L’importanza della formazione e della consulenza in merito alla sicurezza sul lavoro

La formazione lavoratori per conoscere requisiti e metodologie utili al rispetto della sicurezza sul lavoro, oltre ad un maggiore controllo sulle attività produttive, possono essere strumenti utili di miglioramento e sensibilizzazione

sicurezza lavoro

Il primo maggio è una festa dei lavoratori molto sentita, ma qualche giorno prima, il 28 aprile, si è celebrata una ricorrenza che meriterebbe maggiore attenzione: la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Infatti in Italia, la situazione sulla sicurezza sul posto di lavoro è preoccupante e i dati dell’Osservatorio Sicurezza non lasciano dubbi sull’emergenza in corso. Nel 2022, il numero di infortuni mortali è aumentato del 17% rispetto all’anno precedente, passando da 927 a 1080.

La formazione lavoratori per conoscere requisiti e metodologie utili al rispetto della sicurezza sul lavoro, oltre ad un maggiore controllo sulle attività produttive, possono essere strumenti utili di miglioramento e sensibilizzazione.

La giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è un’importante occasione di riflessione per introdurre tutte le procedure necessarie a prevenire infortuni gravi e mortali.

I numeri della mancata sicurezza sul lavoro

In Italia, nel periodo tra gennaio e dicembre 2022, oltre 1.000 lavoratori hanno perso la vita, con una media di oltre 90 decessi al mese. Ciò significa che almeno tre infortuni mortali si verificano ogni giorno, e oltre 20 persone perdono la vita ogni settimana, dal Nord al Sud del Paese. Nel 2022, si sono verificati 790 infortuni mortali sul posto di lavoro e 300 durante il tragitto casa-lavoro, un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, quando il lavoro da remoto era maggiormente diffuso. Nel 2021, invece, il numero totale di decessi è stato di 1.221, il che indica una diminuzione della mortalità del 10,7% rispetto all’anno successivo.

E’ importante notare che il decremento nella mortalità è solo apparente. Nel 2022, infatti, il numero di vittime Covid è quasi scomparso (10 su 1.090, secondo gli ultimi dati disponibili di fine dicembre 2022). Nel 2021, invece, costituivano quasi un quarto dei decessi sul lavoro (294 su 1.221). Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono aumentati del 17%, passando da 927 a 1.080. Questi dati sono allarmanti e indicano che il fenomeno delle morti sul lavoro in Italia non sta diminuendo da anni, rimanendo un’importante emergenza, nonostante la fine dell’emergenza sanitaria da Covid.

Questa situazione dimostra l’urgente necessità di maggiori investimenti in sicurezza sul posto di lavoro, di controlli adeguati e di una maggiore formazione per i lavoratori. Solo attraverso un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti, si potrà invertire questa tendenza tragica e porre fine all’insicurezza sul lavoro in Italia.

Stranieri e lavoratori anziani i più a rischio

Secondo un’analisi sull’incidenza degli infortuni sul lavoro in Italia, gli stranieri hanno un rischio di morte sul lavoro più che doppio rispetto agli italiani. Infatti, gli stranieri registrano una media di 66,5 morti ogni milione di occupati, mentre tra gli italiani la media è di 31,5 decessi per milione di occupati. Questo dato si ripete da diversi anni, dal 2019 al 2021. Inoltre, gli ultrasessantacinquenni hanno un tasso di mortalità ancora più elevato, registrando 93,6 infortuni mortali ogni milione di occupati, probabilmente a causa di una minor reattività in situazioni di rischio.

D’altra parte, quando si parla di denunce di infortunio, sono i giovani a registrare il numero più elevato di denunce, con 76.269 denunce tra i 15 e i 24 anni solo nel 2022, doppie o addirittura triple rispetto alle altre fasce d’età. Questo dato è probabilmente dovuto alla mancanza di esperienza dei giovani lavoratori, che si trovano spesso in situazioni di rischio senza avere la necessaria formazione e conoscenza degli strumenti di sicurezza.

Le regioni con infortuni sopra alla media nazionale

Nel 2022, alcune regioni italiane hanno avuto un’incidenza di morti sul lavoro superiore alla media nazionale, che è pari a 35 decessi ogni milione di lavoratori. In particolare, le regioni in zona ROSSA con un’incidenza superiore al +25% rispetto alla media, sono state Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Basilicata, Marche, Umbria e Campania. Altre regioni sono state classificate come zona arancione, tra cui Puglia, Calabria, Sicilia, Piemonte, Toscana e Veneto. In zona gialla, ossia con un’incidenza inferiore alla media nazionale, si sono trovate Liguria, Abruzzo, Lazio, Molise, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna. Infine, la regione con l’incidenza più bassa di morti sul lavoro è stata il Friuli-Venezia Giulia, classificata come zona bianca.

Questi dati evidenziano la necessità di adottare misure urgenti e adeguate per prevenire gli infortuni sul posto di lavoro e ridurre il numero di decessi. È importante che le autorità e i datori di lavoro si impegnino maggiormente nella promozione della cultura della sicurezza e nella formazione dei lavoratori. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per tutti i dipendenti in Italia.

L’importanza della Formazione

È importante che le aziende si impegnino maggiormente nella formazione dei lavoratori, in particolare dei giovani e degli stranieri, al fine di ridurre il rischio di incidenti sul posto di lavoro e migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti. Solo attraverso un impegno costante e una maggiore attenzione alla prevenzione degli infortuni si potrà ridurre il numero di morti e lesioni sul lavoro in Italia.

A sostenerlo è XFIRE, specialisti dell’antincendio e della sicurezza sul lavoro, che dal 1976 è un punto di riferimento in Italia per la prevenzione degli infortuni. XFIRE è un’azienda che offre servizi di consulenza sicurezza sul lavoro, grazie al supporto di un team di professionisti interni, l’azienda è in grado di fornire un servizio efficiente e continuativo. XFIRE propone un abbonamento all-inclusive per la sicurezza sul lavoro, un servizio che permette alle aziende di rispettare le normative e gli adempimenti senza doversene occupare direttamente. Grazie a questo servizio, le aziende possono concentrarsi sulle loro attività principali, senza doversi preoccupare dei complessi adempimenti legati alla sicurezza sul lavoro. XFIRE, attiva in tutta la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna e il Veneto, si occupa infatti di tutte le attività necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, come la valutazione dei rischi, la formazione del personale, l’elaborazione di piani di emergenza e molto altro ancora.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Maggio 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.