Respinto il reclamo del Varese: la retrocessione in Eccellenza è realtà
La società biancorossa aveva fatto ricorso per le porte del campo di Carate Brianza, più basse di alcuni centimetri rispetto al dovuto. Ma il Giudice Sportivo ha ufficializzato il verdetto del match e squalificato Truosolo per 4 turni
Il Giudice Sportivo di Serie D ha respinto il reclamo avanzato dal Città di Varese nelle ore successiva alla sconfitta per 2-0 sul campo della Folgore Caratese, risultato che ha causato la retrocessione in Eccellenza della formazione biancorossa. Il verdetto è stato comunicato nel pomeriggio di oggi – martedì 16 maggio – e mette fine alle speranze di restare nella quarta serie del calcio italiano. Salvo ricorso in secondo grado.
Come noto, il ricorso faceva leva sull’errata altezza delle porte del campo sportivo di Carate Brianza e sulle successive azioni “correttive” messe in atto dagli addetti del club brianzolo. Nel documento presentato dal Varese erano infatti segnalate anche alcune irregolarità del terreno di gioco (sottoforma di avvallamenti) ma anche linee di porta più larghe dei 12 centimetri regolamentari.
Nel suo dispositivo, il giudice sportivo allega il supplemento di rapporto compilato dall’arbitro, il signor Zoppi di Firenze, ed è probabile che il suo parere sia stato determinante nel “salvare” la società brianzola. Il direttore di gara ha infatti segnalato che l’altezza delle porte inizialmente irregolare (una era 2,36 metri, l’altra 2,39) è stata portata alla misura regolamentare di 2,44 metri. Inoltre Zoppi ha scritto che la società ospitante ha provveduto «a scavare il terreno di gioco per ripristinare le misure corrette, per poi livellarlo in modo che non vi fossero avvallamenti».
Il Varese sperava di ripetere la strada seguita nelle scorse settimane dal Grosseto che aveva avanzato un reclamo dopo la partita finita 1-1 sul campo della Sangiovannese (San Giovanni Valdarno) ed era stato premiato da un successo assegnato a tavolino per 0-3. Va detto però che quel verdetto favorevole ai maremmani arrivò dopo il ricorso in appello del Grosseto: è quindi possibile che la società biancorossa del presidente Stefano Amirante possa affidarsi al secondo grado di giudizio.
Intanto la Folgore è stata multata di 400 euro per il ritardo (di 25′) del fischio di inizio della partita, dovuto per l’appunto alla sistemazione dell’altezza delle porte. Altra mazzata sul Varese invece per quanto riguarda i provvedimenti per i singoli giocatori: il terzino biancorosso Nicolas Truosolo è stato infatti squalificato per quattro giornate nonostante non sia stato espulso. Il provvedimento è arrivato «Per avere, al termine della gara, rivolto espressioni offensive e minacciose all’indirizzo di un assistente».
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