è risaputa la capacità di EBV di insediarsi permanentemente nei linfociti B della memoria immunitaria, cellule che si ritrovano nei focolai infiammatori persistenti di alcune particolari lesioni della SM nel sistema nervoso e che oggi costituiscono uno dei bersagli terapeutici della malattia».
L’interessante storia del lavoro pubblicato da Bijornevik si trova anche sul sito di ASST Valle Olona.

PASSI AVANTI E SPERANZE PER IL FUTURO

La situazione dello studio e cura della malattia fanno però ben sperare: «Già da molti anni possiamo affermare che la Sclerosi Multipla si sia finalmente liberata della cattiva fama di patologia inesorabilmente invalidante – sottolinea Zaffaroni –  La malattia viene diagnosticata nella quasi totalità dei casi al manifestarsi dei primissimi sintomi, quando le cure sono molto più efficaci. Il numero di farmaci a nostra disposizione è in continua crescita permettendo così di personalizzare al massimo la cura. La gravidanza non è più un tabù e in molti casi può essere affrontata senza interrompere le cure. Infine, sono in fase di studio nuovi farmaci capaci di penetrare e agire direttamente nel sistema nervoso centrale, in grado di limitare la componente degenerativa della malattia. Presto potremo affiancare questi nuovi farmaci alle terapie anti-infiammatorie, già consolidate da anni di esperienza».

UN CENTRO A GALLARATE IN CONTINUA CRESCITA

Intanto, il Centro di Gallarate diretto dal dottor Zaffaroni prosegue nel suo percorso di crescita ed evoluzione, cercando di rispondere alle nuove esigenze delle persone affette da Sclerosi Multipla. «Grazie a donazioni degli Amici del Centro, che da sempre lo supportano, sono stati acquisiti strumenti e tecnologie per realizzare i progetti – spiega il direttore – Per esempio è stato attivato nel reparto un ambulatorio per il trattamento dei disturbi sfinterici in collaborazione con l’UO di Riabilitazione, in cui è impegnata un’infermiera esperta di questi problemi. Inoltre, con l’impegno degli psicologi, sta per essere finalmente avviato il progetto della riabilitazione cognitiva. Il Centro, inoltre, rimane molto attivo nella ricerca clinica, con numerosi protocolli sperimentali, per testare nuovi farmaci per la SM e per la neuromielite ottica (una malattia neuroimmunologica affine)».

Con la nuova denominazione di “Neurologia ad Indirizzo Neuroimmunologico”, il Centro di Gallarate ha ottenuto infine un ampliamento dei posti letto e dell’organico medico con l’arrivo di un giovane collega, il che permette di mantenere in carico oltre 1700 pazienti. «Tutto ciò, nonostante le note difficoltà che oggi affliggono il Sistema Sanitario Nazionale, rende ottimisti per il futuro, sia del Centro che delle persone delle quali lo stesso si prende
cura».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Maggio 2023
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