Formazione e crescita professionale sono la ricetta contro la fuga di cervelli, il caso KSB di Concorezzo
L’investimento sui giovani, sulla loro formazione e sulla loro crescita, è una priorità aziendale: in diversi fra i dipendenti sono entrati in azienda da neolaureati e oggi ricoprono ruoli apicali
Da una parte ci sono buone imprese che puntano allo sviluppo delle risorse umane e dall’altro ci sono persone che cercano realtà etiche, accoglienti e vincenti come KSB Italia, dove alcuni dipendenti entrati in azienda da pochi anni sono diventati Manager.
KSB Italia è presente sul territorio italiano dal 1925, ha la sede operativa a Concorezzo (MB) e centri service, agenzie di vendita e centri di assistenza tecnica in tutte le regioni. Rappresenta gli interessi del Gruppo KSB, nato nel 1871 in Germania, e fornitore mondiale di pompe, valvole e sistemi innovativi per il trasporto di fluidi. Il Gruppo è presente nei cinque continenti con circa 15.000 collaboratori, società commerciali, stabilimenti produttivi, centri service e offre assistenza completa durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
In diversi sono entrati in azienda da neolaureati e oggi ricoprono ruoli apicali. È il caso di Alessandro Rivolta, 36 anni, Ingegnere energetico con indirizzo termotecnico, assunto nel 2015, all’età di 29 anni, dopo una prima esperienza nel reparto vendite pompe e in soli sette anni è diventato Coordinatore Application Engineering (pompe) per il mercato Building e OEM. Non ha mai pensato di lasciare KSB Italia, in quanto l’azienda gli ha sempre dato l’opportunità di crescere e applicare quanto appreso e studiato, ampliando sempre di più la sua conoscenza tecnica del mondo delle pompe.
Ma non è l’unico caso: Francesco Donghi, assunto all’età di 24 anni, nel 2017, è oggi Responsabile Amministrazione Vendite per il reparto Building; Paolo Sala, entrato in azienda nel 2011, all’età di 25 anni, è oggi Responsabile Vendite Service Italia; Anna Vimercati, assunta all’età di 26 anni è oggi Valves Application Manager del reparto che si occupa della offerte e delle vendite valvole; Vincenzo Scerbo, entrato in KSB Italia all’età 26, nel 2011, è oggi Responsabile Vendite Industria, EPC, Chimica e Petrolchimica, mercati fondamentali e strategici per l’azienda.
Formazione con corsi in materie comportamentali, legali e tecniche sono alla base della fedeltà dei dipendenti, ma non solo. La ricetta è più complessa: l’ambiente, le persone, il lavoro di gruppo, il sentirsi parte di un team strutturato e il sapere ricoprire ruoli strategici commisurati alla preparazione personale. Un lavoro che è in continua evoluzione e che quindi crea stimoli importanti e condizioni per crescere professionalmente e umanamente ad ogni collaboratore. Se si aggiungono le esperienze all’estero nelle altre sedi del Gruppo, si capisce meglio il perché già nel 2009, l’azienda, a seguito di sondaggio anonimo indetto dal Great Place to Work Institute, era stata annoverata tra le 100 aziende dove si lavora meglio.
Un’attenzione ai giovani che non è una novità per l’azienda. Da alcuni anni l’azienda ha collaborazioni attive con l’Università Politecnico di Milano, I.T.S. Lombardia Meccatronica e con le scuole superiori del territorio. Durante l’anno infatti sono frequenti i percorsi di alternanza scuola – lavoro, le visite di studenti presso la sede, periodi di stage e lezioni tecniche tenute da specialisti KSB presso varie realtà scolastiche.
«Quando si pensa a KSB Italia è giusto associarla ad una delle realtà industriali dove la parola welfare è legata ad una serie di misure che rendono l’ambiente di lavoro a misura d’uomo. KSB Italia considera le persone una risorsa fondamentale e l’investimento sui giovani, sulla loro formazione e sulla loro crescita è da sempre una delle nostre priorità aziendali», spiega Riccardo Vincenti, Consigliere Delegato di KSB Italia.
«La maggior parte dei quadri intermedi sono ingegneri nei quali l’azienda ha investito – ha affermato Mauro Ballabio, Responsabile Risorse Umane di KSB Italia, che aggiunge – L’azienda sa quanto sia importante non far fuggire i talenti e tra le posizioni aperte c’è quella dell’application engineer che è una figura commerciale e come tale si occupa di promuovere e vendere il prodotto aziendale e di offrire una soluzione personalizzata alle esigenze della clientela».
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