Dopo l’incidente in galleria i sindacati dei vigili del fuoco chiedono investimenti per la sicurezza sulla linea Gallarate-Zenna

Nel 2016 il sindacato aveva sollevato la questione della sicurezza sulla linea, invece "dopo sette anni siamo al punto 0", denuncia il comunicato diffuso da FNS CISL dei Laghi.

Treno merci deragliato a Laveno Mombello

L’incidente ferroviario avvenuto mercoledì 7 giugno nella galleria del Sasso Galletto di Laveno Mombello, ha fatto riemergere vecchie preoccupazioni e richieste di azione da parte della Segreteria Territoriale FNS CISL dei Laghi, un importante sindacato dei vigili del fuoco.

Nel 2016, il sindacato aveva sollevato la questione della sicurezza sulla linea ferroviaria Gallarate-Zenna. “Dopo sette anni siamo al punto 0”, denuncia il comunicato diffuso da FNS CISL dei Laghi. Il recente incidente ha coinvolto un convoglio ferroviario trasportante ferrocisterne con diverse sostanze tossico-infiammabili.

“L’accaduto torna a farci riflettere”, scrive il sindacato nel comunicato, sottolineando fortunatamente che l’incidente non ha causato il ribaltamento o la rottura dei contenitori. Tuttavia, si pone una domanda cruciale: “dobbiamo per l’ennesima volta sperare sempre sulla buona sorte o vogliamo concretamente investire sulla sicurezza con i giusti supporti (attrezzature, automezzi e uomini)” per affrontare eventuali emergenze sulla tratta?”.

Nonostante i finanziamenti concessi dalla Regione Lombardia per l’acquisto di un veicolo di soccorso speciale, il sindacato richiede di “accelerare l’iter burocratico” per rendere operative queste misure di sicurezza. Viene rilanciata la proposta di creare un centro di soccorso ferroviario presso la stazione di Luino, sfruttando gli ampi spazi abbandonati dell’ex officina. Questo centro potrebbe fungere non solo da base per il nuovo veicolo di soccorso, ma anche da polo di formazione per i vigili del fuoco e tutte le componenti del soccorso.

Rispetto al personale, il sindacato fa notare che “in caso di emergenza gli uomini di pronto impiego sono solo cinque,” chiedendo un incremento a sette unità presenti. Infine, il sindacato solleva la questione della nuova sede per il distaccamento: “per i lavori di quella nuova non se ne vede nemmeno l’ombra”, afferma il comunicato, suggerendo l’opportunità di trasferire tutto in un’area dismessa della stazione.

Il testo integrale del comunicato

Correva l’anno 2016 quando, come Segreteria Territoriale FNS CISL dei Laghi, una delle maggiori sigle sindacali dei vigili del fuoco, abbiamo acceso i riflettori sulla problematica della sicurezza della linea ferroviaria Gallarate – Zenna, dopo sette anni siamo al punto 0 . L’incidente avvenuto mercoledì 7, presso la galleria del Sasso Galletto, ha coinvolto un convoglio ferroviario trasportante ferrocisterne con diverse sostanze tossico – infiammabili. L’accaduto torna a farci riflettere. Fortunatamente lo “svio” non ha causato il ribaltamento o la rottura dei contenitori ma la domanda è: dobbiamo per l’ennesima volta sperare sempre sulla buona sorte o vogliamo concretamente investire sulla sicurezza? Da anni, in rappresentanza dei lavoratori dei vigili del fuoco ma anche per la tutela della popolazione, ci battiamo affinché vengano forniti i giusti supporti (attrezzature, automezzi e uomini) per contrastare eventuali emergenze sulla tratta. Ci preme ribadire che non siamo contro Alptransit ma purtroppo il rischio 0 non esiste, l’incidente di ieri notte lo dimostra. In verità Regione Lombardia che ringraziamo, si è dimostrata sensibile alla problematica, mettendo a disposizione un finanziamento al fine di acquistare un veicolo da soccorso speciale. Le procedure si sono avviate ma chiediamo urgentemente di accelerare l’iter burocratico. Con l’occasione rilanciamo la proposta di creare presso la stazione ferroviaria di Luino (dove vi sono ampi spazi abbandonati, come le ex officine) un polo da soccorso ferroviario. In primis, luogo adatto dove collocare il mezzo bimodale ma non solo, si potrebbe rendere la struttura quale centro di formazione e addestramento sia per i vigili del fuoco che per tutte le altre componenti del soccorso: soccorso sanitario, protezione civile, croce rossa, ecc . In verità non chiediamo niente di più di quello che avviene a qualche chilometro da noi nella vicina confederazione Helvetica, dove quanto sopra citato è la base e la normalità. Non riusciamo proprio a comprendere perché una linea di confine fa trattare la tematica della sicurezza della stessa tratta ferroviaria in un modo totalmente opposto. Inoltre come già segnalato anni fa il personale del distaccamento di Luino necessita un incremento: facendo crescere la categoria della sede, ricordiamo che in caso di emergenza gli uomini di pronto impiego sono solo cinque, ed è per questo motivo che chiediamo almeno sette unità presenti . Resta poi il nodo da sciogliere inerente alla sede: per i lavori di quella nuova non se ne vede nemmeno l’ombra, potrebbe questa essere l’occasione per accentrare tutto presso un area della stazione ora dismessa? Si potrebbe riqualificare una zona che ora è in stato di abbandono?
La Segretaria FNS CISL – Varese – Laghi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Giugno 2023
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