La pioggia riempie il “serbatoio” del Lago Maggiore, livello mai così alto da novembre 2021
Nel giro di 20 giorni il livello del Lago Maggiore ha recuperato quasi un metro di altezza, grazie sia alla pioggia ma anche alla ridotta erogazione di acqua nel Ticino: "La stagione agricola può partire
La pioggia delle ultime settimana avrà di certo rovinato scampagnate e weekend nella natura ma ha avuto il pregio di tornare a riempire le riserve idriche. Il dato più evidente è quello dei nostri laghi il cui livello è tornato al di sopra dei livelli di guardia.
Il primo e più importante è il Lago Maggiore il cui livello mercoledì 10 maggio è tornato sopra i 120 centimetri sullo zero idrometrico, un valore che non si vedeva dal 7 novembre del 2021. Un aumento repentino che si è registrato nel giro di pochi giorni: il 20 aprile il livello era attorno ai 30 centimetri. Questo innalzamento è inevitabilmente dovuto alle piogge ma anche alla serrata della Diga della Miorina, quella che regola il deflusso dal Verbano al Ticino. In tutti questi giorni l’acqua erogata è stata sotto i 100 metri cubi al secondo contro un valore medio del periodo che sarebbe oltre i 400. Solo nelle ultime ore -e con il livello del Verbano tornato al di sopra della media del periodo- le paratie si sono aperte e nel tardo pomeriggio di mercoledì l’acqua erogata ha superato i 200 metri cubi.
Una situazione che stando alle previsioni meteo dovrebbe continuare a migliorare anche nei prossimi giorni e che sta dando un grande contributo a colmare quel gap di precipitazioni accumulato nel corso di un 2022 estremamente siccitoso. La stagione agricola -l’anno scorso messa molto sotto pressione per via della carenza d’acqua- quest’anno può quindi partire con meno angosce: “Le recenti piogge -scrive in una nota l’associazione nazionale dei consorzi di bonifica- hanno determinato disponibilità idriche, che permettono di soddisfare le esigenze colturali di questo periodo. Di conseguenza non è necessario, per ora, applicare il regolamento approvato per fronteggiare una possibile emergenza idrica”.
Ma se finalmente da un lato si può tirare un sospiro di sollievo, dall’altro l’emergenza non può ancora essere archiviata. Nell’ultimo bollettino di Arpa Lombardia che calcola la risorsa idrica disponibile (aggiornato al 30 aprile) nel bacino del Verbano -tra lago, invasi alpini e neve- rimane comunque il 40% in meno rispetto al valore medio del periodo.
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