In Svizzera una stagione invernale da record. In crescita anche i turisti italiani

Sono stati 17,4 milioni i pernottamenti registrati. Solo in alcune regioni è stata registrata una flessione, seppur molto lieve

Zurigo

La Svizzera festeggia un anno d’oro per il turismo invernale. Il settore alberghiero, a livello nazionale, ha registrato 17,4 milioni di pernottamenti durante la stagione turistica che si è da poco conclusa (da novembre 2022 ad aprile 2023). Si tratta del livello più alto che sia stato osservato finora. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il volume è aumentato del 18,0% (+2,7 mio. di pernottamenti). La domanda degli ospiti stranieri presenta una progressione del 42,6% (+2,4 mio.), registrando un totale di 8,1 milioni di pernottamenti. Anche la domanda interna, in rialzo del 2,5% (+228 000 pernottamenti) ha avuto un andamento positivo, superando, con 9,3 milioni di unità, il record stabilito durante la stagione invernale precedente. Il paese estero che ha presentato l’aumento assoluto maggiore è stata la Germania (+244 000 unità; +17,6%). Seguono il Regno Unito (+214 000; +40,0%), l’Italia (+92 000; +27,9%) e la Francia (+75 000; +13,5%).

A livello territoriale ben 11 regioni turistiche su 13 hanno registrato un incremento del numero di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra le regioni di montagna, il Vallese registra un aumento dei pernottamenti (+5,8%), mentre la situazione nei Grigioni è opposta (-2,7%). Le regioni urbane, invece, registrano gli aumenti relativi più elevati: nella regione di Zurigo i pernottamenti sono aumentati del 51,6%, nella regione di Basilea del 45,4% e a Ginevra del 42,9%.

Per le altre regioni ad eccezione del Ticino (-2,4%), gli aumenti spaziano dall’8,7% della Svizzera orientale al 26,5% della Regione Argovia e Soletta. Nella stagione invernale 2022/2023, la domanda estera è cresciuta fortemente in tutte le regioni turistiche. In dieci regioni turistiche anche la domanda indigena è aumentata. Tuttavia sono stati osservati cali in Ticino, nei Grigioni e in Vallese.

 

 

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Pubblicato il 06 Giugno 2023
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