I residenti segnalano i rifiuti, la Polizia Locale di Gallarate becca chi li ha abbandonati

Il caso di via delle Querce era stato sollevato da alcuni lettori di VareseNews: dopo accurata analisi, Parco del Ticino e agenti hanno bonificato l'area e sanzionato l'autore. Un altro caso ai Ronchi ha invece coinvolto un'azienda

gallarate generico

Un’azienda e un privato cittadino sono stati sanzionati per abbandono di rifiuti a Gallarate, nella zona di via delle Rose (ai Ronchi) e nei boschi di via delle Querce, estrema periferia di Arnate verso Verghera.

Primo caso: è stato individuato lo “zozzone” responsabile dell’abbandono di rifiuti in via delle Querce, al confine territoriale con il Comune di Samarate, già segnalata anche da lettori di Varesenews: a seguito dell’articolo di VareseNews l’assessore alla Polizia Locale Germano Dall’Igna aveva chiesto alla Polizia Locale un accurato monitoraggio in zona per trovare i cumuli di rifiuti, che erano nel bosco.

La collaborazione tra la Polizia Locale di Gallarate ed il Settore vigilanza delle Guardie del Parco del Ticino ha consentito appunto di individuare il responsabile dell’abbandono di rifiuti, rintracciato grazie ad elementi reperiti sul posto: è stato sanzionato in via amministrativa e ha poi provveduto ad accurata pulizia. “Grazie ad un lavoro di squadra e ad un importante coordinamento fra gli organi di vigilanza è stata ripristinata la vivibilità in una zona dell’area boschiva”

In Via delle Rose invece era stato abbandonato un quantitativo consistente di rifiuti, composti per lo più da cartoni e materiale legnoso, accatastati a bordo strada, avvistato e subito segnalato da una pattuglia della Polizia Locale,
Sul posto in questo caso è intervenuta subito la squadra di Aemme Linea Ambiente che si faceva carico della pulizia.
Le indagini, immediatamente avviate del comando di Polizia locale retto da Aurelio Giannini, hanno subito puntato sulla analisi del materiale rinvenuto ma anche sulla analisi delle immagini di videosorveglianza delle telecamere presenti nell’area.
Gli elementi raccolti hanno consentito l’individuazione degli autori dello scarico che, seppur costituito da materiale non pericoloso, può provocare danni all’ambiente, con possibili costi a carico della collettività per l’esecuzione della bonifica, nei casi in cui non vengono rintracciati i responsabili.

Nella circostanza il Comando di Via Ferraris è riuscito a risalire all’azienda autrice dell’abbandono: si tratta di una ditta operante nel settore del commercio all’ingrosso di rivestimenti per il bagno ed attrezzature igienico sanitarie: alla fine hanno ammesso che i rifiuti erano riconducibili alla propria attività.
Come previsto dalla norma, l’impresa ha potuto pagare una multa da 6.500 euro, estinguendo così il reato penale commesso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Giugno 2023
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