L’imprenditore e le cambiali regalate ai factotum: in tre a processo a Varese per estorsione e usura

I fatti si riferiscono ad operazioni di finanziamento per liquidità che risalgono a 12 anni fa. Sentito in video conferenza con la Svizzera un imprenditore attraverso lo strumento della rogatoria internazionale

soldi

È la bufera economica che sta per scatenarsi su di un facoltoso imprenditore il primo atto di una saga continuata dinanzi al Collegio di Varese che ospita tre imputati a vario titolo accusati di usura ed estorsione. Il processo si celebra in questi giorni. E la storia ha inizio quando l’imprenditore in questione (non è indagato), sentito giovedì in video conferenza nel corso di una rogatoria internazionale, ben prima di chiudere i battenti e riparare in Svizzera, cede alle richieste di un conoscente (la parte offesa di questo procedimento) che gli chiede un prestito di 50 mila euro per liquidità.

«Cinquantamila sono troppi, te ne concedo la metà. Ma devi firmarmi delle cambiali». Il creditore ci sta, promette di pagare la cifra prestata un mese dopo, mese che poi diventano due, tre, quattro e così via: è, di fatto insolvente. Ma nel frattempo quella bufera economica travolge il suo “benefattore” che fallisce, e scappa in Svizzera. Nelle more di questi fatti, prima di portare i libri in tribunale, succede che il credito viene “regalato“ a due factotum aziendali, due tuttofare che si mettono in contatto col debitore che ha firmato le cambiali e che non vuole pagare.

Comincia il fraseggio e parte dei soldi cominciano ad essere corrisposti, contestualmente all’accensione di nuovi effetti, nuove cambiali che il debitore sottoscrive in cambio di altri soldi. Poi accade che i due soggetti titolari del credito chiedono ad una terza persona di andare a riscuotere le somme dovute: il debitore a qual punto sentitosi taglieggiato si rivolge alle forze dell’ordine così da far partire le indagini che arrivano al processo per fare chiarezza su quei traffici di danaro che secondo la Procura integrerebbero i reati appunto di estorsione ed usura. A fine anno la prossima udienza con altri testi per cercare di accertare le responsabilità su fatti che risalgono oramai a 12 anni fa.

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Pubblicato il 25 Maggio 2023
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