Con un surplus commerciale di 15 miliardi di euro Malpensa apre scenari che è impossibile ignorare
Presentato da Confcommercio e Liuc business school lo studio relativo al valore di Malpensa per la provincia di Varese
Se i numeri hanno ancora un senso, quelli presentati da Confcommercio Varese e Liuc business school dovrebbero essere sufficienti a porre la parola fine a qualsiasi polemica sul Masterplan di Malpensa. Lo studio “Connettività aerea, accessibilità del territorio e sviluppo economico del terziario”, realizzato con il sostegno della Camera di Commercio, ha infatti quantificato il valore generato dall’hub della Brughiera per la provincia di Varese.
(nella foto, da sinistra: Rudy Collini e Andrea Venegoni)
Non si tratta di percepito, in quanto la «granularità» dei dati di Ascom-Vodafone analitycs, integrati con la statistica nazionale, permette di uscire dalle sensazioni e di ragionare su impatti diretti e indiretti reali, sull’indotto e sul ruolo di catalizzatore dell’aeroporto per l’industria locale e il turismo.
Le cifre che Andrea Venegoni, direttore della Divisione research & studies for business della Liuc business school, ha snocciolato di fronte ai tanti stakeholder del territorio aprono scenari che è impossibile ignorare. «Una prospettiva di crescita come quella di Malpensa è il sogno di ogni imprenditore» ha detto Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio.
OLTRE 5 MILIARDI DI VALORE GENERATO DIRETTAMENTE
Nel 2022 il valore della produzione generato direttamente dall’hub della Brughiera è stato pari a 5,2 miliardi di euro. Un salto, rispetto al 2021, del 71%. Le imprese che operano direttamente nell’area dell’aeroporto sono 486 e danno lavoro a 18.005 persone. Sull’occupazione andrebbe aperto un capitolo a parte relativamente alla qualità dei posti di lavoro generati, in quanto il calcolo è stato fatto sulla base dei badge rilasciati e non sulla tipologia e durata del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti.
«Se osserviamo l’impatto indiretto, cioè quello generato da fornitori esterni dell’aeroporto – ha spiegato Venegoni – abbiamo la riprova di quanto è importante Malpensa nel rendere solido il sistema economico del territorio».
È interessante notare che anche in questo caso il valore della produzione fa registrare un valore (+ 70%) coerente con il precedente, in termini di crescita percentuale, per un totale di 1,8 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’impatto sull’indotto, Malpensa genera un valore economico pari a 2,4 miliardi di euro, creando al tempo stesso 8385 posti di lavoro. «I consumi degli operatori dell’aeroporto – ha detto il professore della Liuc Business School – hanno ricadute occupazionali nella filiera del commercio e dei servizi alla persona».
IL TURISMO INTERNAZIONALE
Se si guarda all’impatto catalitico di Malpensa, cioè all’insieme degli effetti statici e dinamici generati dalla presenza di un aeroporto, i dati indicano due direzioni, entrambe positive: l’hub genera e attrae nuovi investimenti e nuova attività di impresa, con evidenti ricadute sull’occupazione (9756 occupati) per oltre un miliardo di euro di valore della produzione, e rappresenta la porta di accesso privilegiata per il turismo internazionale. Si contano infatti 5,2 milioni di turisti, di cui l’82,7% stranieri, con una spesa giornaliera media di oltre 200 euro, per un totale di 16,9 milioni di notti sul territorio dei turisti arrivati nell’hub nella Brughiera
.
MALPENSA UN PONTE TRA IL MADE IN ITALY E IL MONDO
«L’aeroporto è un asset fondamentale per i settori chiave dell’economia locale e non solo: parliamo del tessile-moda, della meccanica e della chimica – ha sottolineato il docente della Liuc business school -. È il ponte tra il made in Italy e il mondo».
E a confermare il ruolo trainante di Malpensa ci sono ancora una volta i dati: il surplus commerciale generato dallo scalo aeroportuale è di 14,8 miliardi di euro, mentre il valore totale dei beni esportati e transitati dallo scalo della Brughiera è pari a 35,8 miliardi di euro. Una partita enorme, considerato che Malpensa gestisce il 12% delle esportazioni italiane extra Ue e il 46% delle esportazioni nazionali del tessile-moda verso l’estremo oriente.
ATTENZIONE A NON ESSERE MASOCHISTI
«A volte si dà troppo per scontato ciò che abbiamo sotto gli occhi – ha commentato Rudy Collini, presidente di Uniascom Confcommercio Varese – Oggi abbiamo quantificato, con nuovi strumenti e non solo con la statistica, le ricadute che Malpensa genera sul territorio nel mondo del terziario e del commercio, grazie all’analisi dei flussi dei telefoni e dal passaggio fisico delle persone».
L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, non è voluto entrare nel merito della questione Masterplan, allineandosi a quanto già detto in proposito dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dal ministro Giancarlo Giorgetti. «Il cargo – ha detto Guidesi – ha avuto una crescita nei numeri impressionante. Con queste prospettive è giusto che il territorio, soprattutto per l’export del manifatturiero ma non solo, pensi a uno specifico investimento in quella direzione, rispetto al tema più generale dell’aeroporto».
In attesa di sviluppi politici – perché il nodo è politico -, Vitiello invita esplicitamente a fare fronte comune su Malpensa: «Non siamo dei consumatori di suolo ed è importante avere un pensiero unico».
Altrimenti il rischio di fare la figura dei masochisti è molto alto.
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