L’ospedale di Gallarate è “in disfacimento, la Regione venga a dirci come ne usciremo”

Problemi di sicurezza e servizi che vengono a mancare. E richiesta di una presa di posizione di tutto il Consiglio comunale

pronto soccorso ospedale gallarate

Un ospedale in disfacimento”. L’immagine è certamente forte, ma è forse una percezione diffusa, quando si parla dell’ospedale di Gallarate. Che sta soffrendo sotto vari aspetti, dalla sicurezza alle prospettive per il futuro, m ai servizi in costante diminuzione e – ormai si è capito – con la frequente giustificazione di limitazioni ‘temporanee’.

Adesso le forze di minoranza di Gallarate – centrosinistra e civiche – chiedono una presa di posizione forte, che sia condivisa da tutta la città, come già aveva unito una precedente presa di posizione a novembre scorso.

“L’idea è nata alla sera dell’ultimo consiglio, quando siamo stati informati della visita dell’assessore Bertolaso: abbiamo dovuto prendere atto” dice Massimo Gnocchi, consigliere della civica Obiettivo Comune Gallarate.Riteniamo che rispetto a un problema centrale come l’ospedale  il consiglio comunale debba tornare a occuparsene”.

Gli ultimi mesi sono stati una costante e drammatica sequenza di fatti negativi, per il Sant’Antonio Abate, un po’ su tutti i livelli. Con la decurtazione degli ambulatori (chiusure «provvisorie» ma poi protrattesi), il ridimensionamento di aree centrali come la cardiologia, qualche problema alle strutture, diverse segnalazioni sul fronte della sicurezza, tra vandalismo e aggressioni al personale .

Per paradosso nell’ultima visita l’assessore Bertolaso, pur parlando delle criticità, aveva dato uno sguardo tendenzialmente positivo e – tra l’altro – non aveva ritenuto di rispondere proprio sul tema della sicurezza (di cui pure si era discusso).

Auspichiamo una larga convergenza a una mozione che chiede un impegno a fare ciò che il sindaco aveva già detto che farà” dice Giovanni Pignataro, del Pd. Che aggiunge che “la mozione agisce su tre temi: attualità, decisione su ospedale unico, destino del sedime dell’attuale ospedale. Dell’accordo di programma intanto non sappiamo più nulla: sappiamo che scadeva, ci hanno detto che era in prorogatio ma ora nulla più”.

Ignoti entrano nell'ospedale di Gallarate
I danni di una delle ultime intrusioni al Sant’Antonio Abate.

Ma cosa c’è nella mozione? Come sempre questo strumento prevede la richiesta di un impegno al sindaco, che è vincolato politicamente, se si crea un accordo tra le forze politiche, se cioè la mozione viene approvata.

Nel caso specifico impegna il sindaco

 a richiedere un immediato ed ufficiale incontro in sede di Commissione Sanità entro 30 giorni dalla approvazione della presente – previa dovuta informazione della data considerato che i consiglieri comunali lavorano- con la auspicabile presenza congiunta dell’Assessore Regionale al Welfare Guido Bertolaso e/o del Governatore Attilio Fontana e con il Direttore Generale Welfare Giovanni Pavesi, e non sono finalizzato a:
– conoscere quale tipi di azioni concrete saranno poste in essere nell’immediato per rimediare alle gravi criticità dei servizi sanitari offerti dall’Ospedale Sant’Antonio Abate e, in particolare, per reintegrare in numero adeguato il personale sanitario medico allo scopo di garantire un’offerta sanitaria accettabile ed un adeguato livello di accesso alla sanità pubblica nel territorio comunale di Gallarate, in particolare, in riferimento al diritto alla Tutela della salute, come indicato dall’art. 3 dello Statuto comunale vigente “Il Comune concorre, nell’ambito delle proprie competenze, a garantire il benessere fisico dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione.”
– conoscere le elaborazioni svolte negli ultimi mesi da Regione Lombardia circa il destino dell’attuale struttura sanitaria gallaratese in caso di realizzazione dell’ospedale unico,
– conoscere in dettaglio gli approfondimenti effettuati, anche in termini di costi, delle opere prospettate da Regione circa le infrastrutture viabilistiche di connessione col futuro ospedale unico riguardanti il Comune di Gallarate.

Naturalmente non è scontato che si trovi un accordo, anche se i forti disagi vissuti dai cittadini all’ospedale di Gallarate rendono il tema urgente e quindi non è detto che non si provi almeno a dare un segnale. Era successo così appunto a fine novembre 2022, quando un po’ inaspettatamente Fratelli d’Italia aveva aperto alle opposizioni ed era stata approvata appunto la prima mozione che chiedeva al sindaco di attivasi.

“Ci auguriamo una totale adesione” è l’auspicio di Sonia Serati, della lista liberal PiùGallarate. “È importante che il sindaco si impegni, come già ha fatto, a coinvolgere le autorità regionali nei luoghi di competenza”.

Generico 08 May 2023

Cesare Coppe, della civica Città È Vita, riconosce che le “evidenti le criticità” riguardano “anche il livello nazionale”, non la sola Lombardia. “Ma è vero che chi è responsabile della sanità a livello regionale si sottrae, a sei mesi dalla prima mozione: avevamo chiesto un confronto con Moratti e Fontana, li abbiamo visti arrivare solo per campagna elettorale, Bertolaso è venuto ma senza che ci fossero i consiglieri comunali”.

Margherita Silvestrini guarda con preoccupazione non solo all’oggi ma anche al futuro assetto incentrato (sembrerebbe) sull’ospedale unico, che “sembra una chimera che si allontana” e su cui non ci sono garanzie. ”Sulla viabilità di accesso il sindaco ci dice che ha ricevuto rassicurazioni: era già successo l’anno scorso, poi è stato smentito. Oggi su questo non vediamo atti concreti”.

Al di là dell’ipotetico ospedale atteso tra (non meno di) otto anni, “la cosa più preoccupante è che non ci siano risposte per i nostri cittadini. Di episodi potremmo ormai raccontarne migliaia”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Maggio 2023
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